Finito il rookie camp

Da domani si inizia a fare sul serio. Nella giornata di oggi raggiungeranno il sito del training camp tutti i veterani, che si uniranno ai 31 rookie che hanno svolto un lavoro preparatorio nei tre giorni scorsi e la stagione 2012 dei Rams potrà iniziare con tutti i crismi dell’ufficialità.

E’ stato un rookie camp piuttosto interessante, non tanto per quanto si è visto sul campo (cioè praticamente nulla), ma per quello che si è verificato fuori.

Innanzitutto sono iniziati i primi problemi con un paio di giocatori. Trumaine Johnson, dopo aver firmato il contratto all’ultimo momento utile per partecipare al camp, non ha sentito la sveglia perdendo così l’aereo per St.Louis, il che ha significato che il suo primo giorno da professionista è coinciso con il primo allenamento mancato. Un ottimo inizio.

Johnson non è l’unico, comunque. Anche la quinta scelta Rokevious Watkins, che avrebbe grandissime chance di partire guardia sinistra titolare, si è presentato al camp totalmente fuori forma e decisamente sovrappeso. Il coaching staff l’ha relegato a fare attività di stretching per tutta la durata del rookie camp. Anche per Watkins, quindi, un ottimo modo per iniziare la sua carriera da professionista.

Infine una considerazione su Janoris Jenkins. Abbiamo sentito per tutto il mese di luglio le storie sul come il negoziato per il contratto non andava avanti a causa della volontà dei Rams di pagare la parte garantita a frate e legandola a determinati standard di comportamento, e di come la cosa fosse reputata fuori standard dall’agente di Jenkins. Bene, parlando dei contratti di altri rookie, o di altri giocatori “problematici” (ad esempio Robert Quinn) si è venuto a sapere che la rateizzazione del salario garantito e relative condizioni da raggiungere per ottenerlo, sono state tranquillamente accettate da altri atleti come Quick, Brockers e, appunto, Quinn. Misteri delle trattative…

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