Ancora una volta i Rams arrivano ad un passo dal collezionare la seconda vittoria stagionale dopo una partita tutto sommato ben giocata e mantenuta viva sino alla fine. Non era certo facile per St.Louis, che in settimana aveva persino dovuto cancellare un allenamento a causa dell’influenza H1N1 che aveva colpito un giocatore e si temeva avesse contagiato altri (tra cui il già acciaccato Steven Jackson), oltre a fare una conta infinita dei giocatori infortunati e/o indisponibili, a cui si aggiungeva all’ultimo minuto il DE Leonard Little per un problema al ginocchio.
Guidati nuovamente dal rookie Keith Null, invece, i Rams in divisa throwback quasi riuscivano nell’impresa di battere i Texans, che dovevano faticare molto per portare a casa la vittoria che li lascia ancora sperare in un posto ai playoffs.
La scorsa settimana Schaub e Johnson avevano fatto faville nel primo quarto di gioco mettendo in ghiaccio la vittoria in breve tempo. Questa settimana, pur ripetendo numeri da circo e prestazioni da record, hanno trovato qualche difficoltà in più a violare la end zone avversaria, e si sono dovuti affidare al piedone di Kris Brown, i cui quattro field goal su cinque tentativi sono risultati determinanti per il risultato finale.
Con un gioco di corsa ridotto ai minimi termini dall’attentissima difesa di St.Louis, Kubiak ha sciolto le briglie ai suoi due assi, ed il miglior ricevitore della NFL non ha deluso, accumulando quasi 200 yards su ricezione con ben quattro guadagni oltre le trenta yards. Significativo, in questo senso, il drive che ha portato Brown a calciare il field goal della vittoria alla fine del quarto periodo. Partiti dalle proprie 9 yards dopo un punt dei Rams, i Texans hanno attraversato il campo in quattro e quattr’otto grazie a due lanci consecutivi di Schaub che ha trovato Johnson liberissimo per un guadagno di 30 e 44 yards. Avendo meno campo a disposizione per liberare i ricevitori, i Texans si sono trovati più in difficoltà a chiudere il drive, lasciando che il piede di Brown garantisse i 3 punti della vittoria, ma resta la facilità irrisoria con cui Schaub e Johnson hanno coperto settanta yards in meno di un minuto per portare la squadra da una posizione di campo sfavorevole ad una buonissima per fare punti.
Dal canto loro i Rams non hanno certo sfigurato. Il reparto peggiore è stato quello dei defensive backs, che hanno concesso agli avversari quasi quattrocento yards su lancio, facendo sentire moltissimo sia l’assenza di Atogwe e patendo più del lecito l’infortunio di Quincy Butler nel primo quarto di gioco. Alla sua seconda partita da titolare, Null ha mostrato molti progressi rispetto alla scorsa settimana. Ha commesso un errore marchiano sparacchiando a caso la palla che è stata intercettata da Barber e che ha stoppato un promettentissimo drive nel terzo periodo dopo che i Rams avevano strappato la palla ai Texans, ed ha commesso un paio di fumble sullo snap, segno di una mancanza di “feeling” con il centro colmabile solo con gli allenamenti che non ha più svolto da quando e’ iniziata la regular season. Ma tutto sommato ha ben condotto la squadra, si è mosso bene nella tasca, ha fatto delle buone scelte sui passaggi ed ha anche trovato Danny Amendola in end zone per il touchdown del momentaneo sorpasso a fine primo tempo.
Buona impressione ha fatto anche la linea offensiva, che dopo il rilascio di Incognito e l’infortunio di Bell presentava questa settimana nei ruoli di guardia Greco e Setterstrom, i quali si sono ben comportati proteggendo bene Null e, soprattutto, non commettendo falli stupidi, il che è già un ottimo risultato.
Ammirevole, come sempre, la prestazione di Steven Jackson, protagonista anche di un match di wrestling con Bernard Pollard sul finire della partita, a dimostrazione che anche in una squadra che ha perso 24 delle ultime 25 partite, il leader ha ancora voglia di combattere e di non mollare.
Con questa vittoria i Texans restano ancora in corsa per una wild card, dopo che la striscia negativa di quattro sconfitte aveva messo in pericolo sia la partecipazione alla post season che la panchina di Kubiak.
Con la sconfitta numero 13 in stagione, ma soprattutto con la contemporanea vittoria di Tampa Bay contro Seattle, i Rams si portano da soli in testa nella corsa verso l’acquisizione del DT da Nebraska Ndamukong Suh con la prima scelta assoluta del draft 2010.