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Austin avrebbe dovuto ricevere 8 milioni di dollari, per la stagione 2018, 5 di salario base che gli sarebbe stato versato anche in caso di taglio, e 3 di bonus se non fosse stato rilasciato. Il nuovo contratto durerà un solo anno ed il salario ammonterà esattamente a 5 milioni di dollari, cioè quello che comunque Austin avrebbe incassato, mentre i restanti 3 milioni sono stati trasformati in bonus a prestazione.
L'accordo accontenta tutti: i Rams che si ritrovano un ricevitore al costo previsto per il suo taglio e niente più, Austin che resta a giocarsi un posto in una franchigia competitiva, cosa che il mercato di free agency non gli avrebbe certo garantito (i rischi di restare a spasso erano altissimi). Crediamo, comunque, che questa sia veramente l'ultima chiamata per il folletto di West Virginia. Se fallirà anche questa occasione, la sua esperienza a Los Angeles sarà sicuramente finita, ma probabilmente lo sarà anche quella nella NFL.
In chiusura segnaliamo una mossa che fa onore al front office dei Rams, spesso bistrattato e criticato. Robeert Woods ha ristrutturato il suo contratto per includere il bonus a prestazione che lo scorso anno non aveva raggiunto perchè all'ultima partita McVay aveva fatto giocare i backup. Una mossa che fa onore a Snead e McVay.