Tre calci sono quello che i Rams hanno portato a casa con i Titans nel Sunday Night di week 9, non contando il touchdown di Michel arrivato a 30 secondi dal termine in pienissimo garbage time. Tre calci (nel sedere) sono quelli che i Titans hanno rifilato ai Rams con una prestazione difensiva da punto esclamativo, non considerando il touchdown di Adrian Peterson arrivato a 3 minuti dalla fine in pienissimo garbage time.
Privi della loro punta di diamante Derrick Henry, i Titans non hanno avuto timori reverenziali nell’affrontare i Rams in casa loro, ed hanno sopperito con la difesa alle difficoltà che l’assenza di Henry ha portato ad un attacco che, comunque, è riuscito a tenere il campo in maniera dignitosa.
A Los Angeles mancava il neo acquisto Von Miller, che non si sa bene quando sarà abile ed arruolato per scendere in campo, particolare che ha lasciato più di una perplessità sulla trade effettuata la scorsa settimana, soprattutto per il mistero sulle reali condizioni fisiche del giocatore. L’assenza di Miller, comunque, non ha spostato di una virgola l’esito della partita, a nostro avviso, soprattutto perchè è stato l’attacco californiano a mancare praticamente del tutto il proprio compito, a partire dalla linea d’attacco, per continuare con Matt Stafford ed un playcalling piuttosto discutibile, con McVay che non si è discostato mai dal personale 11 per tutta la partita. Proprio quest’ultimo particolare ha destato molte perplessità, quasi come se McVay non avesse voluto portare degli aggiustamenti o, almeno, provare qualcosa di diverso per sottrarsi all’enomre pressione a cui è stati sottoposto Stafford da parte del front seven di Tennessee.
La linea offensiva, dicevamo, ha gestito bene alcuni uno contro uno, ma ha subito, e molto, gli slant ed i pinch ritardati della difesa dei Titans, tattica che ha preso alla sprovvista soprattutto la parte interna della linea, guardie e centro e che, ripetiamo un po’ perplessi ancora una volta, non è stata oggetto di aggiustamenti da parte di McVay o dei coach di reparto, che hanno passivamente scelto di subire l’aggressività avversaria, un po’ come era successo lo scorso anno contro i Dophins nel primo tempo quando, a fronte di una cover zero che stava devastando l’attacco dei Rams, McVay continuava a chiamare giochi dalla empty cn il risultato di subire sack a manetta.
Cinque, sono stati i sack subiti da Stafford, ma avrebbero potuto essere qualcuno di più, e la prestazione di ieri ha evidenziato come la presunta freddezza del quarterback ex Lions sotto pressione sia probabilmente sovrastimata. Bersagliato dai difensori da più parti, Stafford ha perso ben presto il controllo della situazione ed ha iniziato a sparare palloni a caso, due dei quali sono finiti nelle mani dei difensori avversari che non hanno fatto altro che ringraziare e portare a casa 14 punti in 26 secondi per recuperare l’iniziale svantaggio e dirigere la partita su binari più consoni ai Titans.
Del resto a Tennessee sapevano che avrebbero dovuto sudare più del solito per portare a casa un risultato positivo, perchè l’assenza di Henry è difficile da controbilanciare, ed anche l’acquisizione di Adrian Peterson come suo sostituti ha piùil sapore di una mossa disperata che non un piano B affidabile. Il veterano di mille battaglie è stato ben controllato dalla difesa dei Rams, che ha giocato anch’essa una buona partita, ma che nulla ha potuto contro gli errori del proprio attacco. Peterson ha portato a casa un touchdown piuttosto insignificante, per come (e quando) è arrivato, guadagnando solo 21 yard su 10 portate, e le cose migliori in attacco le hanno fatte vedere Tannehil, Jones e Brown. Senza strafare, ma alcune chiusure di down critiche sono state fondamentali per tenere fuori dal campo l’attacco dei Rams e fare riposare un po’ la difesa.
A Los Angeles si guarda con un po’ di preoccupazione al calendario che aspetta i Rans. Finora la schedule è stata abbastanza favorevole, e le partite con le contender sono finite con una vittoria (Tampa Bay) e due brutte sconfitte (Arizona e Tennessee). Il cammino da qui in avanti non è affatto semplice, ed i Rams dovranno dimostrare di essere capaci di vincere anche contro le squadre un po’ più solide di Houston, New York e Detroit.
Dal canto loro, i Titans si godono il momento e la vetta della AFC, e magari danno appuntamento ai Rams a metà Febbraio, anche se l’ultima volta che le due squadre si incontrarono sia in regular season che in post season, non finì granchè bene per i Titani. Ma, ai tempi, avevano Jeff Fisher in panchina…