I tagli finali del roster

Nessuna sorpresa, o quasi, per i tagli finali che hanno portato il roster dei Los Angeles Rams a 53 unità come prescritto dalle regole. Gli unici due nomi “importanti” sono quelli di Cameron McCutcheon e A.J. Arcuri, che però erano stati in bilico sin dall’inizio del camp. McCutcheon, poi, paga sicuramente le due partita di preseason poco convincenti contro Cowboys e Chargers, ed a nulla è valsa la tutto sommato positiva prestazione contro i Texans.

Piazzato in PUP list Tyler Higbee, il che significa che resterà fuori almeno per le prime quattro partite, entro fine settembre bisognerà ancora far posto a tre giocatori: Jimmy Garoppolo e Alaric Jackson, sospesi per le prime due partite, e, appunto, Tyler Higbee.

In injury reserve ci sono finiti anche K.T. Leveston, Larrell Murchison e Tre’Vius Tomlinson, con il primo che ci resterà tutta la stagione e gli altri due che sono stati designati per un ritorno più avanti (anch’essi come minimo dovranno stare fermi quattro partite).

La sorpresa, e bella grossa, è arrivata invece poche ore prima della deadline per i tagli, quando i Rams hanno mandato Earnest Jones IV ed una sesta scelta 2025 a Tennessee in cambio di una quinta scelta 2025. Che ci fosse qualche mal di pancia con il giocatore era abbastanza chiaro, anche perchè qualche giorno fa era venuta fuori la voce che i Rams avevano dato il via libera al giocatore di cercarsi un’altra squadra. Pur non avendo espressamente chiesto una trade, Jones (o meglio, il suo agente) ha pensato bene di rifiutare qualsiasi proposta dei Rams in merito all’estensione del contratto, lasciando, così, poco spazio di manovra al front office se non quello dello scambio, anche al minimo prezzo, per non perderlo a zero a fine stagione, magari dopo un hold out.

Se, dal punto di vista strategico, la decisione di mandare via il giocatore è abbastanza comprensibile, considerando la situazione, lo è un po’ meno la decisione di non sostituirlo via free agency con un veterano, lasciando la squadra con un pacchetto linebacker che conta sì cinque giocatori, ma che rispondono ai nomi di Reeder, Roseboom, Hummel, Speights e Neal. Al di là delle parole di elogio per Speights, che ha fatto un camp eccezionale, non certo un parterre de roi in un ruolo che da anni soffre sempre parecchio.

Staremo a vedere se, anche questa volta, avranno ragione Snead e McVay.

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