Mancano meno di due giorni al draft, ma a St.Louis oltre alle questioni legate alla prima scelta che verrà effettuata giovedi’ notte, c’è un altro argomento che tiene banco con una novità al giorno. Si tratta della vendita della franchigia e dell’improvvisa volontà espressa dall’attuale socio di minoranza Stan Kroenke di esercitare il diritto di prelazione ed acquistare il 100% del club blu oro.
Come oramai risaputo, il problema principale di Kroenke è l’ormai celebre “cross-ownership rule” della NFL, che impedisce a chi è già proprietario di altre franchigie professionistiche in mercati in cui è presente la NFL di possedere la maggioranza delle azioni di una franchigia NFL. Essendo Kroenke proprietario dei Denver Nuggets e dei Colorado Avalanche, la NFL dovrebbe impedirgli di acquistare l’intero pacchetto azionario dei Rams.
Ma come avevamo già scritto nei giorni scorsi, Kroenke non è uno sprovveduto, e se è uscito allo scoperto è perchè ritiene di avere delle serie possibilità di riuscire nel proprio intento. Difatti è notizia di ieri che l’intenzione non sarebbe quella di chiedere alla NFL di soprassedere alle proprie regole, ma piuttosto sarebbe quella di vendere la propria quota dei Broncos e degli Avalanches alla moglie. Formalmente non sarebbe più lui il proprietario, anche se solo un ingenuo crederebbe davvero che una volta venduite le due franchigie alla moglie Kroenke non avrebbe più voce in capitolo. Si tratterebbe di capire, quindi, se ai proprietari NFL, che sono coloro che devono, in ultima analisi, approvare o meno l’acquisto di una franchigia da parte di chiunque, andrebbe bene una soluzione che formalmente non infrangerebbe le regole ma moralmente ne stravolgerebbe il senso.
Pensate che sia finita qui? Macchè. Oggi è arrivata l’ultima “perla” in ordine temporale. La reazione di Kahn, l’imprenditore che aveva presentato l’offerta di acquisto giudicata congrua da Chip Rosenbloom e Lucia Rodriguez, è stata quella di cercare altri investitori per aumentare l’offerta, ma a questa strategia Kroenke ha risposto come un vecchio marpione della finanza, con quello che a Wall Street chiamano “greenmail”. Kroenke ha infatti chiesto a Kahn una “buonuscita” tra i 50 ed i 100 milioni di dollari per rinunciare ad esercitare la propria prelazione.
Con questa mossa, non si capisce più quale sia la reale strategia di Kroenke, e sotto l’Arco cresce la preoccupazione.
Quello che preoccupa dell’offerta di Kahn è che in realtà l’indiano è quasi un perfetto signor nessuno, ha delle querelle con il fisco ancora irrisolte e, in pratica, non si conosce perfettamente la sua affidabilità. Per contro Kahn ha dimostrato molto entusiasmo, molta disponibilità ad aprire i suoi libri contabili a chiunque per le verifiche necessarie e, soprattutto, ha dimostrato la forte determinazione di mantenere la franchigia a St.Louis.
Quello che preoccupa di Kroenke, infatti, è proprio questo: se compra lui, i Rams resteranno nel Missouri?
Molti indizi lascerebbero infatti supporre di no. Kroenke è nella commissione che la NFL ha predisposto per la costruzione di un nuovo stadio a Los Angeles e per portare una franchigia in uno dei maggiori mercati americani, ed il fatto che in tutti i suoi comunicati non abbia minimamente fatto cenno all’intenzione di mantenere la franchigia a St.Louis viene letta in due modi differenti. Potrebbe infatti voler dire che la questione nemmeno si pone, e che Kroenke dia per scontato che i Rams non si muoveranno da St.Louis, ma potrebbe anche voler dire che è meglio non fare promesse che poi non sarebbe in grado di mantenere.
Un vero e proprio rebus, dunque, ma per solutori più che abili.