Dopo lo stop subito da Philadelphia, i Los Angeles Rams riprendono il loro cammino con una vittoria in chiaroscuro a New Orleans, battendo dei Saints tutt’altro che irresistibili ma capaci di mantenere la partita in gioco fino alla fine.
Per i Rams si è trattato dell’ormai consueta partita giocata a metà, con un primo tempo completamente regalato agli avversari, finito senza un punto segnato per la prima volta da quando McVay è l’head coach a Los Angeles, grazie anche ad una scelta proprio dell’head coach, che invece di calciare ed impattare il risultato ad inizio partita, preferisce giocarsi un quarto down con una chiamata peraltro discutibile che, ovviamente, non va a buon fine.
Dall’altra parte i Saints passano in vantaggio con un field goal da oltre 50 yard, ma ne sbagliano uno dalle 26 per poi replicare la segnatura nuovamente da oltre 50 yard, ma in generale non danno affatto l’impressione di poter condurre la partita. L’attacco sembra abbastanza in balia della difesa californiana, soprattutto una volta arrivati in end zone, dove l’esplosività di Kamara non ha più effetto e le idee di Carr sembrano annebbiarsi.
Si assiste, così, alla classica partita che nel calcio si definirebbe “che stagna a centrocampo”, con entrambi gli attacchi (più quello dei Rams, bisogna dire) incapaci di muovere efficacemente la catena.
Nel secondo tempo, come spesso accade, i Rams “si svegliano” e cominciano ad imbastire drive lunghi e, soprattutto, fruttuosi. Il gioco di corsa finalmente trova qualche spazio e Stafford diventa nel contempo più preciso riuscendo a trovare Kupp e Nacua più spesso di quanto non fosse riuscito nei primi due quarti. La difesa dei Saints sta un po’ a guardare, pur cercando di mettere pressione sul quarterback dall’esterno, ma senza troppo successo.
I Rams, quindi, prendono l’iniziativa e vanno ripetutamente a segno con Williams, Nacua e Robinson portandosi più o meno fuori portata fino alla seconda metà del quarto quarto, quando Carr cerca di riportare i Saints in partita e va alla ricerca dei supplementari.
Quando sembra che la sua rincorsa possa andare a buon fine, sul risultato di 21-14, arriva lo strip sack di Jared Verse al quuarto down che chiude il discorso e permette a Los Angeles di tornare a casa con il record di nuovo a .500 ed una sola partita di distacco dai Seahawks, al momento in vetta alla division.
Il finale di stagione, dopo l’impegantiva partita contro Buffalo della prossima settimana, sembra essere abbastanza in discesa per Los Angeles, che cerca una rincorsa al titolo divisionale che, stando così le cose, potrebbe arrivare con una vittoria nello scontro diretto proprio con i Seahawks a fine stagione.
Certo, la partita di New Orleans ha evidenziato i soliti problemi in linea d’attacco e nella secondaria difensiva, due debolezze che sicuramente i Bills sapranno sfruttare a loro favore.