I Los Angeles Rams tornano ai playoff dopo tredici anni vincendo una difficile, tesa e combattuta partita a Nashville contro i Tennessee Titans, anch’essi in piena lotta per un posto in post season. Il 27-23 finale per i californiani testimonia di come la sfida tra Rams e Titans sia stata combattutissima.
I padroni di casa venivano da un periodo piuttosto opaco, erano dati come squadra in calando, mentre Los Angeles arrivava da una convincente demolizione dei Seattle Seahawks al CenturyLink Field, per cui erano naturalmente favoriti, ma i Titans hanno saputo mettere in difficoltà il gioco aereo dei Rams, pur subendo lo strapotere di un Todd Gurley che, al momento, sembra davvero il giocatore più in forma dell’intera NFL.
I Rams pagavano tantissimo l’assenza di Greg Zuerlein, non solo perché il sostituto Ficken sbagliava un extra point ed un Field Goal, ma anche perché tutti gli special team sembravano patire tantissimo l’assenza del loro kicker titolare. Ovviamente l’assenza di Zuerlein nulla ha a che fare con un ritorno di punt o di kickoff, ma l’impressione è che l’intero reparto abbia in qualche modo accusato il colpo perdendo quella sicurezza e determinazione mostrate anche solo domenica scorsa a Seattle.
Il game plan di Tennessee era abbastanza chiaro fin dall’inizio: mettere pressione su Goff e cercare di limitare i danni sulle corse. Sebbene la seconda parte non abbia funzionato un granchè sin dall’inizio, permettendo a Todd Gurley di ammassare 118 yard su corsa, la pressione su Goff era abbastanza continua e costringeva il numero sedici in maglia bianca a liberarsi del pallone un po’ troppo in fretta. La difesa dei Rams, invece, aveva buon gioco a stoppare qualsiasi iniziativa dei Titans sulle corse, lasciando un po’ di spazio ad un Mariota che però non convinceva del tutto, andando un po’ a singhiozzo.
I Rams, dopo aver sprecato il primo drive con una finta di punt non andata a buon fine, obbligata dalla scarsa fiducia in Ficker, a cui McVay non affidava un field goal dalle 50, riprendevano la palla con un intercetto di Littleton al primo tentativo di passaggio di Mariota e passavano subito in vantaggio con un passaggio corto di Goff per Gurley. I Titans rispondevano con un drive che arrivava fino ad un primo e goal sulla una yard per poi arenarsi grazie alla grande prestazione della difesa, che obbligava i padroni di casa ad accontentarsi di un field goal.
Con le tracce medio lunghe difficili da trovare, la contromossa di McVay consisteva nell’affidarsi agli screen su Gurley, praticamente un guadagno assicurato di dieci yard ogni volta. Era proprio su uno di questi screen, tra l’altro, che Gurley riportava avanti i Rams dopo una galoppata di ben 80 yard subito dopo che i Rams avevano subito un touchdown su un sack di Goff che perdeva il pallone, recuperato e ritornato in end zone da Woodyard.
I Titans impattavano allo scadere del primo tempo e si presentavano nel secondo tempo ricevendo il pallone, con l’intenzione di portarsi in vantaggio. La dofesa dei Rams non era dello stesso avviso e mandava fuori l’attacco avversario in tre azioni, ma anche i Rams non riuscivano a muovere troppo palla, restituendo subito la palla ai padroni di casa.
Nel drive successivo arrivava la prima svolta della partita: Succop sbagliava un field goal relativamente semplice (45 yard) ed i Rams rispondevano con un touchdown pass di Goff per Watkins, che sembrava permettere ai Rams di cominciare a mettersi a distanza di sicurezza dai Titans. Murray, però, non ci metteva un granchè ad impattare di nuovo con una delle poche corse redditizie della giornata, e poco dopo Succop riportava in vantaggio 23-20 i Titans con un Field Goal da 27 yard.
Per Goff si trattava di mettere in cascina la sua prima rimonta in carriera nel quarto periodo, e non si faceva certo pregare. Un’interferenza di McCain su Kupp dava una mano all’attacco dei Rams, ma il playcalling di McVay era pressochè perfetto, alternando le corse di Gurley alla play action, sfociando in un pefretto passaggio di Goff che Kupp catturava in acrobazia nell’angolo alto della end zone.
Il tempo di una veloce review che confermava la bontà della segnatura, e toccava alla difesa dei Rams salvaguardare il vantaggio e portare a casa la partita. Missione non impossibile ma resa difficoltosa dalla ritrovata vena di Mariota che si incaricava anche di chiudere personalmente un paio di down.
Quando era il momento, però, la difesa serrava le maglie e bloccava i Titans su un quarto down e quattro da prendere sulle 43 offensive. Connor Barwin braccava Mariota dietro la linea di scrimmage costringendolo a lanciare un incompleto, mentre la secondaria francobollava i ricevitori in maniera pressochè perfetta.
Il tempo di far passare l’ultimo minuto e 45 secondi, ed i Rams potevano iniziare a festeggiare il primo titolo divisionale da quattordici anni a questa parte.
Un Jared Goff nuovamente protagonista (22/38 per 301 yd e 4 TD), coadiuvato da un Todd Gurley (22 corse per 118 yard e 10 ricezioni per 158 yard e 2 TD) che superava le 2000 yard dalla scrimmage, erano le armi principali di un attacco che si dimostrava temibile ed abbastanza solido, mentre la difesa, sebbene un po’ in sordina in quanto a sack (uno solo) e turnover (un intercetto ad inizio partita), riusciva comunque ad imbrigliare Mariota quando serviva per mantenere i punti subiti al minimo indispensabile.
Per quanto riguarda i Titans invece, Un Mariota un po’ a singhiozzo non permetteva di portare a casa una vittoria che sarebbe stata importantissima nella lotta per la post season.
Domenica prossima per i Rams si prospetta una decisione non facile: fare un po’ di turnover con i 49ers e dare un po’ di riposo a molti titolari che stanno tirando la carretta dall’inizio della stagione, visto che difficilmente ci sarà qualche speranza di aggiudicarsi un bye al primo turno, perdendo nel tie breaker sia con i Vikings che con gli Eagles, oppure mandare lo stesso in campo i titolari per non fargli perdere troppo il ritmo partita?
Per i Titans, invece, il problema non si pone: saranno obbligati in ogni caso a battere i Jaguars la prossima settimana, anche se ricadendo nel calderone delle squadre a 8-7 e senza più la possibilità di vincere la division, la lotta sarà serratissima.