Un’altra sconfitta all’ultimo respiro per i Rams in quel diMiami, dove i Dolphins incassano una insperata vittoria per 17-14 capitalizzando al massimo gli errori commessi dai Rams n una partita dominata per tre quarti dalla squadra di St.Louis.
Si riduce tutto ad un field goal da 66 yards (sarebbe stato record NFL) sbagliato, non di molto, dal fenomenale Zuerlein, ma sarebbe davvero sbagliato addossare al giovane kicker rookie le colpe della terza sconfitta stagionale su tre trasferte effettuate. I Rams hanno approcciato la partita nel modo migliore, disorientando la difesa avversaria e colpendola nel punto di maggior forza, sviluppando un gioco di corsa molto incisivo, che ha costretto i Dolphins a giocare bilanciati, consentendo quindi un buon guadagno sia via terra sia per aria.
Bradford ha mostrato ottime doti di scrambler, oltre che aver nuovamente dato prova di avere un bel braccio per la palla profonda, ma ha ancora una volta mancato in carattere, forse la sua qualità mancante. Certo, ne ha mostrato, e non poco, facendosi praticamente svitare la schiena nello sneak che ha segnato il touchdown che, trasformato da due, ha fissato il punteggio sul 17-14, ma in generale ha continuato a dare l’impressione che, finchè la protezione della linea funziona, bene, altrimenti perde immediatamente la lucidità sparando via il pallone o mangiandoselo prendendo sack sanguinosi.
La difesa bluoro ha giocato una partita quasi impeccabile. Il “quasi” è dovuto agli unici due errori commessi, che però sono costati due touchdown. Sul primo un Jenkins praticamente “ipnotizzato” è rimasto fermo come un pesce lesso mentre il ricevitore avverdario gli passava di fianco, lo ringraziava e partiva per l’end zone, dove riceveva in perfetta solitudine il passaggio di Tannehil. Nel secondo, in situazione di goal line, tutti si dimenticavano di Fasano che, anch0egli, ringraziava per il presente e si fiondava in mezzo all’area di meta a ricevere il pallone in perfetta solitudine.
Per il resto, le cifre parlano da sole: 192 yards totali concesse, di cui solo 18 su corsa. Numeri che farebbero pensare ad una vittoria, se confrontati a quelli del proprio attacco, che ha ammassato 462 yards. Peccato che le partite si vincano segnando più punti dell’avversario, non guadagnandi più yards, e nel primo tempo, in cui in campo sono esistiti praticamente solo loro, i Rams hanno dovuto accontentarsi di quattro field goal, di cui due sbagliati, in altrettanti viaggi in red zone.
Come abbiamo detto già la scorsa settimana, la squadra c’è, i Rams sono tornati, ma scontano ancora quei peccati di gioventù che caratterizzano le squadre in ricostruzione. Diamo tempo a questo gruppo di crescere, ed avremo una squadra in grado di ambire ai piani alti in men che non si dica.