E così siamo arrivati alla doppia cifra… di sconfitte. Rientrava Orlando Pace, e si è visto. La linea d’attacco ha giocato una partita onesta, aprendo molti varchi per i runner e proteggendo bene il quarterback.
Rientrava Steven Jackson, e si è visto. Un gioco di corse molto produttivo, che ha permesso a tutti e tre i runner impiegati, Jackson, Pittman e Darby, di portare a casa una media a portata di oltre 4 yards. Infine ha giocato anche Bulger, nonostante la commozione cerebrale ed i test neurologici passati “non si sa come”, e si è visto. Passaggi sbagliati, tre sanguinosissimi intercetti, nessun segno di avere la squadra in mano. Insomma, il Bulger edizione 2008 visto e rivisto troppe volte. Una buona difesa ha tenuto a bada sia la copia Brown/Williams sia Pennington, a cui è stato praticamente concesso un solo big play, un passaggio a Bess da 37 yards causato più da un blocco illegale su un DB che dall’abilità di QB e WR.
Eppure il tabellone segna 16 per Miami e 12 per St.Louis.
La chiave di tutto è la cronica carenza dell’attacco che, giunto in red zone, si smarrisce completamente. Non per nulla è ultimo nella intera NFL nella conversione in TD dei viaggi in red zone. Anche ieri: quattro possibilità e quattro field goals. Sarebbe bastato convertirne almeno una per mandare la partita in OT, o anche non trovarsi a due minuti dal termine con l’obbligo di segnare un TD.
In difesa buona prova della linea difensiva sulle corse, anche se ciò ha significato non mettere pressione alcuna su Pennington, se si eccettuano un paio di rush di Long e Little. Ottima la prestazione di Mr.Irrelevant David Vobora, partito titolare come linebacker centrale ed autore di una buona partita, come quella di tutto il corpo dei linebacker. Peccato solo per il placcaggio sbagliato da Tinoisamoa sul TD di Brown che, alla fine della fiera, è costato la partita.
Prestazione maiuscola della secondaria, con il buon Atogwe che ha forzato l’ennesimo fumble.
Peccato solo per il quarterback. Perso per perso, io finirei la stagione mandando in campo Brock Berlin, tanto per fargli fare un po’ di esperienza. Peggio di Bulger non credo proprio riuscirà a fare.