Sale l’attesa per il draft. Tra poco meno di 12 ore sapremo finalmente quale sarà la decisione dei Rams per la scelta numero 2, soprattutto dopo che i Lions hanno annunciato di aver trovato l’accordo con il QB Matthew Stafford, che sarà quindi la prima scelta 2009.
Nelle ultime ore hanno preso valore le quotazioni di Jason Smith, che secondo le fonti vicine al management dei Rams potrebbe essere il giocatore su cui cadrà la scelta di Devaney e Spagnuolo.
Tuttavia è emerso un nome nuovo: quello del quarterback Mark Sanchez da USC. In realtà non è un nome nuovo. I Rams hanno considerato la possibilità di draftarlo nelle scorse settimane, ma l’opzione sembrava definitivamente accantonata per diversi motivi.
Innanzitutto la scelta di Sanchez era legata ad una possibile trade di Marc Bulger ai NY Jets, trade però non andata in porto soprattutto perchè avrebbe avuto un impatto devastante sul cap 2009, che è giàuno dei più bassi della lega.
Secondariamente l’acquisizione di Kyle Boller aveva chiuso anche l’opzione backup per Sanchez. Draftare al primo giro un quarterback per poi relegarlo in terza posizione non sembrava quindi una mossa adatta, anche considerando che spendere la prima scelta non per una necessità impellente sarebbe stato un suicidio tecnico e finanziario.
Ieri però il nome di Sanchez è tornato in auge quando Sam Wyche di NFL.com ha riportato la notizia che i Rams avrebbero comprato un biglietto aereo per il QB, cosa peraltro proibita dalle regole NFL, lasciando intendere quindi di un nuovo interessamento da parte di St.Louis.
In realtà la voce parrebbe messa in giro ad arte dallo staff dei Rams per cercare dimettere un po’ di sale sulla codadi chi vuole fortemente Sanchez (leggi i Redskins di Snyder) per cercare di ottenere una trade di scelte ed aumentare cosi’il numero di selezioni disponibili in questo draft.
Da rimarcare infine l’affollamento che regnerà della war room dei Rams. Oltre al GM Billy Devaney ed all’HC Steve Spagnuolo, saranno presenti anche i due owners Chip Rosenbloom e Lucia Rodriguez accompagnati da John Shaw, la cui presenza è ancora tutta da valutare e capire bene.