Il ritorno "a casa" ha generato molto entusiasmo in California, tanto che gli abbonamenti per la prima stagione sono andati esauriti in poche ore e le richieste sono state quasi il doppio della disponibilità. Per i prossimi tre anni i Rams giocheranno nel mitico Los Angeles Coliseum, in coabitazione con i Trojans della University of Southern California, in attesa che il mega stadio di Inglewood venga costruito, ma la domanda che tutti si pongono è: quanta pazienza avranno i tifosi californiani con i nuovi L.A. Rams?
Il quesito è d'obbligo perché va bene l'entusiasmo per il ritorno dei propri beniamini, ma il solo spostamento a Los Angeles non trasforma certamente una squadra mediocre come quella degli ultimi anni in una pretendente per il Super Bowl. La off season in casa Rams è stata piuttosto movimentata, generando grosse aspettative ma anche grossi punti interrogativi. La sensazione, tuttavia, è che, almeno per quest'anno, si farà di nuovo fatica a scollarsi dal 7-9 a cui Fisher ci ha abituato.
Con Todd Gurley finalmente disponibile sin dall'inizio della stagione, Fisher può dormire sonni tranquilli. Se le cose dovessero mettersi male, può sempre contare sul runningback che lo scorso anno ha disputato un'ottima stagione da rookie a dispetto del fatto che abbia saltato le prime partite per recuperare da un infortunio piuttosto serio. La vera novità della stagione è ovviamente il quarterback. Fallito l'esperimento Foles, rilasciato il giorno dell'apertura del training camp, ufficialmente il quarterback titolare sarà quel Case Keenum che la scorsa stagione non ha certo impressionato quando è stato chiamato a sostituire l'inconsistente Foles. Keenum, però, è un nome scritto a matita, perché tutti quanti aspettano il momento in cui il suo nome verrà cancellato per essere sostituito con quello di Jared Goff, il talento di California per prendere il quale i Rams si sono letteralmente svenati, inondando i Tennessee Titans di scelte per i prossimi draft per poter avere la loro prima scelta assoluta e selezionare il pupillo di casa (che poi, di casa… discutiamone: la Bay Area fa da sempre a cazzotti con Los Angeles). Inutile dire che, nonostante le situazioni negli altri reparti offensivi siano tutt'altro che definite prima del training camp, l'attenzione di tutti sarà sul quarterback con il numero 16 e su quando Fisher deciderà di buttarlo nella mischia.
Molto dipenderà dalla linea d'attacco, dove i veterani Robinson e Saffold dovranno cercare di tenere insieme i baldi giovani che hanno esordito lo scorso anno, con l'incognita legata a Rob Havenstein, messo in PPUP (Preseason Physically Unable to Perform) list un po' a sorpresa un giorno prima dell'apertura del training camp, dopo che la guardia aveva saltato praticamente tutte le OTA nei mesi precedenti.
Ci si attende la definitiva esplosione di Tavon Austin, e la truppa di ricevitori dietro di lui si darà una gran battaglia per definire le gerarchie. Situazione fluida anche nel reparto tight end, dove Lance Kendricks aspira a diventare (e sarebbe quasi ora) il punto di riferimento del reparto.
Dietro a Gurley, stante la complicata situazione di Tre Mason, arrestato, sparito dalla circolazione per un po', convocato al training camp dove ha mancato di partecipare al primo meeting, potrebbe esserci un cavallo di ritorno: quello Zac Stacy che lo scorso anno volle essere rilasciato dopo la scelta di Todd Gurley al draft.
DEFENSE
Una partenza eccellente per reparto, due per il backfield difensivo, hanno caratterizzato l'offseason della difesa dei Rams. Chris Long è stato vittima, assieme a James Laurinaitis, dei tagli di Fisher volti a ringiovanire una difesa già molto acerba di per sé. Se in linea di difesa l'assenza di Long probabilmente non si farà sentire grazie ai vari Donald, Quinn, Brockers e Hayes, diverso sarà il discorso per i linebackers.
La perdita di Laurinaitis, punto di riferimento non solo in campo e perno centrale di una difesa che ha spesso tolto le castagne dal fuoco a Fisher in queste ultime stagioni, sarà colmata dallo spostamento di Alec Ogletree da linebacker esterno a linebacker centrale. Certamente una grossa scommessa, ma forse anche una protezione in più per il numero 52, che ogni tanto, in mezzo a prestazioni maiuscole, riusciva sempre a trovare il modo di compiere qualche leggerezza che, in mezzo alla difesa, dovrebbe potenzialmente essere meno catastrofica rispetto alle zone laterali. Altra scommessa, anche se dalle basi più solide visto il finale di stagione dello scorso anno, il definitivo spostamento da Strong Safety a Linebacker esterno di Mike Barron. In realtà la posizione di Barron non è ancora ben definita. Lo scorso anno giocò un ibrido fra LB e S. Williams ha dichiarato di volerlo spostare definitivamente a linebacker, ma staremo a vedere quale sarà la soluzione ottimale scelta per questo giocatore.
Il backfield difensivo ha subito due colpi importanti. Prima ha subito la defezione di Janoris Jenkins, poi quella di Rodney McLeod, e se la prima è quella che ha fatto più clamore, la seconda è quella che provoca più problemi ai californiani.
Jenkins era sicuramente un giocatore eccellente, ma spesso le sue azioni in campo non stavano al passo con la sua lingua, e la sua voglia di cercare sempre il big play a volte sfociavano in errori clamorosi. Considerato che da una parte la posizione di cornerback è appannaggio fisso e sicuro di Trumaine Johnson, dal lato opposto avremo realisticamente una lotta a tre tra LaMarcus Joyner, E.J.Gaines e Coty Sensabaugh, con il primo leggermente avvantaggiato sugli altri due.
I problemi maggiori, come dicevamo, saranno nel reparto safety dove, a fianco di Maurice Alexander sarà presumibilmente Cody Davis a partire titolare, senza dimenticare T.J.McDonald, che si spera riesca a risolvere i suoi problemi fuori dal campo per tornare ad essere una certezza nel reparto difensivo dei Rams.
COCHING STAFF
La conferma di Jeff Fisher alla guida dei Rams è una delle sorprese relative di questa stagione. Visti i risultati ottenuti nelle ultime stagioni a St.Louis ci si aspettava un cambamento da parte della proprietà, che invece ha deciso di dare fiducia a "Mister 7-9" ancora almeno per il 2016. COnfermato Williams alla guida della difesa, ci sono stati alcuni cambiamenti tra gli assistenti, il più importante dei quali riguarda la posizione di Offensive Coordinator, dove a Frank Cignetti Jr., silurato a stagione in corso, succederà in pianta stabile Rob Boras. Una scelta che ha lasciato l'amaro in bocca ai tifosi dei Rams che speravano in una figura più importante rispetto all'ex coach dei tight end, sebbene il finale di stagione in cui Boras aveva rimpiazzato Cignetti per le ultime quattro partite non sia stato affatto negativo.
A poche settimane dall'inizio del camp è stato infine aggiunto allo staff l'ex head coach dei 49ers Mike Singletary, con il nebuloso ruolo di "Defensive Advisor".
Voti:
OFFENSE: 6
Finché non avremo la certezza di Goff titolare, il reparto offensivo dei Rams sarà da sufficienza e nulla più. Le certezze su Gurley sono scalfite dai dubbi sulla linea offensiva. Quando vedremo Goff in cabina di regia il voto potrebbe alzarsi di un punto. Forse.
DEFENSE: 6
Troppe le novità tra LB e DB per poter dare più di una sufficienza a priori. Troppi tasselli si devono incastrare affinché il reparto difensivo torni ai livelli delle scorse stagioni.
COACHING STAFF: 6
Lo score della carriera di Fisher non lascia trope speranze per una stagione positiva, poichè le stagioni vincenti sono l'eccezione piuttosto che la norma, Le scelte dei collaboratori offensivi, poi, è stata a dir poco conservativa e timida. Boras sembra un coordinatore mediocre, e l'incognita è se sarà in grado di portare l'attacco dei Rams ad un livello superiore rispetto a quanto visto nelle ultime stagioni.