Si infrangono su un incompleto di Stafford inteso per Nacua, i sogni di Los Angeles di mantenere attiva la “striscia McVay” che prevede un ciclo di tre anni composto da No Playoff – Playoff – Super Bowl che si stava ripetendo per la terza volta da quando l’head coach ha preso in mano la squadra.
In una partita resa epica dalla neve che ha condizionato le squadre nel secondo tempo, i Rams hanno commesso troppi errori per poter portare a casa una partita che era ampiamente alla loro portata e che è sfuggita davvero per un niente.
Dopo una settimana in cui a tenere alta la tensione ci avevao pensato Jared Verse, dichiarando il proprio odio per i tifosi Eagles, e Jalen Hurts, sostenendo che i nove sack e la prestazione monstre del front seven difensivo contro Minnesota fosse dovuto soprattutto alla scarsa qualità della linea d’attacco dei Vikigs (i sette sack subiti crediamo gli abbiano fatto cambiare opinione), sul campo le due squadre non si sono risparmiate, dando vita ad un match ad alto contenuto tecnico, tattico e adrenalinico, con il risultato di mostrare probabilmente la miglior partita di questi Divisional Playoff (per quanto anche Baltimore e Buffalo non abbiano scherzato).
Il gioco è stato spesso convulso e dominato dalle difese, e la dimostrazione è data dal fatto che i tre touchdown degli Eagles sono arrivati da una combinazione tra errori di posizionamento/esecuzione dei Rams e la gran classe di due mostri come Saquon Barkley e Jalen Hurts, mentre dall’altra parte la difesa si è fatta sorprendere da qualche big play sia per la bravura di QB e ricevitore, sia per un errato posizionamento dei DB in copertura. Fanno certamente scalpore le 205 yard corse da Barkley e le 70 corse da Hurts, ma sono totali drogati dai tre big play che hanno portato alla segnatura. Senza quei tre big play la difesa dei Rams ha contenuto abbastanza bene le restanti corse dell’attacco degli Eagles, ma i tre errori pesano come un macigno.
Come pesano anche i due fumble su due drive consecutivi, prima di Williams e poi di Stafford, che la difesa ah ben contenuto costringendo gli Eagles a calciare per sei punti, ma anche qui, alla fine quei sei punti sono proprio quelli che hanno fatto la differenza nello score finale.
Qualche problema in più ce l’hanno avuto Stafford ed i ricevitori. Sarà il freddo, sarà la neve, ma i dropo clamorosi quanto inattesi di Nacua e Robinson, ed i lanci fuori misure, compreso l’ultimo su Nacua, di Stafford hanno spesso bloccato sul nascere le iniziative di Los Angeles.
Infine, quando la rimonta miracolosa sembrava potersi realizzare, prima Dotson faceva una falsa partenza inopportuna, poi il centro Limmer non si capiva con Dotson o Williams e lasciava passare quasi indisturbato Jalen Carter, che metteva a segno un sack preziosissimo su Stafford che forzava un quarto 1 quindici a trenta secondi dalla fine.
Tutti errori per un verso o per l’altro scusabili per la giovane età o per la foga del momento, ma tutti errori che sono stati determinanti per il buon esito della partita. Come probabilmente rivedibile è stato il plauycalling nell’ultimo drive. Va bene aver poco tempo e nessu ntimeout ma, a maggior ragione con una difesa apertamente schierata per proteggere il profondo, un paio di corse di Kyren Williams in più non avrebbero guastato. Sarebbero servite a mantenere la difesa non troppo profonda, aprendo di più le possibilità di un lancio. Certo: qui dal divano è sempre facile dire cosa si sarebbe odvuto fare.
Alla fine passano gli Eagles, grazie ad una difesa monumentale, ad un Barkley in stato di grazia ed un Hurts vero e proprio folletto imprendibile, almeno fino all’infortunio al ginocchio che ora sta facendo restare con il fiato sospeso i tifosi di Phyladelphia.
Non è, però, una bocciatura per i Rams, che escono dalla partita con la consapevolezza che con qualche ritocco la squadra potrà ancora essere competitiva la prossima stagione. Bisognerà risolvere qualche caso spinoso, Stafford e Kupp su tutti, bisognerà cercare di trattenere il maggior numero di free agent possibili e bisognerà draftare bene, ma il management ha dimostrato ampiamente di avere le idee abbastanza chiare e di avere anche una certa capacità di svilupparle con estrema qualità.
La stagione 2024 è finita a Philadelphia, ma quella 2025 è iniziata già sull’aereo del ritorno a Los Angeles.