Rieccoci, come promesso, ad inizio agosto per parlare della prima settimana di training camp dei St.Louis Rams. La giornata dedicata ai tifosi ha permesso di vedere all’opera vecchi e nuovi Rams in uno scrimmage in famiglia, dando così la possibilità di tirare le primissime conclusioni sul lavoro che il team sta svolgendo nel camp estivo.
Iniziamo subito col die che tutte le considerazioni vanno prese per quello che sono, cioè impressioni estive basate su un allenamento né full-pads né tantomeno full-contact, per cui tutto dovrà poi ancora essere riconsiderato quando voleranno i primi veri blocchi e placcaggi e tutti giocheranno al 100%, senza restrizioni di sorta solitamente e giustamente imposte durante gli scrimmage di questo periodo.
Innanzitutto le notizie sui due grandi infortunati Bradford e Long. Entrambi sono già scesi in ampo nello scrimmage, e se per Bradford può considerarsi nella norma, visti i tempi di recupero preventivati, lo stesso non si può dire di Long. L’offensive tackle ha giocato poco ed è uscito quasi subito, ma il solo fatto che sia già in campo, visto il grave infortunio subito ed i due mesi e mezzo in meno rispetto a Bradford peer il recupero, fa ben sperare per il rientro di una pedina fondamentale della linea offensiva. Come ha detto Jeff Fisher, sono fortunatamente finiti i tempi in cui per un menisco ti ingessavano tutta la gamba e dovevi saltare praticamente tutta la stagione. Con le nuove tecniche di ricostruzione chirurgica anche un infortunio ai legamenti grave come quelli di Bradford e Long ti permettono un recupero completo in tempi inimmaginabili.
Lo stesso Bradford, che verrà presumibilmente utilizzato con il contagocce durante la preseason, è sembrato ben in palla e, a prima vista, completamente ristabilito dal punto di vista fisico. Il ginocchio infortunato è (e sarà anche in partita) protetto da una ginocchiera, e Sam no sembra accusare problemi di sorta nel lanciare. La prossima tappa sarà verificare la sua mobilità nel gioco effettivo. Durante questi scrimmage Bradford non si è assolutamente mosso da dentro la tasca se non per un paio di passi avanti o laterali, per cui è ancora tutto da verificare come si comporterà in caso di scramble.
Sono comunque note che fanno ben sperare per entrambi, e se la presenza di Bradford sin dalla prima giornata dovrebbe essere certa al 100%, quella di Long non sembra essere tanto lontana dal raggiungere la stessa percentuale.
Il protagonista assoluto di questa prima settimana di camp è stato senza dubbio Aaron Donald. Rapido,, veloce e potente, ha provocato grossi problemi a tutti i lineman che hanno dovuto affrontarlo, sia nello scrimmage 11 vs 11 che in quello 7 vs 7 che nei drill individuali. A vedere dalle prime indicazioni, Donald sembra destinato ad avere un impatto devastante nella difesa dei Rams.
Più di un sopracciglio hanno fatto sollevare anche le prestazioni di Stedman Bailey e Kenny Britt. Se il secondo ha effettuato un sacco di ricezioni profonde, il gemello di Tavon Austin ha mostrato cose egregie nelle traiettorie medio corte. Peccato che potremo vedere in azione Bailey solo a partire dalla quinta giornata, per la nota squalifica ricevuta.
Parlando di Tavon Austin, il folletto da West Virginia non è stato impiegato molto come ricevitore, ma ha effettuato molte azioni come back aggiunto, regalando slalom e zig zag spettacolari in mezzo alla difesa.
A proposito del reparto difensivo, c’è molta curiosità per quanto riguarda il nuovo corso di Greg Williams. Nonostante gli infortuni di Laurinaitis e Brockers, il front seven si è già dimostrato aggressivo e dominante, mentre il discorso sulla secondaria dovrà essere rivisto tra qualche giorno: troppe assenze e troppo rimescolamento di personale per poter avere un’idea anche solo in generale.
Iniziamo subito col die che tutte le considerazioni vanno prese per quello che sono, cioè impressioni estive basate su un allenamento né full-pads né tantomeno full-contact, per cui tutto dovrà poi ancora essere riconsiderato quando voleranno i primi veri blocchi e placcaggi e tutti giocheranno al 100%, senza restrizioni di sorta solitamente e giustamente imposte durante gli scrimmage di questo periodo.
Innanzitutto le notizie sui due grandi infortunati Bradford e Long. Entrambi sono già scesi in ampo nello scrimmage, e se per Bradford può considerarsi nella norma, visti i tempi di recupero preventivati, lo stesso non si può dire di Long. L’offensive tackle ha giocato poco ed è uscito quasi subito, ma il solo fatto che sia già in campo, visto il grave infortunio subito ed i due mesi e mezzo in meno rispetto a Bradford peer il recupero, fa ben sperare per il rientro di una pedina fondamentale della linea offensiva. Come ha detto Jeff Fisher, sono fortunatamente finiti i tempi in cui per un menisco ti ingessavano tutta la gamba e dovevi saltare praticamente tutta la stagione. Con le nuove tecniche di ricostruzione chirurgica anche un infortunio ai legamenti grave come quelli di Bradford e Long ti permettono un recupero completo in tempi inimmaginabili.
Lo stesso Bradford, che verrà presumibilmente utilizzato con il contagocce durante la preseason, è sembrato ben in palla e, a prima vista, completamente ristabilito dal punto di vista fisico. Il ginocchio infortunato è (e sarà anche in partita) protetto da una ginocchiera, e Sam no sembra accusare problemi di sorta nel lanciare. La prossima tappa sarà verificare la sua mobilità nel gioco effettivo. Durante questi scrimmage Bradford non si è assolutamente mosso da dentro la tasca se non per un paio di passi avanti o laterali, per cui è ancora tutto da verificare come si comporterà in caso di scramble.
Sono comunque note che fanno ben sperare per entrambi, e se la presenza di Bradford sin dalla prima giornata dovrebbe essere certa al 100%, quella di Long non sembra essere tanto lontana dal raggiungere la stessa percentuale.
Il protagonista assoluto di questa prima settimana di camp è stato senza dubbio Aaron Donald. Rapido,, veloce e potente, ha provocato grossi problemi a tutti i lineman che hanno dovuto affrontarlo, sia nello scrimmage 11 vs 11 che in quello 7 vs 7 che nei drill individuali. A vedere dalle prime indicazioni, Donald sembra destinato ad avere un impatto devastante nella difesa dei Rams.
Più di un sopracciglio hanno fatto sollevare anche le prestazioni di Stedman Bailey e Kenny Britt. Se il secondo ha effettuato un sacco di ricezioni profonde, il gemello di Tavon Austin ha mostrato cose egregie nelle traiettorie medio corte. Peccato che potremo vedere in azione Bailey solo a partire dalla quinta giornata, per la nota squalifica ricevuta.
Parlando di Tavon Austin, il folletto da West Virginia non è stato impiegato molto come ricevitore, ma ha effettuato molte azioni come back aggiunto, regalando slalom e zig zag spettacolari in mezzo alla difesa.
A proposito del reparto difensivo, c’è molta curiosità per quanto riguarda il nuovo corso di Greg Williams. Nonostante gli infortuni di Laurinaitis e Brockers, il front seven si è già dimostrato aggressivo e dominante, mentre il discorso sulla secondaria dovrà essere rivisto tra qualche giorno: troppe assenze e troppo rimescolamento di personale per poter avere un’idea anche solo in generale.