I St.Louis Rams si accomiatano dal proprio pubblico con una prestazione indecorosa che riporta la squadra alle pessime prestazioni di inizio stagione, quando ad un attacco asfittico faceva da contraltare una difesa assente ingiustificata.
Ne approfittano i New York Giants che, trascinati da un Eli Manning in splendida forma (come storicamente gli accade sempre di essere contro i Rams) ed un Odell Beckham Jr. praticamente immarcabile se ne vanno dall’Ed Jones Dome con una netta vittoria per 37-27.
La partita è stata dura, spigolosa e molto fisica. La difesa dei Rams frustrata prima dalle parole prepartita di Beckham (“Contro questa difesa stasera stabilirò un record NFL”), e poi dalla propria incapacità di fermarlo, ha finito per prenderlo di punta e cercare più di “punirlo” anziché marcarlo, e non è riuscita a fare nessuna delle due cose.
I Giants si sono trovati in vantaggio 10-0 prima ancora che l’attacco dei Rams potesse mettere piede in campo. Dopo il field goal iniziale, infatti, Benny Cunningham perdeva il pallone sul ritorno di kickoff successivo, e Beckham, su passaggio di Manning, metteva fine alle tre partite consecutive senza subire un touchdown dei Rams.
Quando Shaun Hill entrava sul terreno di gioco, però, si capiva subito che sarebbe stata una giornata lunga, problematica e, probabilmente, perdente. Con molta fatica portava infatti il proprio attacco sulle 33 avversarie, da dove Zuerlein metteva tra i pali un field goal.
La difesa fermava i Giants, ma Hill sparava un missile sulle mani di Tavon Austin, il quale non riusciva a far altro se non far schizzare l’ovale in alto, con il risultato di offrire a Wynn un’occasione d’oro per intercettare il pallone, occasione che il defensive lineman dei Giants non si lasciava certo sfuggire.
Manning continuava nella sua opera di sezionamento chirurgico della difesa dei Rams sfruttando sia gli errori, sia le meccaniche delle coperture dei difensori dei padroni di casa in una maniera che faceva quasi pensare che sapesse in anticipo gli schemi chiamati dal Defensive Coordinator di St.Louis Gregg Williams. Sotto questo punto di vista va dato grandissimo merito a Ben McAdoo per aver studiato i filmati ed aver preparato un game plan pressoché perfetto.
L’unica avversità che i Giants dovevano costantemente cercare di superare erano gli holding del tackle sinistro Beatty, in grandissima difficoltà nel contenere Robert Quinn. Saranno quattro, alla fine della partita, le penalità chiamate al numero 65 in maglia bianca, ad annullare altrettante buone azioni dell’attacco dei Giants.
In ogni caso i Giants spingevano sull’acceleratore andando a segno con Darkwa, portando a 17 i punti di vantaggio.
I Rams rispondevano bene, guadagnando campo con un bel lancio di Hil su Britt, poi lo stesso Hill si faceva nuovamente intercettare da Cromartie, ma stavolta una provvidenziale penalità per interferenza difensiva dello stesso Cromartie annullava il turnover, permettendo ai Rams di riavvicinarsi nel punteggio grazie ad una corsa di Tre Mason.
Sul drive successivo Manning trovava Beckham lungolinea ed Ogletree lo portava fuori dal campo in maniera piuttosto rude, continuando l’azione ben oltre la linea laterale. Beckham reagiva buttando la palla in faccia al linebacker avversario e da lì si scatenava una fajolada generale che portava all’espulsione di due giocatori dei Giants (Parker e Moore) ed uno dei Rams (Hayes).
Ristabilita a fatica la calma, si arrivava alla fine del primo tempo con il field goal di Zuerlein che riportava i Rams ad una segnatura di distacco e la palla in mano all’inizio del secondo tempo.
Tutto faceva pensare ad un secondo tempo dove i Rams avrebbero potuto pareggiare il conto e giocarsi la partita fino alla fine, ma il drive di apertura del secondo tempo lasciava pochissimo spazio a questa ipotesi.
Hill lanciava un altro intercetto, ma Cromartie si vedeva nuovamente annullata l’azione per una penalità di offside di Pierre-Paul.
L’attacco dei Rams si fermava comunque qualche azione dopo, e Manning riportava gli ospiti nella end zone avversaria, questa volta lanciando un perfetto pallone per Randle.
I Rams mettevano in piedi un bellissimo drive da 90 yard, culminato nel touchdown pass di Hill per Kendricks, ma Manning e Beckham avevano ben in mente come rispondere a questo nuovo riavvicinamento nel punteggio. Il rookie effettuava una doppia mossa tra cornerback e safety e si liberava di quel tanto per ricevere il pallone indisturbato e depositarlo in end zone 80 yard più avanti.
Nel quarto periodo Brown portava a 37 i punti dei Giants, mentre Hill sfruttava uno dei pochi errori della difesa avversaria, che si dimenticava di marcare Chris Givens, il quale riceveva un passaggio da 47 yard per il 37-27 finale.
L’eventuale rimonta dei Rams si infrangeva su uno snap sbagliato di Wells (il secondo della serata) che provocava un fumble, prontamente recuperato dalla difesa ospite a sigillo di una partita ottima.
Con questa sconfitta i Rams si assicurano l’ottava stagione perdente consecutiva. Il campionato terminerà ancora una volta a Seattle, dove si decideranno le sorti della NFC West e dove i padroni di casa, in ottimo momento di forma, vorranno certamente vendicare la sconfitta patita all’Ed Jones Dome qualche settimana fa.
I Giants, fuori anch’essi dalla bagarre per la postseason oramai da qualche settimana, raccolgono da questa vittoria qualche indicazione che potrà tornare utile per la prossima stagione. Soprattutto si portano a casa un Eli Manning stratosferico (25/32 per 391 yd e 3 TD per lui), due ricevitori (Randle e Beckham) ed un runningback (Williams) sopra le 100 yard, il che potrebbe costituire un pacchetto su cui costruire le basi dell’attacco 2015.
Ne approfittano i New York Giants che, trascinati da un Eli Manning in splendida forma (come storicamente gli accade sempre di essere contro i Rams) ed un Odell Beckham Jr. praticamente immarcabile se ne vanno dall’Ed Jones Dome con una netta vittoria per 37-27.
La partita è stata dura, spigolosa e molto fisica. La difesa dei Rams frustrata prima dalle parole prepartita di Beckham (“Contro questa difesa stasera stabilirò un record NFL”), e poi dalla propria incapacità di fermarlo, ha finito per prenderlo di punta e cercare più di “punirlo” anziché marcarlo, e non è riuscita a fare nessuna delle due cose.
I Giants si sono trovati in vantaggio 10-0 prima ancora che l’attacco dei Rams potesse mettere piede in campo. Dopo il field goal iniziale, infatti, Benny Cunningham perdeva il pallone sul ritorno di kickoff successivo, e Beckham, su passaggio di Manning, metteva fine alle tre partite consecutive senza subire un touchdown dei Rams.
Quando Shaun Hill entrava sul terreno di gioco, però, si capiva subito che sarebbe stata una giornata lunga, problematica e, probabilmente, perdente. Con molta fatica portava infatti il proprio attacco sulle 33 avversarie, da dove Zuerlein metteva tra i pali un field goal.
La difesa fermava i Giants, ma Hill sparava un missile sulle mani di Tavon Austin, il quale non riusciva a far altro se non far schizzare l’ovale in alto, con il risultato di offrire a Wynn un’occasione d’oro per intercettare il pallone, occasione che il defensive lineman dei Giants non si lasciava certo sfuggire.
Manning continuava nella sua opera di sezionamento chirurgico della difesa dei Rams sfruttando sia gli errori, sia le meccaniche delle coperture dei difensori dei padroni di casa in una maniera che faceva quasi pensare che sapesse in anticipo gli schemi chiamati dal Defensive Coordinator di St.Louis Gregg Williams. Sotto questo punto di vista va dato grandissimo merito a Ben McAdoo per aver studiato i filmati ed aver preparato un game plan pressoché perfetto.
L’unica avversità che i Giants dovevano costantemente cercare di superare erano gli holding del tackle sinistro Beatty, in grandissima difficoltà nel contenere Robert Quinn. Saranno quattro, alla fine della partita, le penalità chiamate al numero 65 in maglia bianca, ad annullare altrettante buone azioni dell’attacco dei Giants.
In ogni caso i Giants spingevano sull’acceleratore andando a segno con Darkwa, portando a 17 i punti di vantaggio.
I Rams rispondevano bene, guadagnando campo con un bel lancio di Hil su Britt, poi lo stesso Hill si faceva nuovamente intercettare da Cromartie, ma stavolta una provvidenziale penalità per interferenza difensiva dello stesso Cromartie annullava il turnover, permettendo ai Rams di riavvicinarsi nel punteggio grazie ad una corsa di Tre Mason.
Sul drive successivo Manning trovava Beckham lungolinea ed Ogletree lo portava fuori dal campo in maniera piuttosto rude, continuando l’azione ben oltre la linea laterale. Beckham reagiva buttando la palla in faccia al linebacker avversario e da lì si scatenava una fajolada generale che portava all’espulsione di due giocatori dei Giants (Parker e Moore) ed uno dei Rams (Hayes).
Ristabilita a fatica la calma, si arrivava alla fine del primo tempo con il field goal di Zuerlein che riportava i Rams ad una segnatura di distacco e la palla in mano all’inizio del secondo tempo.
Tutto faceva pensare ad un secondo tempo dove i Rams avrebbero potuto pareggiare il conto e giocarsi la partita fino alla fine, ma il drive di apertura del secondo tempo lasciava pochissimo spazio a questa ipotesi.
Hill lanciava un altro intercetto, ma Cromartie si vedeva nuovamente annullata l’azione per una penalità di offside di Pierre-Paul.
L’attacco dei Rams si fermava comunque qualche azione dopo, e Manning riportava gli ospiti nella end zone avversaria, questa volta lanciando un perfetto pallone per Randle.
I Rams mettevano in piedi un bellissimo drive da 90 yard, culminato nel touchdown pass di Hill per Kendricks, ma Manning e Beckham avevano ben in mente come rispondere a questo nuovo riavvicinamento nel punteggio. Il rookie effettuava una doppia mossa tra cornerback e safety e si liberava di quel tanto per ricevere il pallone indisturbato e depositarlo in end zone 80 yard più avanti.
Nel quarto periodo Brown portava a 37 i punti dei Giants, mentre Hill sfruttava uno dei pochi errori della difesa avversaria, che si dimenticava di marcare Chris Givens, il quale riceveva un passaggio da 47 yard per il 37-27 finale.
L’eventuale rimonta dei Rams si infrangeva su uno snap sbagliato di Wells (il secondo della serata) che provocava un fumble, prontamente recuperato dalla difesa ospite a sigillo di una partita ottima.
Con questa sconfitta i Rams si assicurano l’ottava stagione perdente consecutiva. Il campionato terminerà ancora una volta a Seattle, dove si decideranno le sorti della NFC West e dove i padroni di casa, in ottimo momento di forma, vorranno certamente vendicare la sconfitta patita all’Ed Jones Dome qualche settimana fa.
I Giants, fuori anch’essi dalla bagarre per la postseason oramai da qualche settimana, raccolgono da questa vittoria qualche indicazione che potrà tornare utile per la prossima stagione. Soprattutto si portano a casa un Eli Manning stratosferico (25/32 per 391 yd e 3 TD per lui), due ricevitori (Randle e Beckham) ed un runningback (Williams) sopra le 100 yard, il che potrebbe costituire un pacchetto su cui costruire le basi dell’attacco 2015.