Chris Weinke è il nuovo QB Coach

Dopo aver nominato Frank Cignetti nuovo offensive coordinator, i Rams avevano la necessità di trovare un nuovo coach per i quarterback. Dopo aver avuto un colloquio con Jeff Garcia e Steve Walsh, la scelta di Fisher e Snead è caduta su Chris Weinke.
Weinke ha una storia tutta particolare. Abbandonata Florida state per giocare a baseball con uno dei farm team dei Toronto Blue Jays, dopo sei anni di batti e corri e l’ingresso nella MLB a portata di mano, decise di tornare a Florida State, dove in tre anni condusse i Seminoles al secondo posto nel ranking nazionale nel 1998, ad un titolo nazionale dopo una stagione senza sconfitte nel 1999 e ad un passo dal secondo titolo nazionale consecutivo nel 2000, quando Florida State perse l’Orange Bowl (ed il titolo) contro Oklahoma. L’ottima stagione 2000, però, gli valse la conquista dell’Heisman Trophy alla “tenera” età di 28 anni, diventando così il più anziano vincitore del trofeo.
La carriera di Weinkle in NFL si svolse quasi tutta a Charlotte, nei Carolina Panthers, ma non fu certo memorabile.
Ritiratosi nel 2007, prima di ricevere la chiamata dei Rams Weinke si stava occupando della sua Football Academy, un’organizzazione volta ad insegnare i fondamentali del football, aiutando tutti quei giocatori che vogliono migliorare le proprie qualità o semplicemente tenersi pronti per un’eventuale chiamata di qualche squadra.
La scelta di Weinke sembra andare in direzione di una costruzione di un quarterback che possa rappresentare il futuro dei Rams, che è quello che emerge anche dalle ultime esternazioni del duo Fisher/Snead.
Le dichiarazioni degli ultimi giorni, infatti, indicano che i Rams punteranno forte su Sam Bradford anche quest’anno, ma che comunque verrà approntato un “piano B”. E’ una situazione leggermente differente da quanto si era prospettato inizialmente, e cioè di una competizione con un secondo quarterback fin da subito per un posto da titolare. Sembra, invece, che il titolare sia considerato Bradford, e verrà sviluppata (a questo punto presumibilmente via draft) un’opzione secondaria nel caso il ginocchio di Bradford faccia crac una terza volta.
Speriamo, almeno, che al numero otto venga imposta una seria ed importante ristrutturazione del contratto, possibilmente senza comprendere un’estensione troppo lunga, onde evitare di essere poi nuovamente legati mani e piedi ad un contratto oneroso di un giocatore che, per unmotivo o per l’altro, potrebbe non dare il contributo sperato in campo.

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