Una sconfitta indolore

Non c’era praticamente nulla in palio, nell’ultima partita casalinga dei Los Angeles Rams contro i Seattle Seahawks. Si, in realtà i Rams si giocavano il seed numero 3 nella griglia playoff che li avrebbe portati ad ospitare i Washington Commanders anzichè i Minnesota Vikings, ma Sean McVay aveva già dichiarato che del seed non gli importava nulla e che avrebbero affrontato qualsiasi avversario gli fosse toccato senza distinzioni o preferenze di sorta. Una dichiarazione di fiducia nei mezzi della propria squadra molto importante, ma anche non campata per aria, come ha dimostrato proprio la partita con Seattle.

Titolari a riposo in attacco e buona parte della difesa, quindi, per i padroni di casa, mentre i Seahawks si presentavano praticamente al gran completo o quasi, con Geno Smith alla ricerca del raggiungimento di tre obiettivi che valevano 2 milioni di dollari di incentivi previsti dal suo contratto. Alla fine, missione compiuta e 6 milioni incamerati dal quarterback di Seattle.

È stata la partita di Jimmy Garoppolo, al rientro sui campi da football dopo un anno e più a portare la cartelletta. Jimmy G, dopo un inizio in cui la ruggine si è fatta vedere, ha poi sciorinato una prestazione tutto sommato positiva, mettendo a referto il migliore yardaggio stagionale da parte di un quarterback dei Rams, arrivando a pochi centimetri (di altezza del pallone) da una rimonta che avrebbe regalato ai Rams una bella vittoria.

Seahawks in controllo per almeno tre quarti della partita, con Geno Smith che ha distribuito bene i palloni ai propri ricevitori dando anche spazio alle sfuriate su terra di Charbonnet, alle quali la difesa dei Rams non è sempre riuscita ad opporsi,, anche se alla fine le sue corse non hanno fatto grandissimi danni.

Partita molto positiva anche da parte di Jordan Whittington, sia come ricevitore che come ritornatore, andato ad una “francesina” dal riportare un kickoff in touchdown, e di Tyler Higbee, che ha dimostrato di essere tornato al 100% della sua forma con una partita solida sia in ricezione che in blocco.

La difesa ha iniziato un po’ traballante, con tanti carneadi in secondaria, ma poi si è aggiustata ed ha concesso qualche ricezione di troppo, ma senza esagerare, finendo, comunque, per bloccare gli attacchi dei Seahawks quando c’era bisogno della rimonta.

La linea d’attacco, dopo un inizio horror, con Noteboom e McClendon come tackle (viene il brivido solo a scriverlo…) ed un centro esordiente, ha fatto il suo quando si è passati a sei o sette uomini in tasca con l’aiuto del doppio tight end o del blocking back, permettendo comunque a Garoppolo di fare la sua partita.

Seattle non è stata certamente a guardare. Ha fatto la sua partita, dove inizialmente il gap tra i loro titolari e le riserve dei Rams è stato un fattore fondamentale, ma ha anche lasciato spazio alla creatività ed alla fantasia, come in un bel trick play con un laterale dopo la ricezione che ha quasi sorpreso la secondaria di Los Angeles che ci ha messo una pezza in extremis evitando il big play.

Con la mente sgombra da pressioni da risultato, le due squadre si sono affrontate in  una partita divertente che è filata via liscia senza grossi inconvenienti, mandando a casa gli spettatori abbastanza contenti per aver comunque assistito ad una partita in bilico fino alla fine.

Se proprio vogliamo trovare un aspetto negativo, i Seahawks si sono letteralmente spenti nel quarto quarto, arrivando a rischiare la sconfitta quando Garoppolo, con una manciata di secondi sul cronometro e palla intorno alle dieci offensive, non ha convertito un quarto down lanciando a Whittington un pallone oggettivamente troppo basso per essere ricevuto  e poter poi ancora guadagnare le quattro yard che mancavano alla segnatura, il tutto con una difesa che, dopo aver ben contenuto i ricevitori dei Rams per tutta la partita, ha mollato il colpo proprio nel finale, tirando un sospiro di sollievo solo grazie all’errore del quarterback avversario.

Da rimarcare, infine, il gioco dei kicker. Per la prima volta in una partita NFL sono stati realizzati 3 field goal da oltre 50 yard, e tutti e tre sembravano buoni da almeno 5/6 yard in più. Karty ha ripreso fiducia per i playoff imbucando due fucilate da 58 e 57 yard, mentre Myers ha centrato i pali da 56 yard.

Stagione finita a causa del quinto tie breaker per i Seahawks, mentre per Los Angeles, prima squadra nella storia a raggiungere i playoff due anni consecutivi dopo essere stati tre vittorie sotto quota .500, il bello inizia ora.

Prossimi avversari per Los Angeles quei Minnesota Vikings già battuti in maniera abbastanza convincente in regular season. Ma non siamo più in regular season, è iniziato un altro campionato, dove chi sbaglia torna a casa e non ha più modo di rimediare. Per questo siamo convinti che vedremo una partita molto diversa da quella vista in regular season, con entrambe le squadre capaci di portarsi la vittoria a casa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *