Esordio con stecca in pre-season

Sembra già di sentirlo, il tifoso medio dei Rams (soprattutto italiano, dovremmo dire…) dopo la sconfitta per 27-19 rimediata contro i Browns nella prima partita prestagionale del 2013. Bradford è una pippa, Tavon Austin un bust, la difesa fa acqua e l’attacco muove palla a fatica. Non si doveva mandar via Steven Jackson (che nel debutto con Atlanta ha fatto poco o niente, giova ricordarlo, per quel che cona anche per lui questa prima esibizione), siamo destinati ad un’altra stagione di fallimenti.

Ora, fatto un bel respiro profondo, e ricordato che siamo alla prima di preseason, e quindi a nulla di più che uno scrimmage con gli arbitri, si può analizzare con un po’ di cognizione quanto accaduto a Cleveland ieri notte.

La partita, quella “vera” con i titolari in campo da entramve le parti, ha decretato che ad oggi i Browns sono molto più spigliati ed in palla, sia in attacco che in difesa, e Brandon Weeden lo ha dimostrato approfittando di qualsiasi mezza opportunità che la difesa dei Rams gli ha concesso.

Parlando della parte Rams, che è quella che ci interessa, abbiamo rolevato una difesa piuttosto distratta, con i rookie partenti che si sono più volte distinti per aver commesso errori “da rookie”, appunto. Una difesa poco attenta, dicevamo, basti pensare ai due passaggi deflettati e comunque completati da parte dei Browns in una situazione in cui una difesa attenta e reattiva si ricorda che in caso di deflect, a meno di non essere soli e trovarsi la palla tra le mani, si va sull’uomo e non per la palla, approfittando del fatto che non esiste più interferenza, mentre per ben due volte il reparto arretrato dei Rams ha cercato la palla ed ha finito per trovarsi due ricezioni in faccia entrambe cruciali per il proseguio del drive.

In attacco Bradford ha fatto il compitino, sicuramente poco aiutato dai drop di Pettis, Richardson ed Austin, il quale ha avuto una sola occasione di far vedere le proprie qualità e l’ha banalmente sprecata non trattenendo un pallone che Bradford gli aveva piazzato tra le mani.

Givens si è cnfermato come la minaccia profonda più credibile per i Rams catturando il solito passaggio da oltre 50 yards che sembra essere il suo marchio di fabbrica, e segnando anche un touchdown da tre yards.

Il gioco di corsa ha confermato che Richardson sarà l’uomo su cui contare. A parte il fumble perso con cui ha iniziato la partita, Pead ha ricordato il giocatore dello scorso anno senza alcun apparente miglioramento: indeciso e timoroso di entrare nei buchi.

Parlando di special teams, tralasciando il touchdown su punt return concesso ai Browns che è stato talmente facile da far sembrare che lo special team di St.Louis non fosse proprio in campo, abbiamo avuto alcune conferme. Positive quella di Zuerlein, che ha ricominciato a sparare bombe da oltre 50 yards senza il minimo problema, e del kickoff team, che non ha concesso alcunchè al return team avversario. Negativa quella di Pead, che anche nel ruolo di ritornatore ha fatto sorgere più di qualche dubbio sulla sua reale consistenza. Non giudicabile Austin, che non ha potuto ritornare l’unico punt in cui è stato schierato.

L’nica nota davvero dolente della serata è stata l’infortunio di Roger Saffold, che ha dovuto lasciare il campo ad inizio partita per un problema alla spalla. I primi esami hanno dato esito negativo, per cui fortunatamente non dovrebbe trattarsi di nulla di grave, ma pribabilmente il tackle di destra dovrà saltare una o due partite.

 

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