Esordio stagionale da dimenticare per i Rams, e non particolarmente memorabile (se non per il risultato) per i Seahawks, che vincono comunque 28-0 lasciando a secco i rivali divisionali per la prima volta nella loro storia.
Una partita nella quale le due squadre hanno spesso fatto a gara a chi faceva gli errori più marchiani, e che ha fatto registrare diversi turnover nel primo quarto di gioco che hanno contribuito a tenere in parità il risultato pur senza entusiasmare il pubblico.
I Rams inauguravano la stagione con un fumble di Donnie Avery sul ritorno di kickoff che regalava la palla ai Seahawks in ottima posizione di campo, ma Hasselbeck pensava bene di restituire subito il favore facendosi intercettare in end zone da Butler.
I Ramns potevano così passare finalmente in attacco, mostrando che la strada per arrivare ad un livello decente è ancora molto molto lunga. Ad uno Steven Jackson ben controllato dalla difesa avversaria che alla fine della partita porterà a casa solo 67 yards totali, si contrapponeva il miglior giocatore della giornata per i Seahawks: la guardia Richie Incognito. Le sue penalità sono infatti costate più di settanta yards ai Rams, nonostante Spagnuolo lo abbia tenuto in panchina per un bel po’ dopo l’ennesimo fallo di reazione costato 15 yards.
Con il gioco di corsa inefficace, i Rams si trovavano spesso e volentieri già al secondo down a dover coprire lunghe distanze, e mai, in tutto il resto dell’incontro, potranno giocare un terzo tentativo con meno di dieci yards da prendere. Con queste premesse, il piano di dare palla a Jackson e tenere aperta la difesa con i lanci sul medio corto andava a farsi regolarmente friggere, e l’inconsistenza del gioco di passaggio, complice la perfetta copertura della secondaria dei Seahawks e la buona pressione su Bulger, faceva il resto, regalando ai Rams una serie impressionante di three-and-out ed una percentuale di conversione del terzo down particolarmente risibile.
Nonostante la difesa tenesse ampiamente in partita i Rams (spettacolare il recupero di fumble del rookie Laurinaitis, unica luce nel buio di questa partita per i Rams), l’attacco asfittico faceva sì che Donnie Jones fosse chiamato agli straordinari.
Anche per i Seahawks le cose non andavano molto meglio in attacco, dove Hasselbeck non trovava ritmo con i ricevitori e dove il gioco di corsa era molto ben contenuto dal pacchetto difensivo di St.Louis. Mora cercava di scombinare un po’ le carte con un doppio passaggio tra Hasselbeck ed il QB di riserva Seneca Wallace, in campo in una wildcat formation particolare, ma al di là dell’episodio, la difesa dei Rams faceva buona guardia ed andava ancora all’intercetto con l’onnipresente Atogwe.
All’inizio del secondo quarto l’ex di turno, il kicker Josh Brown, aveva l’occasione di portare in vantaggio i Rams zittendo lo stadio che lo fischiava, ma il suo calcio non impossibile (37 yards) andava ben laterale, ed il punteggio restava ancorato sullo zero a zero.
Nel drive successivo Hasselbeck sembrava finalmente riuscire a trovare qualche bersaglio, soprattutto spostando la mira dall’esterno all’interno, dove il TE Carlson era spesso lasciato solo da una difesa più preoccupata a coprire le tracce esterne di Burleson ed Housmandzadeh. Arrivava così il primo TD per Seattle, proprio con Carlson trovato tutto solo in end zone da Hasselbeck.
I Rams restituivano palla ai Seahawks abbastanza in fretta grazie anche ad un sack di Tatupu su Bulger al terzo tentativo, e qui si consumava il “dramma” collettivo dei Rams.
I Seahawks si portavano fin sulle 31 avversarie, ma la difesa dei Rams teneva, costringendo Seattle al Field Goal.
Il calcio veniva bloccato dal DL C.J.Ah You, e la palla veniva recuperata da Quincy Butler, che la riportava in TD dopo una corsa di 50 yards. Mentre le squadre si apprestavano alla trasformazione, il Referee fermava il gioco per annunciare un booth review che al momento sembrava immotivato. I vari replay mostravano l’assoluta mancanza di penalità in linea, e non evidenziavano anomalie sul recupero del fumble e sul ritorno.
In verità il problema, come poi confermato dal ref dopo aver rivisto l’azione, consisteva nel fatto che iRams avevano schierato 12 giocatori e, si saprà dopo la partita (particolare comunque ininfluente sulla decisione arbitrale), l’uomo in più era proprio Ah You.
TD annullato, 5 yards di penalità ai Rams e primo down conseguente (era quarto e cinque) per i Seahawks, che dopo tre giochi segnavano il 14-0 con una corsa centrale di Julius Jones.
L’episodio annichiliva totalmente i Rams, che cessavano di esistere in quel momento.
Sintomatico il TD del 21-0, che arrivava dopo un’ottima giocata degli special teams che fermavano il punt di Donnie Jones sulla linea della 1 yard. Bastavano però sette azioni e due passaggi a Carlson da 38 e 33 yards (il secondo per un TD) as hasselbeck per mettere l’ultimo chiodo sulla bara dei Rams.
Ce ne fosse ancora stato bisogno, nel drive successivo dopo aver riconquistato la palla, Julius Jones sprintava 62 yards per il TD del definitivo 28-0 senza che la difesa dei Rams riuscisse anche solo a vederlo passare.
Calava il sipario sull’inutile quarto periodo durante il quale Bulger aggiustava un po’ le proprie statistiche contro la prevent dei Seahawks. C’era ancora il tempo di vedere Bulger in scramble andare a prendere un colpo tremendo da Tapp, ma la partita aveva oramai detto tutto quello che c’era da dire.
Seahawks non esaltanti, ma capaci di trovare il punto nevralgico della difesa dei Rams nella scarsa copertura delle traiettorie medio centrali, ed abili a sfruttare questo mismatch.
Rams inguardabili in attacco, sufficienti in difesa per due quarti, con Vobora e Laurinaitis su tutti.