89104 spettatori hanno gremito gli spalti del Los Angeles Memorial Coliseum, stabilendo il record di presenze per una partita NFL di preseason in territorio statunitense, per il ritorno dei Rams nella città degli angeli ventidue anni dopo averla lasciata per Saint Louis.
La partita del ritorno a casa è finita con la vittoria dei Rams per 28-24, ma è stata una faticaccia, perchè i Cowboys erano andati in vantaggio per primi proprio sul kickoff di apertura con un ritorno di 101 yard di Withehead, e poi avevano allungato con i touchdown di Bryant e Williams, ben imbeccati dal quarterback rookie Dek Prescott che ha giocato fin dall'inizio al posto di Tony Romo.
I Rams, privi di Todd Gurley e Robert Quinn, hanno faticato non poco a star dietro ai Cowboys, dando l'impressione di avere ancora un bel po' di ruggine da scrollarsi di dosso, ed hanno rimontato nel secondo tempo con il terzo quarterback Sean Mannion autore di una prova maiuscola coronata da tre touchdown pass a Reynolds, Green e Spruce che si aggiungevano a quello su corsa di Cunningham nel primo tempo, per fissare lo score sul 28-24 finale.
Quando la partita è stata titolari contro titolari, i Rams non hanno fatto una buona impressione.
In attacco si è rivista la parte peggiore della cosiddetta "Fisherball": corse sentrali e passaggi corti, che non hanno impensierito più di tanto la difesa di Dallas. Keenum non ha brillato e non ha fatto grossi errori, ma dobbiamo obbligarci a pensare che sia solo la prima di preseason, perchè lo scenario è poco confortante.
Peggio che andar di notte la difesa. Poca pressione in linea, linebacker piuttosto distratti e secondaria inguardabile, con Sensabaugh a collezionare brutte figure contro Dez Bryant.
L'ingresso di Jared Goff, attesissimo, poco dopo l'inizio del secondo quarto, non ha migliorato la situazione. Basandoci solo sulla partita di ieri il rookie da California è ancora anni luce dietro a Keenum nella depth chart, se non addirittura dietro Sean Mannion, che invece ha brillato assai.
Goff ha collezionato un intercetto, un sack ed un colpo alla spalla del braccio che non lancia che ha indotto FIsher a non rimetterlo in campo nel secondo tempo.
Note molto positive dai rookie. Tykler Higbee, personale osservato speciale dopo le meraviglie lette su di lui in queste settimane, non ha disatteso le aspettative prendendo un sacco di palloni importanti rompendo anche qualche placcaggio per guadagnare qualche yard extra. Tra i tight end lui e Kendricks sono stati i più cercati dai quarterback, ed il rookie ha decisamente vinto la sfida con il veterano titolare.
Altra prestazione degna di nota è stata quella di Nelson Spruce, ricevitore free agent che dirà certamente la sua nella lotta per un posto a roster.
Un altro giocatore osservato speciale era Pharoh Cooper, che però ha mostrato luci ed ombre. Sensazionale nel gioco di ritorno, con un kickoff ed un punt ritornati molto bene, da rivedere come ricevitore, dove ha malamnte droppato un pallone su uno dei pochi lanci sul profondo chiamati da Rob Boras ieri sera.
Come sempre non è tempo di esaltarsi troppo o di deprimersi all'inverosimile. Queate partite servono proprio per evidenziare le carenze e lavorarci sopra in quel che rimane del training camp. Certo, però, che non bisogna nemmeno sottovalutare i campanelli d'allarme, e sono diversi, suonati durante la partita con i Cowboys.