Passiamo dunque al reparto ricevitori che analizzeremo a fondo, sottolineando in un primo momento il meglio ed il peggio dei nostri WR a roster (esercizio molto utile anche in previsione di scelte più o meno condivisibili al prossimo draft) ed in seguito l'apporto dei TE. Partiamo da quei ricevitori che purtroppo non hanno potuto dare un significativo apporto alla causa, per infortuni.
Il primo della lista e' sicuramente Danny Avery. l'ex stella di Houston College al suo 3° anno di professionismo (tutti ai Rams) e' stato inserito in IR causa rottura dei legamenti del ginocchio sx in pre-season contro i New England pochi giorni prima che cominciasse la stagione regolare. Come spesso succede nello sport, l'importanza di un giocatore la si evince, nel momento in cui lo stesso viene a mancare.
Ricevitore molto versatile, come difficilmente si trova nella NFL, sa ricevere sia sul corto che sul profondo, meritandosi l'appellativo di Universal Receiver, che ne sottolinea le doti tattiche e tecniche. Le statistiche di quest'ultimo, relative agli scorsi anni (stagioni disgraziate ricordiamolo), ci mostrano un giocatore che si e' integrato completamente con l'ambiente e che diventerà protagonista indiscusso della ns. franchigia. Una media di 50 ricezioni all'anno, per un totale di 1263 yards ed un guadagno medio di 12 yards a completo (8 TD) mostrano quanto fosse preso in considerazione da QB diversi, nonostante la giovanissima eta' e l'esperienza ridotta. Prima Bulger, poi Boller ed infine Null, hanno scelto Avery, come uno tra i ricevitori principali per i propri lanci. Niente male per un ragazzo di appena 23/24 anni.
Vero e proprio ricevitore di profondità troviamo invece Mark Clayton, nella nostra speciale disamina. Ex sooners come Sam Bradford, e' al suo 6° anno di NFL. Draftato da Baltimore nel 2005, si era ritagliato un posto importante nella squadra di John Harbaugh , totalizzando 14 Td nei 5 anni trascorsi nella città del Maryland con più di 3500 yards ricevute. La concorrenza spietata degli ex compagni di squadra, con l'arrivo a Baltimora di Anquan Boldin unita alla fraterna amicizia di Harbaugh con Spagnuolo, hanno fatto si che Clayton, trovasse estimatori e la possibilità di giocare a STL, dove e' approdato anche stante l'amicizia nata con Bradford, durante l'estate in cui i due si sono ritrovati spesso ad allenarsi per conto proprio. Al suo attivo, ha soltanto 5 partite con i Rams (3 vere e proprie) , dove ha dimostrato quanto importante sia la certezza di un ricevitore dotato di buone mani, segnando 2 TD ed un tot. di 306 yards ricevute su 23 passaggi completati. Non e' un caso che dal suo infortunio lo ricordiamo all'inizio della partita a Detroit, dove abbiamo toccato il fondo in relazione al gioco espresso ed al punteggio acquisito), i Rams, abbiano subito un contraccolpo sia psicologico che tattico, dai quali si e' usciti solamente dopo la presa di coscienza della propria forza, grazie soprattutto al lavoro difensivo che la squadra del Missouri e' riuscita a portare avanti. Quello che Mark ha fatto nel mese di training, nelle partite giocate ed in seguito da bordo campo, va al di la del semplice dato statistico. Ha insegnato (voci di spogliatoio certificate e certificabili) a correre nella maniera giusta le tracce agli altri (ricordiamoci tutti molto giovani). Ha insegnato il modus operandi per un professionista che si affaccia nel mondo NFL ed ha insegnato lo spirito di sacrificio che e' necessario se si vuole fare il proprio lavoro nella giusta maniera. In una intervista alla KSDK, ha espresso si il proprio rammarico per l'infortunio occorsogli, ma anche la gratitudine nei confronti di un "mondo" (quello Rams appunto), che gli ha insegnato, quanto Lui potesse essere importate per i ragazzi del suo reparto. Proprio Lui sempre taciturno e poco propenso a mostrarsi e' diventato l'obiettivo primario di chiunque avesse bisogno di risposte nell'ambito sportivo. 'Mark con la chiusura della stagione e' diventato Free Agent, ma le parole di Bill Devaney sono state chiare: "I Rams credono fermamente nelle qualità umane e tecniche di Clayton. Non abbiamo dubbi sul fatto che rimarrà con Noi ancora a lungo". Se così sarà, sfortuna permettendo, siamo sicuri che avrà una stagione da High performance.
Arrivando a chi infine e' riuscito a dare il proprio contributo sul campo, non possiamo che partire da Danny Amendola. Il giocatore proveniente da Texas Tech, al suo 2° anno da protagonista, dopo aver toccato Dallas e Philadelphia (velocissima toccata e fuga), e' approdato alla corte di Spags. nel 2009, più come ricevitore da giochi speciali (punt return e kick return), che come WR starter in pos. 1 oppure in pos. 2. La "moria" avvenuta nel reparto, lo ha portato ad essere principale obiettivo delle attenzioni dei ns. QB, dimostrando anche mani gentili e dedizione alla causa, per la quale non ha mai lesinato impegno e sacrificio, subendo anche discrete punizioni dalle difese avversarie, ben contente di trovarsi di fronte ricevitori principali, pronti anche a correre anche tracce centrali. L'anno scorso, ha visto un giovanissimo Danny diventare sempre più importante e si e' meritato la fiducia che in quest'anno gli e' stata riconfermata. 43 ricezioni per un tot di 326 yards condite da 1 TD sono state le credenziali mostrate nel mondo NFL di Amendola nel suo anno da rookie (non dimentichiamoci che l'anno scorso, e' stato uno dei punti più bassi nella storia dei Rams e non certo per colpa dei WR). Quest'anno invece, e' partito con il massimo del rispetto da parte di tutti ed ha iniziato la stagione con il botto, incasellando statistiche da High receiver. Con il passare della stagione, il suo rendimento e' calato, sia perché la stanchezza ha cominciato a farsi sentire (oltre ad essere il ricevitore principale ha continuato a ritornare per tutto l'anno anche i Punt ed i Kick off ), sia perché le difese lo avevano identificato nel principale pericolo offensivo della squadra e conseguentemente ne aggiustavano le coperture, raddoppiandolo oppure triplicandolo. Le caratteristiche tecno-tattiche di Danny pero', lo fanno essere quello che in gergo si chiama Ricevitore di possesso e non di profondità, ovvero un giocatore sul quale poter sempre fare affidamento , quando si cerca un completo da yardaggio corto, cercando di chiudere un down o di portare avanti il proprio progetto tattico. Spesso questi ricevitori hanno meno doti atletiche (in genere non sono altissimi ne velocissimi), ma grandi doti caratteriali ( si sa che frequentare certe zone difensive avversarie comporta il subire pesanti contatti) e soprattutto mani "con la colla". Quest'anno purtroppo, stante l'assenza dei principali ricevitori, ha dovuto anche cercare completi in profondità, cosa per cui non e' portato fisicamente. Se l'e' cavata alla grande anche se Avery e Clayton sono un'altra cosa. Le sue Stats 2010, non gli fanno giustizia. 85 ricezioni per un totale di 690 yards e 3 TD farebbero felici, le meta' dei WR della NFL. Ma Danny ha letteralmente tirato la carretta per un anno intero e se non ha fatto meglio e' soltanto per un intreccio di situazioni createsi che ne hanno limitato l'efficacia e conseguentemente i numeri. Tutta le attenzioni delle difese avversarie erano concentrate su di lui, un QB rookie a lanciargli, tutti i giochi offensivi lo hanno visto in campo, un OC che lo ha chiamato in causa in maniera anche discutibile per salvaguardare l'integrità fisica e psicologica di Bradford ed altre ancora, come piccoli infortuni e difese obiettivamente molto forti. E' l'emblema offensivo dei Rams 2010.
A beneficiare di tutte le attenzioni difensive che gli avversari "rilasciavano" nei confronti di Amendola, e' stato Brandon Gibson. Il ragazzo proveniente da Washington St. e draftato dai PHI nel 2009 e' arrivato in punta di piedi da una trade che coinvolgeva il ns. LB Will Witherspoon, passato alla corte di Andy Reid ( con i quali tanti sono stati gli affari intavolati, visti i trascorsi sia Di Spags che di Shurmur, nella città dell'amore) che ha portato a PHI anche una scelta al 5 round nel draft 2010. Ad una stagione di apprendistato e' seguita quella di quest'anno in cui, ha dimostrato, con il passare del tempo, che e' un prospetto sul quale si può lavorare aspettandosi il meglio. Non dimentichiamoci, che anche lui, come gli altri, si e' trovato a dover portare tutto il peso del nostro attacco sulle proprie spalle, stante anche la difficoltà che a dirigere le operazione, ci fosse un ragazzino proveniente da Oklahoma, alla sua prima esperienza nella NFL . Soprattutto sul finire della stagione, anche se i risultati di franchigia non sono stati dei migliori, si e' dimostrato il ricevitore a roster più affidabile , e non fa eccezione nemmeno l'orrenda partita offensiva a Seattle, dove e' stato tra i pochi a salvarsi. Le sue statistiche comunque parlano chiaro. Appena messo piede a STL, prima con Bulger, poi con Boller, infine con Null, ha totalizzato, così dal nulla in 7 partite, 350 yards di total offense con 34 ricezioni ed 1 TD. Era Rookie. Quest'anno invece ha portato a casa 53 ricezioni per 620 yards ed 2 TD. A differenza di Amendola, si trovo a suo agio anche in profondità, senza disdegnare quelle ricezioni "di possesso" che tanto sono piaciute a Shurmur nell'arco dell'intera stagione. Noi di RamsItalia, pensiamo che Gibson farà parte del futuro del reparto WR dei Rams. Almeno la riconferma per il prossimo anno l'ha meritata .
Discorso a parte merita Mardy Gilyard. La ns. 4 scelta del draft 2010, ha giocato poco. Proveniente dall'università di Cincinnati, un po' per continui fastidi fisici, un po' per mancanza di esperienza, non ha avuto la fortuna necessaria di cui necessita chi vuole emergere. Ha giocato pochi drives totalizzando appena 6 ricezioni. Crediamo fermamente che il ragazzo nato e cresciuto in Florida con una stagione un po' meno tribolata, potrà trovare lo spazio necessario e crescere quanto sperato. Una scelta effettuata al 4° pick merita un altro anno di pazienza. Crediamo che l'investimento fatto a suo tempo, sia stato ponderato e quindi non si getti al vento il lavoro svolto. Sicuramente l'anno prossimo sarà decisivo per il futuro blu-oro di Gilyard. Da non sottovalutare il fatto che e' stato l'unico a dare il cambio ad Amendola nei Kick e Punt return.
Anche per Danario Alexander, il discorso e' un po' complesso. L'ex WR di Mizzou, era sicura scelta nel draft 2010. Poi durante la stagione 2009 (per la precisione a Febbraio 2010 durante la settimana del Senior Bowl) , un gravissimo infortunio al ginocchio sx, ne ha spezzato i sogni più ' "sognati". Sono seguite 5 operazioni per vedere se fosse riuscito anche solamente a correre. Con l'acqua alla gola, il cstaff, con la conoscenza data dal fatto che l'ex Tiger aveva giocato ad un tiro di schioppo dall'Edward Jones Dome, con il fatto che Alexander e' cresciuto sportivamente a Missouri, quindi ben conosciuto, e' stato deciso di metterlo sotto contratto (undrafted free agente) sperando di recuperarlo facendogli respirare aria di professionismo. Non si dimentichi che inserito in Pratic Squad, era stato tagliato in Settembre perché non ritenuto pronto. Due giorni dopo, e' stato riattivato visto l'infortunio di Mark Clayton, e chissà che una volta almeno, non tutti i mali siano venuti per nuocere. In condizioni fisiche non proprio esaltanti e' stato buttato nella mischia e contro San Diego, alla sua prima ricezione da professionista, ha fatto quello che nessun analista NFL (nemmeno il più ottimista) aveva previsto. TD da 35 yards in tuffo. Da li in poi e' entrato nella testa del cstaff che lo ha preso sotto la propria protezione e lo ha seguito anche sotto il punto di vista medico. Un paio di mesi fa' , in un allenamento, si e' rifatto male al ginocchio plurioperato. Spags, aveva già deciso la data dell'operazione, poi visto la possibilità di giocarsi l'ingresso ai P/O, ha scelto di rimandarla e di poterlo avere attivo nel finale di stagione. Cosa che e' puntualmente avvenuta, anche se l'ultima apparizione e' ricordata soprattutto per un drop sanguinoso, in un momento chiave della partita contro Seattle, in cui ha lasciato cadere una "bomba" di Bradford con annesso guadagno di almeno 50 yards o forse più (TD). Al momento nessuno parla del futuro di Alexander. Conoscendo Spagnuolo, sempre attento alle relazioni umane, darà la possibilità al giocatore di farsi trovare pronto e poi decidere. Di sicuro, il giocatore ha potenziale. Solamente i guai fisici ne potrebbero stoppare la carriera. A RamsItalia, siamo propensi a credere che sarà un Rams anche il prossimo anno. Nel suo palmares da professionista, si leggono al suo primo anno di NFL ed in condizioni fisiche non perfette, 8 scampoli di partite con 20 ricezioni per 306 yards ed 1 TD. Se questo ragazzo, supererà i problemi al ginocchio…
Tocchiamo il caso spinoso di Laurent Robinson. L'ex ricevitore da Illinois st. draftato dai Falcons nel 2007 ed arrivato a STL nel 2009 e' il più grosso rammarico che, stampa specializzata, tifosi, Foffice, CStaff e chi più ne ha, più ne metta, abbiano. Ritenuto un fenomeno a tutti gli effetti, in 2 anni da ariete, non e' mai riuscito a fare la differenza. Il primo anno lo ha passato praticamente dalla tribuna a causa dei frequentissimi infortuni culminati in una rottura del piede dx che ne ha definitivamente sancito la fine della stagione (da qui', la necessita' di avere a roster un altro Wr, identificato in Brandon Gibson). Ristabilitosi dalla frattura e cominciata la stagione 2010 nel modo in cui tutti Noi purtroppo ben sappiamo (reparto decimato), ci aspettavamo un Robinson autentico trascinatore del reparto e punto di forza del ns. attacco aereo. Invece niente di tutto questo. Abulico, poco "elettrizzato", poco calato nella mentalità dei 4 Pillars di Spags (faith, character, core value and team first), complici ancora micro infortuni (spalla, mano e coscia), le apparizioni del ragazzo nato e cresciuto a Fort Lewis (WA), sono state poco incisive nel percorso delle partite, non diventando mai un fattore se non in negativo. Con il passare della stagione poi, si e' capito che il C/Staff, non lo prendeva in considerazione se non quando ormai le speranze erano ridotte al lumicino. Questo, secondo Noi di RamsItalia e' l dimostrazione più?' evidente che Robinson non rientra e non rientrerà più?' nei piani della squadra ed alla minima possibilità‡', verrà tradato (alleggerendo anche il salary cap. , sempre che resti). Le sue statistiche, non sono quelle che ci si aspetta da un Ricevitore principale, ma addirittura da 3a scelta nel game plan. Lasciando perdere quelle dello scorso anno (viziate dall'assenza per infortunio di 13 games), troviamo 34 ricezioni per 344 yards e 2 TD. Veramente poca cosa per un ricevitore che doveva essere "l'angelo punitivo" del nostro reparto offensivo.
L'ultimo Wr che prendiamo in considerazione e' Dominique Curry, da California (PE), nato e cresciuto a Philadelphia. Spags e Shurmur lo hanno seguito da ragazzo, quando allenavano in Pennsylvanya. Era quello che in gergo vien chiamato un three sport star, partecipando a 3 sport collegiali con enormi risultati (basketball, football e track). Il basketball era la sua passione (vedremo che al cstaff questa cosa piace e molto, forse considerando le qualità dei giocatori di basket simili a quelle che dovrebbero avere i giocatori di football). 1069 punti il palmares nella NCAA in 3 anni all'università di Cheyney (PE) più 134 ricezioni per 2200 yards e 14 TD durante le sue prestazioni sul campo da football (vincendo il più prestigioso premio per le giovani speranze sportive collegiali, il PSAC east rookie of the year) e venendo convocato per 3 anni consecutivi al All-Pennsylvania State Athletic Conference East selection. Finisce il proprio percorso universitario a California (PE), dove colleziona in un solo anno e poche partite, 2 punt bloccati e 4 ricezioni per 64 Yards con 1 TD (statistiche particolarmente importanti, visto che la squadra ormai vive di un equilibrio che difficilmente viene sconvolto dal Cstaff per sfruttare, seppur fenomenali, le qualita' di un singolo come Dominique). Steve Spagnuolo e Pat Shurmur rimangono folgorati. Credono fermamente in Lui. Anche in questo caso, la sfortuna ci mette lo zampino. Alla seconda prestazione da professionista, contro Washington , impiegato nello special team , come spesso succede ai rookie per impratichirsi e scoprire quei piccoli trucchetti che ti aiutano e ti aiuteranno in futuro, si e' rotto i crociati del ginocchio destro a causa di un chop block assassino avversario, dopo che nell'azione precedente aveva bloccato un punte return di Gano regalando un prezioso possesso a Bradford e company sulle 30 yards offensive. Lo aspettiamo il prossimo anno. Come detto per Alexander, Spags, crede molto nei rapporti personali e gli darà sicuramente una seconda chance. Purtroppo, eccetto il punt bloccato, e non e' poco, non ci sono altre statistiche su di lui.
Continuiamo la nostra lettura all'interno del mondo Rams 2010, scoprendo i nostri Tight End. Quando una franchigia NFL ha problemi con i ricevitori, vuoi per infortuni, vuoi per personale non all'altezza, cerca di supplire a queste mancanze con l'innesto nel proprio game plane , di Tight End versatili che conoscono l'arte della ricezione. Evidentemente o fortunatamente, lo staff dei Rams, nelle scelte del draft , c'aveva visto lungo, perché la maggioranza dei nostri TE, ha doti più da ricevitori che da FB , non dimenticandosi che la versatilità di questi giocatori li rende fondamentali sia nel gioco di corse dove devono bloccare per i RB, sia per quello aereo, dove devono bloccare per liberare le tracce ai WR, ma anche ricevere con tracce più o meno profonde. Inutile sottolineare che alcuni TE nella NFL, sono veri e propri ricevitori come Gonzales dei Falcons o Antonio Gates dei San Diego . Purtroppo come vedremo, la sfortuna ha messo il becco anche in questo reparto, aggravando ancora di più le lacune sul gioco aereo. Il miglior TE, statisticamente parlando, e' risultato essere Daniel Fells. Al suo 4° anno di professionismo (1° anno ai 49ers e poi passato nel Missouri), il ragazzo proveniente da California, e' risultato il ns. 4° miglior ricevitore, totalizzando 42 catches per 391 yards e 2 TD. Bersagliato da continui micro-infortuni e' sempre stato presente, anche se spesso ha vestito la maglia per restare sulla side-line. Dopo aver perso McMichael l'anno scorso, a scadenza di contratto, Bill Devaney ha sottolineato che verrà fatto il possibile per trattenere il ragazzo di Anaheim (Ca), che ricordiamo e' diventato Free Agent proprio in questi giorni. . La ns. 5a scelta al draft 2010 , ovvero Michael Hoomanawanui proveniente da Illinois university, soprannominato simpaticamente dai tifosi arieti "UH-OH", pronunciatelo onomatopeicamente mi raccomando simulando stupore, e' uno dei tre giocatori a roster nei Rams che nel proprio passato collegiale, ha avuto grosse prestazioni nel basketball, dove ha giocato per i primi 3 anni. Come già sottolineato precedentemente, per un buon ricevitore, le mani gentili di un giocatore di basket, sono doti necessarie per il coaching staff di mister Spagnuolo. Ad Illinois, parallelamente alla carriera cestistica, UH-OH, ha portato avanti anche quella della palla ovale, nella quale ha totalizzato 50 ric. per 850 yards e 12 TD (nell'arco dei 4 anni). Statistiche di tutto rispetto se si tiene conto del fatto che il ragazzo si divideva tra il parquet ed il campo verde sia negli allenamenti che nelle partite ufficiali e stante il fatto che il TE, e' un'arma da usare in determinate situazioni e non come destinatario usuale delle attenzioni dei QB. A fermarne l'ottimo avvio di stagione ci ha pensato la "sfortuna canaglia" che ne ha condizionato pesantemente la stagione tenendolo fermo ai box per più di meta' stagione (bruttissimo infortunio alla caviglia sx). Questo pero' non gli ha impedito di totalizzare in sole 5 partite, 25 ricezioni per 312 yards e 2 TD. Una delle critiche più feroci che Spags ha subito dopo la pessima prestazione della squadra a Seattle, e' stata quella di non aver gettato nella mischia UH-OH, quando si cercava nel gioco aereo lo sfondamento nella difesa della squadra di Pete Carrol. Forse non era ancora tornato fisicamente a posto, pero' la divisa la indossava quella maledetta domenica … Il terzo TE, per importanza statistica nella squadra e' stato Billy Bajema. L'ex 49ers, passato a STL con l'arrivo di Spagnuolo e del suo coaching staff ha avuto nel suo passato da High School, grosse onorificenze sportive , essendo un three sport star (basketball, baseball e football). La differenza che c'e' tra lui e gli altri TE dei Rams e' che si ritaglia un posto particolare in squadra più per i blocchi per i corridori che non per le ricezioni (dove oltretutto non demerita visto che porta a casa un buon 14 ric. per 145 yards con 2 TD). Se non ci sono grosse sorprese, ripartirà nel roster l'anno prossimo, per poi giocarsi la conferma ad inizio stagione. Le sue qualità di bloccatore, pero' unite alle free agenti di Darcy Johnson e di Derek Shouman ne fanno essere il principale candidato per il TE starter sulle corse … L'ultimo TE starter della lista e' Fendi Onobun. La promessa proveniente da Houston University e' stata la 7a scelta dei Rams nell'ultimo draft. Nato in Texas, si e' ritagliato grande attenzione presso gli scout statunitensi per una grandissima carriera cestistica, a tal punto che soltanto nell'anno da senior, ha deciso di intraprendere nello stesso tempo anche quella del football dove ha giocato soltanto poche partite (le ultime della stagione) e dove ha messo a segno 2 block su punt avversari e 2 ricezioni (badate bene) per 2 TD. Quella che e' stata definita da tutti gli analisti NFL, una scommessa rischiosa presa dal Cstaff, pero' ancora non ha un verdetto. Purtroppo infatti il ragazzo, dopo solo due piccole apparizioni (2 ric. per 15 yards) si e' procurato un bruttissimo infortunio alla schiena, restando fermo praticamente tutta la stagione. Anche lui, come gli altri, eccezione per Bajema, ha nelle ricezioni, il proprio habitat naturale, quindi dovrebbe essere l'ultimo TE a roster per il prossimo anno (con queste particolarità). Infatti Derek Shouman, e' un TE dalle qualità prettamente "corsaiole". Nato e sviluppatosi come FB dove ha giocato per i Bills, rientra nei piani Rams a Novembre 2010, quando viene messo sotto contratto giusto per 1 stagione, stante i piccoli infortuni dell'unico TE bloccatore, ovvero Bajema rimasto a roster, dopo l'infortunio di Darcy Johnson. Praticamente gioca piccolissimi scampoli di partite, senza mai venire chiamato in causa per ricezioni. L'anno prossimo difficilmente lo vedremo in maglia blu-oro (2 bruttissimi infortuni al ginocchio sx negli anni Bills, lo limitano parecchio). L'impressione e' che farà posto a qualcun altro che il coaching staff troverà di interessante nella lista Free Agent oppure tra gli undrafted. L'ultimo TE che prendiamo in considerazione in questa nostra analisi e' Darcy Johnson. L'ex TE dei NYG campioni del mondo con Spagnuolo come DC, e' stato firmato per dare fiato a Bajema. Un avvio di camp non proprio convincente aveva "costretto" il coaching staff a tagliarlo, per poi riattivarlo ai primi segnali di malesseri fisici di Bajema. Quando sembrava ormai pronto per dare un po' di riposo all'ex giocatore dei 49ers, e' stato messo in injury riserve per una commozione cerebrale che tutt'ora fa presentare dei dubbi sul suo futuro professionistico (Novembre 2010). Se Spagnuolo lo ha portato da NY, significa che lo reputa un buon giocatore. Secondo il ns. parere resterà nei piani del Cstaff se tornerà a posto fisicamente, altrimenti stesso discorso di Shouman.