Si è svolta ieri sera a Canton l'annuale cerimonia nella quale sono stati nominati sette nuovi membri della Hall of Fame. Tra i sette nuovi Hall of Famers spicca il nome di Aeneas Williams, che chiuse la propria carriera nei St.Louis Rams tra il 2001 ed il 2004.
Scelto al terzo giro del draft del 1991 dagli alora Phoenix Cardinals, pur avendo alle spalle un solo anno di football al college Southern University, Williams registrò il maggior numero di intercetti per un rookie nella sua stagione di esordio, e diventò ben presto uno dei migliori cornerback in circolazione. Con la franchigia dell'Arizona guadagnò la convocazione a sei Pro Bowl e la nomina a due All-Pro ma, data la scarsezza della squadra, raggiunse una sola volta i playoff nel 1998, quando i Cardinals andarono a sbancare il Texas Stadium interrompendo un digiuno che durava dal 1947.
Proprio quella partita è stata al centro di una gustosa scenetta durante il suo discorso di nomina di ieri sera. Williams, durante il suo discorso, ha infatti ringraziato molte persone, molte squadre, i tifosi dei Giants che gli fecero capire di essere il "Numero 1" quando lo accolsero al Giants Stadium con il dito medio alzato, ma l'aneddoto più particolare ha riguardato proprio quella partita di playoff.
Williams doveva marcare il ricevitore dei Cowboys Michael Irvin, ed il coach lo aveva istruito a marcarlo così stretto che se fosse andato in bagno lui avrebbe dovuto essere lì a tirargli lo sciacquone. Il risultato di quella marcatura asfissiante fu un bel paio di intercetti su Troy Aikman che aiutarono a vincere la partita e, a detta di Williams, causarono la costruzione del nuovo stadio dei Cowboys.
Quando venne inaugurato lo stadio nuovo, infatti, Williams scoprì che il progetto aveva richiesto dieci anni tra la sua ideazione e l'effettiva costruzione. Dieci anni erano proprio il lasso di tempo che intercorreva da quella cocente sconfitta ottenuta nel vecchio Texas Stadium, il quale aveva un buco centrale nel tetto che, secondo la tradizione dei Cowboys, serviva a permettere a Dio di guardare i propri beniamini. Dopo quella sconfitta, sostiene Williams, Jerry Jones dovette pensare che Dio non era più con loro, e quindi sarebbe stato necessario costruire un altro stadio.
Aneddoti a parte, non sono mancati i ringraziamenti per i St.Louis Rams, che lo acquisirono quando tutti lo davano oramai per finito e lo rigenerarono come safety, permettendogli di disputare ancora quattro anni ad altissimo livello. Durante i suoi anni a St.Louis, Williams potè partecipare ad un Super Bowl, arrivato anche grazie ai suoi due pick-six contro i Packers ed all'intercetto su McNabb nella finale NFC, e conquistò altre due partecipazioni al Pro Bowl come safety.
Williams chiuse la carriera con 55 intercetti totali, 795 placcaggi, tre sack, cinque fumble forzati e nove touchdown, uno dei quali arrivato dopo un ritorno di fumble da record per 104 yards.