Ramsey se ne va (ma poi torna)

Divertente (?) siparietto durante la conferenza stampa di Jalen Ramsey ieri al termine della giornata di training camp in cui per la prima volta i giocatori si sono ritrovati tutti assieme per un meeting dal vivo, sebbene in un tendone tirato su apposta di fianco al campo di allenamento.
Ramsey si è seduto di fronte alla telecamera per il collegamento via zoom con i vari giornalisti, ed ha iniziato a rispondere alle loro domande. Peccato che le loro domande fossero, in realtà, una sola: “come sei messo con il rinnovo del contratto”?
In precedenza già Les Snead aveva evitato di commentare le trattative, ed anche Ramsey aveva già fatto sapere nei giorni scorsi che non avrebbe voluto parlare del contratto se non quando sarebbe stato ufficialmente rinnovato, e che aveva dato pieno mandato al proprio agente per le negoziazioni.
E così, Ramsey ha risposto alla prima domanda con la frase “Ci stanno pensando il mio agente ed il Front Office”.
Subito dopo arrivava un’altra domanda sul contratto, e Ramsey rispondeva alla stessa maniera, iniziando però a dare segno di impazienza.
Alla terza domanda consecutiva sul contratto, Ramsey perdeva decisamente le staffe e, dopo aver ribadito che non gli interessava parlare di contratto, che ci avrebbero pensato il suo agente ed il front office ed aver detto nuovamente che non avrebbe risposto ad altre domande sul contratto, si alzava e se ne andava, lasciando la telecamera immobile sulla sedia vuota.
Pochi minuti dopo, Ramsey ricompariva, ancora visibilmente alterato, e dava questa spiegazione:

“Bene, ovviamente sono tornato perchè Tiffany (White) e Artis (Twyman) – due membri dello staff Comunicazione dei Rams (n.d.r.) – mi hanno pregato di rientrare. Ma, hey, quando rispondo ad una domanda, quella è la risposta. Capisco che tutti voi vogliate chiedermi del mio contratto e cose simili. Vi ho già detto tutto all’inizio, vi ho detto “controllo quello che posso controllare” e quando mi avete chiesto del mio contratto vi ho risposto “ho lasciato che se ne occupino il mio agente – che tra l’altro è il migliore sulla piazza – David Mulugheta ed il Front Office.

Non posso far nulla al riguardo. Non sono preoccupato al riguardo. Sto cercando di fare il mio lavoro come giocatore di football. Sto cercando di essere un leader per la squadra. Non starò qui a fare ogni sessione Zoom, o in qualsdiasi modo faremo quest’anno, parlando del mio contratto. Se arriva, arriva. Sarà una sorpresa per me, come lo sarà per tutti voi.Ho chiamato il mio agenta prima di inizio Agosto, e gli ho detto letteralmente “Voglio che tu mi chiami una volta sola, quando l’accordo è pronto. Quando pensi che il mio accordo sia pronto, allora chiamami”. Tutto qua. Non sono preoccupato in merito. Mi interessa il football, mi interessano altre cose nella mia vita. Cioè, le mie benedizioni arriveranno quando arriveranno. Confido totalmente in Dio. Così, quando do a tutti voi una risposta, quella è. Non mi piace che contuiniate a tirarmi da tutte le parti per avere una risposta diversa perchè quella che vi ho dato non vi piace. Questa è la mia risposta reale, genuina.

Non sono preoccupato. Davvero.Non vi sto mentendo. Non sono affatto preoccupato. I Rams lo sapevano fin da prima della mia trade. Sapevano in che situazione mi trovavo. Siamo sempre stati in sintonia fin dal primo giorno. Sono certo che avete parlato tutti con Les Snead. Sono sicuro che avete parlato con Coach McVay, e che probabilmente vi hanno detto le stesse medesime cose. Probabilmente stiamo progredendo. Non ne sono sicuro. Se dev’essere fatto, verrà fatto. Non lo so, non lo so davvero.Sarò onesto con voi. Se volete fare a loro queste domande, siete liberi di farlo. Chiedete pure a loro. Ma con me? Se volete parlare di football, se volete parlare dei miei compagni di squadra, se volete parlare di quello che succede nel mondo, se volete parlare di qualsiasi di questi argomenti positivi che ho la possibilità di controllare o su cui posso essere d’aiuto, almeno per la mia parte, bene. Ma non controllo – non sono dentro le trattative.Non sono David Mulugheta e non sono Les Snead. Non lo sto facendo io.Quindi, quando vi do una risposta, mi piacerebbe che voi la prendeste come tale. È la mia reale e genuina risposta e non intendo mancare di rispetto a nessuno. Ma voglio mettere bene in chiaro che è esattamente quello che è. Sapete cosa intendo.

A questo link potete trovare il video completo dell’ontervista a Ramsey.

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