Questa mattina, invece di terminare il pezzo e pubblicarlo, abbiamo dovuto cancellare tutto e riscriverlo quasi da capo a piedi.
Durante la conferenza stampa di ripresa allenamenti di ieri, infatti, Fisher ha dichiarato che il quarterback titolare da qui a fine stagione sarà proprio Austin Davis, in virtù delle ottime prestazioni fornite con Tampa Bay e Dallas.
La mossa soddisferà sicuramente la maggior parte dei tifosi bluoro, che in questi dieci giorni avevano reclamato a gran voce il mantenimento di Davis in campo in maniera in alcuni casi persino esagerata, scomodando persino i fasti del GSOT, ed in linea di massima soddisfa anche noi, anche se non siamo ancora pronti a potarlo in spalla come il salvatore della patria.
Come avevamo scritto in chiusura del commento alla partita contro i Cowboys, la scelta di Fisher di continuare con Hill, una volta ristabilitosi dall’infortunio, non doveva essere vista come un fatto completamente negativo. In fin dei conti, nella mezza partita giocata contro Minnesota Hill non aveva affatto giocato male. Sebbene tutti ricordino solo l’intercetto di fine quarto, Hill aveva messo a segno un paio di bei palloni lunghi su Brian Quick, ed in generale aveva mosso abbastanza bene la palla, pur in quella che si era subito trasformata in una guerra di posizione di campo con i punter Hekker e Locke chiamati a fare gli straordinari. Non sarebbe quindi stato uno scandalo dare una chance ad Hill per mantenere il posto da titolare, ma era chiaro che, se il gioco di Hill non fosse stato soddisfacente, l’impiego di Davis avrebbe dovuto essere quasi immediato.
The Jeff Fisher Show – September 29, 2014 from 101ESPN on Vimeo.
Non bisogna dimenticare, però, che le buone prestazioni di Davis sono arrivate contro difese non particolarmente impegnative, e questo vale anche per la linea d’attacco, che sarà uno dei punti cardine delle prossime prestazioni di Davis (come di qualsiasi altro quarterback: senza adeguata protezione non si va da nessuna parte). Ci perdonerete, quindi, se aspettiamo qualche partita ancora, prima di eleggere Austin Davis a nuovo Messia, cosa che saremo lietissimi di fare dopo qualche conferma in più, magari già domenica sera dopo una grande prestazione contro gli Eagles.
A proposito di Eagles, la sfida di domenica prossima contro Philadelphia segna l’inizio di un filotto di otto partite definite, ad inizio stagione, “terribili”. Gli Eagles sono reduci da una battuta d’arresto ad opera dei San Francisco 49ers, in forma non certo irresistibile in questo inizio di stagione, ma non bisogna lasciarsi influenzare dal fatto che, oltre agli special teams ed al ritorno di intercetto, Philadelphia non ha messo punti sul tabellone con l’attacco. Il sistema offensivo di Chip Kelly sarà un bel banco di prova per la nostra difesa, soprattutto per la secondaria difensiva, che verrà messa sotto stress dal gioco rapido e veloce degli Eagles. La nostra linea di difesa dovrebbe poter avvantaggiarsi delle non ottimali condizioni in cui versa la linea d’attacco avversaria, e speriamo davvero che finalmente Quinn possa tornare ad abbattere i quarterback avversari come ci aveva abituato a fare la scorsa stagione.