Brutto passo indietro: vincono i Bears

Bruttissimo passo indietro per i Rams al Soldier Field di Chicago, dove la difesa di casa prende in mano la partita, impedisce ai Rams qualsiasi iniziativa e porta a casa una vittoria per 23-6 nonostante la solita pessima prestazione di Jay Cutler on cabina di regia. I Rams hanno faticato a stare in partita per tutto il tempo, e solo un attacco di Chicago piuttosto fuori fase ha fato sì che il punteggio sia rimasto in bilico fino a metà del quarto quarto.

Dopo la splendida prestazione contro i Redskins, la linea d’attacco si è improvvisamente involuta in quel reparto assolutamente inutile che è stato negli ultimi anni, dando poca o nessuna protezione ad un Sam Bradford che è apparso piuttosto in difficoltà.

Steven Jackson ha voluto giocare ugualmente nonostante l’infortunio alla coscia, che inizialmente sembrava di poco conto, lo avesse tenuto lontano dal campo di allenamento per tutta la settimana. Sicuramente anche per lui la linea d’attacco non ha lavorato al meglio, mancando di aprire i buchi per le sue corse, ma l’impressione è che comunque Jackson non fosse al 100% della condizione. Nonostante tutto è riuscito a fare alcune giocate degne della sua fama. Una fra tutte una conversione di terzo down ottenuta di potenza, dopo essere stato fermato una yard e mezzo dietro la linea.

Oltre alla linea d’attacco, che ha penato non poco soprattutto in Richardson e Hunter, cioè i due estremi, anche i ricevitori non hanno reso le cose facili a Bradford. Grazie alla solida pressione in linea, i Bears hanno potuto schierarsi in cover 2 per tutta la partita, lasciando aperta solo qualche slant o qualche inside curl, ma anche così, abbiamo dovuto registrate alcuni drop costosissimi da parte di Gibson e Givins.

I Rams hanno dovuto quasi sempre giocare un terzo e lungo, il che non ha certamente giovato alle possibilità di chiusura, e non sono mai stati realmente pericolosi per la difea di Chicago.

La difesa dei Rams, invece, ha messo abbastanza pressione su Cutler, ma ha subito un po’ troppo il gioco di corsa di Bush (e meno male che Forte era infortunato, altrimenti chissà che disastri), ma il merito maggiore per aver tenuto la partita in bilico va sicuramente al reparto difensivo.

Ottimo ancora Finnegan, con il terzo intercetto in tre partite, mentre Jenkins, che ha disputato un’altra ottima prova, ha mancato il colpo del KO lasciando cadere malamente un lancio che Cutler gli aveva messo praticamente in mano.

Disastrosa la disciplina in campo. Diverse volte i drive dei Bears sono stati mantenuti in vita da stupide penalità da parte dei Rams, costando anche almeno 10 punti.

Da rovedere anche il playcalling. Inspiegabile, infatti, la decisione di abbandonare totalmente il gioco di corsa nel secondo tempo, cosa di cui si è stupito anche Brian Urlacher, che ha dichiarato che il gameplan del seconfdo tempo li ha favoriti notevolmente, non dovendo porre troppa attenzione al gioco di corsa.

La prossima settimana arrivano i Seahawks, in una partita che ha già la sua bella importanza per la classifica divisionale.

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