Bradford c’è, ma vincono i Packers

Seconda partita casalinga delle quattro di preseason e seconda sconfitta per i Rams, che si fanno superare 21-7 dai Green Bay Packers. Il punteggio avrebbe potuto essere ancora più punitivo se non fosse per la miriade di penalità commesse anche dai Packers e che gli sono costate l'annullamento di due touchdown.
 
Anche questa settimana, nonostante la sconfitta, ci sono diversi motivi di ottimismo, ma alcune carenze, soprattutto nelle due linee offensiva e difensiva, iniziano a far sollevare qualche dubbio sulla stagione a venire.
Per la linea d'attacco ci sono tutte le scusanti del caso, dovute all'utilizzo forzato dei rincalzi a causa degli infortuni che stanno tenendo fuori i titolari, ed il medesimo discorso può essere fatto per la secondaria difensiva, ancora una volta sotto la sufficienza, ma ad un certo punto bisognerà prendere delle decisioni, perchè se anche gli infortunati rientrassero tutti insieme per la prima di campionato, non siamo tanto sicuri che sarebbero pronti per una partita vera avendo saltato quelle di preseason.
Il motivo principale di interesse ieri sera era il ritorno di Bradford in cabina di regia dopo quasi 300 giorni dall'infortunio al ginocchio che aveva decretato la fine della sua stagione 2013. Bradford ha giocato, unitamente agli altri titolari in attacco ed in difesa, due drive completi, e francamente la sua prestazione è stata decisamente positiva.
Bradford ha piazzato un paio di palloni interessanti, uno su Quick ed uno su Kendricks, quest'ultimo per il solo touchdown dei Rams nella partita, ha convertito su Cook un quarto e due, ha sbagliato un altro passaggio profondo su Kenny Britt, ha smistato palloni nel backfield, si è preso un colpo dal lato cieco (ringraziando Robinson…) rimettendosi in piedi come se nulla fosse accaduto, ed ha finito la sua serata con un egregio 9/12 per 101 yard ed 1 touchdown, per un rating di 127,4. Decisamente positivo come ritorno in campo.

Per quanto riguarda l'attacco nel suo insieme, si registra una forte regressione del gioco di corsa, dovuto un po' alla linea patchwork (Robinson tackle, mentre dovrebbe giocare guardia, e come guardie i due backup Person e Joseph), un po' alla mancanza di un vero e proprio gameplanning rispetto alla difesa avversaria. Fisher non si dimostra preoccupato, e noi speriamo che abbia ragione. Da rimarcare che anche per quest'anno, quasi sicuramente la linea d'attacco dovrà fare a meno dello sfortunatissimo Barrett Jones, che ha subito un'operazione alla schiena e probabilmente starà fuori tutta la stagione, Oltre a Stacy e Cunningham, ieri sera hanno portato palla in maniera estensiva sia Tre Mason che Trey Watts con discreti risultati, mentre il rientrante Pead non ha potuto essere della contesa perchè alla sua prima azione, un ritorno di kickoff, si è quasi sicuramente lesionato un legamento del ginocchio, e la sua stagione pare irrimediabilmente andata.
Note positive anche dal reparto ricevitori e tight end, con Quick finalmente produttivo e Cook, Kendricks e Harkey in splendida forma.
Come dicevamo, qualche preoccupazione in più ha destato la prestazione difensiva. Non preoccupa tanto la totale assenza di pass rush mostrata dalla linea di difesa titolare, quanto la constatazione che, a sette giorni di distanza, i problemi di placcaggi sbagliati e poca reattività sulle corse non paiono minimamente diminuiti.
L'assenza di Laurinaitis, sostituito in mezzo da Dunbar, si fa certamente sentire, ma la ripetuta incapacità di placcare l'avversario atterrandolo al primo livello comincia a farsi preoccupante sul serio.
Inoltre, ieri sera si è rivisto il famigerato cuscino tra cornerback e ricevitori che tanti danni ha fatto all'inizio della scorsa stagione. Bisogna dire che la tattica è stata utilizzata solo nei due drive con i titolari in campo, per cui forse è una strategia voluta per giocare “soft” con coloro che non si debbono guadagnare il posto, ma lo spettro di Tim Walton aleggiava per il Dome, ieri sera, ed un paio di lanci completati su audible che sfruttavano proprio questa eccessiva libertà lasciata ai ricevitori hanno fatto tornare alla mente i disastri delle prime quattro partite del 2013.
In definitiva, una prestazione che non lascia troppo tranquilli in vista del campionato ma, come sempre, bisogna ricordare che è preseason, e qualche anno fa i Detroit Lions finirono la prestagione imbattuti per poi inanellare sedici sconfitte consecutive in regular season.
Antenne dritte, quindi, ma nessuna tragedia. Per quelle, avremo tempo a Settembre.

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