Bisognava lasciarsi alle spalle la sonora sconfitta della scorsa settimana a Detroit, ed i Rams l’hanno fatto vincendo 20-17 con i Chargers grazie ad una superdifesa che ha evitato il veemente ritorno dei californiani nel secondo tempo.
E’ stata una partita dai due volti, quella dei Rams. Il primo tempo è stato letteralmente dominato dalla squadra di casa, grazie ad una difesa che ha tenuto a secco il primo attacco della lega mettendo una costante pressione della linea difensiva (che alla fine registrerà ben sette sack ai danni di Philip Rivers), ma anche grazie ad un attacco che sembra aver ritrovato lo smalto perso a Detroit, nonostante il parco ricevitori sia formato da cinque soli giocatori di cui tre rookies. Ed è proprio grazie ad uno di questi rookies, il prodotto di casa Danario Alexander, firmato giovedi’ scorso in sostituzione di Mark Clayton, che arriva il primo touchdown dei Rams. Sam Bradford lascia finalmente partire il bombone in profondità ed Alexander risponde con una ricezione in tuffo in piena end zone nel tipudio di un Ed Jones Dome letteralmente impazzito. E’ la squadra dei giovani rookies: Bradford, Alexander, Gilyard, Gibson, e si fa anche in tempo a rivedere “Uh-Oh” Hoomanawanui, a siglare il proprio rientro dopo l’infortunio con una bella ricezione su una traccia ad uscire. Ci pensa poi Steven Jackson a mettere la ciliegina sulla torta con un touchdown di forza dei suoi, prima che i Chargers riescano a mettere tre punti sul tabellone proprio allo scadere, dopo due quarti di passione.
Nel secondo tempo, però, quel volpone di Norv Turner mischia le carte in tavola, e mentre l’attacco viene sistematicamente fermato dalla difesa dei Chargers, il reparto difensivo dei Rams, pur continuando a presare Rivers, si lascia cogliere impreparato in diverse occasioni, lasciando campo abbastanza libero alla rimonta dei californiani.
E’ il terzo quarto a cui ci avevano abituato i Rams del 2009, adimprimere una svolta alla partita. I Chargers segnano prima con Tolbert portandosi sul 17-10, poi fermano i Rams e si piazzano per quello che potrebbe essere un field goal importantissimo. Kaeding scivola, gli parte una traiettoria tesa che Hall intercetta e defletta, salvando così lo score. Il seguente field goal di Brown che porta i Rams sul 20-10 sembra chiudere la partita, ma Rivers si ricorda di essere uno dei migliori quarterback dellalega, ed in 40 secondi fa quello che non si è visto in tutto l’incontro, portando i Chargers da una parte all’altra del campo in cinque azioni cinque,l’ultima delle quali è il touchdown pass per Davis che fissa il punteggio sul 20-17.
Mancano piu’ di tre minuti alla fine, e Turner decide di affidarsi alla propria difesa, capace di fermare i Rams per tutto il secondo tempo, per tentare poi il drive finale per la vittoria o almeno per l’ovetime. Turner non ha pero’ fatto i conti con Steven Jackson che,da vero cavallo di razzaquale è, si prende la palla e conquista un primo down dopo l’altro fino ad esaurire i time out dei Chargers ed il tempo.
Bella vittoria, dunque, per i Rams che totalizzano la somma delle vittorie degli ultimi due anni (1 nel 2009 e 2 nel 2008) in solesei partite, e tornano in contention per il titolo divisionale a mezza partita di distanza da Cardinals e Seahawks.