2010 Recap – Linebackers

L’imperativo di quest’anno per la difesa bluoro era rimediare alle disastrose prestazioni nella run blocking degli anni passati. Quello di frustrare i QB annullando le capacità funamboliche dei WR era compito della secondaria. Ma al compito di fermare allegre scorazzate dei ball carrier sono stati chiamati soprattutto i LB poiché “prevenire è meglio che curare”. La capacità di riconoscere ed intuire il gioco di corsa è caratteristica fondamentale di tutti i LB, il non farsi prendere di sorpresa, reagire agli audible, tappare i buchi laddove la difensive line a volte, per stanchezza, lascia passare qualche runner di troppo.

Occhi sulla palla. Leggere gli occhi del quarterback. Attaccare. Presentarsi dinamici, improvvisare, rischiare, rinunciare ad un blitz appena chiamato quando si capisce all’ultimo secondo che marca male. Ma soprattutto placcare, fermare corpi in corsa come treni. Insomma, chi legge ha capito che stiamo per parlare di James Laurinaitis e compagnia. E finalmente dopo qualche stagione di troppo in cui il ruolo (il LB, non James, intendiamoci), per svariati motivi, non aveva brillato, siamo qui a mettere un bel segno più sulla pagella del reparto. Andiamo con ordine. Improvvisato, ovviamente….

 

James Laurinaitis. Seconda stagione in NFL, seconda stagione come decision maker in fase di aggiustamento pre-snap, seconda stagione come team leader nei tackles; poteva tranquillamente meritare la convocazione probowl se non fosse che nella lega giocano vecchietti come Urlacher ed uno stellare Patrick Willis. L’anno scorso per James è stato un anno di apprendistato con i fiocchi. Quest’anno la leadership e la consapevolezza, quest’ultima, la awareness intesa come qualità tipica di un QB, sono enormemente cresciute. Ed è estremamente piacevole e divertente vederlo giocare proprio perché lui per primo si diverte come un matto. Se Bradford, rookie d’oro di quest’anno, sarà la punta di diamante della squadra nei prossimi anni, sarà anche perché in difesa abbiamo il vispo e sicuro James, rookie d’oro del 2009, a rifilare 3 and out e consegnare la palla al nostro attacco. Verrà un giorno in cui riavremo un London Fletcher….. bianco…..

David Vobora. Mr Irrilevant in questi tre anni da Rams non è stato poi così irrilevante. Soprattutto quest’anno ha dato una mano decisiva a ricoprire addirittura tutte e tre le posizioni di LB. Sempre pronto a blitzare, sfrutta la sua giovane età per mostrarsi grintoso come un leone. Ha registrato 2 sack stagionali ma avrebbero potuto essere anche di più. Ha giocato metà partite rispetto all’anno scorso ma ha registrato quasi la stessa presenza in termini di giocate chiave e bloccaggi. Il ragazzo merita attenzione.

Na’il Diggs, il veterano, ha portato esperienza e solidità. Purtroppo l’infortunio l’ha messo fuori gioco nel momento chiave della stagione quando di più si aveva bisogno di capacità di intuizione (sua tipica qualità) e consistenza. Ma ha avuto, nelle ultime partite di stagione, un degno sostituto in David Vobora.

Chris Chamberlain, poche partite giocate da starter, alto numero di placcaggi (in proporzione). E questo è tutto detto per un LB che brilla soprattutto nello special team. Se gli si concederanno le giuste possibilità, potrà accumulare l’esperienza che ancora gli serve per raggiungere i livelli dei sui compagni di ventura. Al momento è stato usato quasi esclusivamente in nickel situation come copertura.

Larry Grant, Ohio State come Laurinaitis e Nai’il, da 3 anni nei Rams, questa è la sua vera prima stagione. Ha fatto vedere belle cose, da ricordare i 2 fumble forced nell’opener di stagione.

Bryan Kehl e David Nixon non hanno praticamente mai giocato per la difesa dunque non è possibile esprimere un giudizio sulla loro stagione 2010. Di certo però i returner conoscono (e ricordano) le abilità di placcatore di Bryan.

Insomma, solo parole di elogio per un reparto che non ha davvero deluso le aspettative. Schemi di difesa ben orchestrati sono stati una costante di stagione. E buona parte del merito è di James e dei suoi compagni guerrieri. Finalmente un playcalling aggressivo in difesa ha messo in luce gli arieti sopra descritti. I progressi possono e devono continuare, ma non si può dire che le colonne portanti della difesa (ovvero in nostri LB) abbiano meritato note di demerito nel 2010. Solo la stanchezza ogni tanto ha fatto commettere qualche errore, qualche corridore rincorso a vuoto poiché sfuggito in qualche toss laterale o flare. Tuttavia sono stati rari i misstackle eclatanti . I progressi rispetto agli anni passati sono più che evidenti.

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