Torna Gianca16, con i suoi sogni (o incubi?) sul prossimo NFC Championship.
32 anni dopo
Ogni anno, alla fine di agosto, quando appena prima di addormentarmi inizio a girare il mio personalissimo film sulla stagione NFL che verrà, beh, il pre-finale è sempre il solito: giocare il Championship contro i 49ers. Sempre. Anche negli anni buissimi, quelli che se ne vincevamo 3 potevamo già offrire un bicchiere al bar, a inizio stagione ho sempre sognato di affrontare in finale gli odiati giallo-oro (e magari vincere giocando anche peggio, di culo, riportando un intercetto o un fumble).
Una volta, esattamente il 14 gennaio del 1990, è anche successo.
Non me la sono goduta molto, a dire la verità. Di là, addirittura, c’era Joe Montana (guardatelo come sorride con l’occhio che brilla nel pre-game, altro che Tom Brady!). È finita male, lo sapete, ne abbiamo beccate molte e date poche, ma allora, con quei 49ers lì, come si faceva? E poi eravamo al vecchio Candlestick Park. Loro avevano vinto la Division…
Domenica, passata abbondantemente la mezzanotte, dopo aver rischiato di fracassare tutte le suppellettili vicino al televisore (e promesso che ancora una e avrei smesso di guardarli… sì, figuriamoci!), una volta compreso davvero che dopo il field-goal di Matt Gay non avrebbero, no, non avrebbero più potuto rimontarci, che era finita! mi sono reso conto che sarebbe andata proprio così: avremmo giocato il Championship (e questa volta in casa) contro San Francisco.
Che bello.
È un’occasione davvero speciale: poche volte, nella vita, ci è dato di avere una seconda possibilità. Sean McVay, ha la terza (se vogliamo essere pignoli, la sesta) contro la sua nemesi Shanahan.
La partita di 3 settimane fa non conta più niente.
Anzi, il ricordo di quella onta, delle spernacchiate che ci è toccato beccarci, deve contare. Deve stimolarvi.
Gli spiriti immondi, che gli facevano fare le cose più stupide, ormai, sono stati scacciati dal corpo di Stafford. Cooper Kupp gli legge il pensiero (l’avete visto tutti!) e il navigatore satellitare che si è impiantato nel cervello lo porta sempre alla destinazione giusta. L’esorcista preso in affitto ha trasformato anche Odel da… in un mansueto agnellino agli ordini della squadra. Ricercatori di Berkeley stanno approntando guanti alla marmellata anti-perdita di palla. E Allen snapperà solo dopo aver ricevuto una PEC autenticata da Stafford. In più un gruppo di agenti del Mossad è riuscito a trafugare la biancheria intima (sporca) di Jimmy G e tutta la linea difensiva la sta sniffando (coi miei occhi ho visto i visi e i nasi contratti di Aaron e Von). Seguiranno le sue tracce ogni dove.
Cosa succederà?
Chi lo sa.
McVay – in uno dei suoi deliri di onnipotenza – potrebbe anche schierare Sony Michel, Cam Akers e Darrel Handerson in wishbone formation con soli 2 TE e dimenticarsi di lanciare. Oppure, visto il successo del ritorno di Weddle, richiamare anche Jack Youngblood senza denti, per mettere ancor più paura al bellissimo Jimmy.
In molti pensano che Garoppolo e soci abbiano già fatto anche troppo (e vincere nella Frozen Tundra non è certo stata cosa da poco). In molti rivogliono quello che avrebbe dovuto essere il SB di 3 anni fa, anche se qualcuno ha voluto scambiare il QB.
Io… Non so più cosa dirvi, ragazzi, ora o… avete giocato una stagione pazzesca. Mi avete fatto alzare la notte per vedere partite bellissime, di grande soddisfazione, scaldandomi dentro mentre fuori era meno zero, riaccendendo l’orgoglio di essere Ram da una vita; mi avete fatto incazzare come una vipera, perdendo e giocando malissimo partite che potevate vincere, facendo cose inguardabili, chiamando giocate vergognose, imponendomi il mese di novembre come una purga staliniana… eppure la domenica dopo eravamo ancora lì, ad aspettare le vostre tre ore e passa. Avete vinto la Division più difficile e impegnativa della lega, ma con i niners c’avete sempre fatto una figuraccia.
Un anno fa ero molto arrabbiato, mi avevate appena mandato il via il mio Quarterback a cui mi ero così affezionato: lo vedevo – finalmente – il nostro ‘iniziatore’ della dinastia. Al draft di maggio avete ‘buttato’ la seconda scelta per un giocatore ‘inutile’, completamente sottodimensionato, che probabilmente si è pure stupito lui di essere chiamato al secondo giro. Il salary cap ha costretto a rinunce dolorose; e il primo giorno di training camp Cam Akers che si rompe il tendine di Achille. In settembre – razionalmente – non pensavo proprio foste così forti, la difesa indebolita dalle cessioni, l’attacco col nuovo leader da reinventare, e pure un quarto ricevitore che avrebbe potuto portare scompiglio. Durante la stagione non ho capito l’acquisto di OBJ. Prima della seconda partita con Arizona (altra grande nottata) pensavo che pure i playoffs potessero essere a rischio…
E domenica? Ma se domenica avete fatto pure arrabbiare TB! Che soddisfazione per quel comportamento anti-sportivo!
E ora siete lì, a pochi… centimetri, perché – l’ha già detto quell’altro – il football è uno sport di centimetri, qualche centimetro in meno… qualche centimetro in più. Sarete disposti a morire per quei centimetri? Io credo di sì. Manca davvero poco, lottate per quei centimetri, noi – qualsiasi cosa ci combinerete – saremo sempre lì a vedervi.
Un unico – ultimo – consiglio alla dirigenza, non vendete i biglietti per la finale ai signori vestiti di rosso!!!
Bell’articolo. Sottoscrivo in toto ogni sensazione.