Ragazzi, tranquilli: è solo preseason. Lo scorso anno abbiamo vinto tre delle quattro partite di prestagione, eppure abbiamo poi disputato la peggiore stagione della storia dei Rams, perchè quando le cose contano davvero, tutto cambia. Ciò premesso, permettetemi di lassciarmi andare e di essere un po’ pi’ ottimista sul futuro di questa franchigia. La partita di stanotte contro i patriots ha dato un segnale che definire positivo è altamente riduttivo.
L’infortunio di A.J.Feeley ha “costretto” ad anticipare l’esordio di Sam Bradford da titolare, e nonostante le due precedenti uscite fossero state piuttosto preoccupanti, il ragazzo ha risposto alla grande.
Ci eravamo quasi dimenticati cosa volesse dire avere un quarterback che prende in mano la squadra e la conduce in maniera autoritaria, superando anche quegli errori da rookie che, ovviamente, ancora commette, tenendo il campo con assoluta naturalezza e determinazione.
La partita di Sam Bradford, finalmente contornato da tutti i titolari, è stata semplicemente perfetta, ed anche quando dietro le spalle non aveva più Steven Jackson e la difesa si poteva concentrare maggiormente su di lui, non ha perso la calma ed ha effettuato delle giocate veramente spettacolari.
Bradfdord non ha solo messo in mostra il braccione che si ritrova, ma ha anche evidenziato le sue doti di rapidità di lettura e di precisione nel lancio, permettendogli di piazzare la palla in posti impensabili per una buona parte dei quarterback di questa lega.
Ottima anche la prestazione della linea offensiva, che cresce in maniera esponenziale partita dopo partita, nella quale spicca la superba prestazione di Rodger Saffold, un altro rookie della classe 2010 che ha di fronte a sè una radiosa carriera, se le prestazioni si manterranno sui livelli di ieri sera.
La vittoria per 36-35 sui Patriots acquista un valore aggiunto anche considerando che “Er Felpa”, visibilmente contrariato dall’esito della partita, ha tenuto Brady ed i titolari in campo fin nel quarto quarto, quando invece i Rams giocavano con le terze riserve, e nonostante ciò non è riuscito a venirne fuori.
Ottima anche la prestazione del TE Hoomanaweui, altro gioiellino proveniente dal draft di quest’anno, che ha messo a segno due TD ed ha messo in una brutta situazione sia il titolare Daniel Fells (assente per infortunio) sia quello che fino a ieri era considerato il primo backup: Billy Bajema. Contando che anche l’altro TE Fendi Onobun ha fatto numeri da circo sul finire dell’incontro, mai come quest’anno sembra esserci tanta qualità e tanta abbindanza di scelta nella posizione di tight end.
Nella serata straordinaria dei Rams non bisogna certo dimenticare la difesa, che ha tutte le carte in regola per regalare ottime soddisfazioni in questo campionato. Ancora una volta la coppia Long-Robinson è stata a dir poco devastante, mettendo Brady sotto pressione, sackandolo anche una volta, e chiudendo ogni buco per le corse interne, facilitando così il lavoro del trittico di Buckeyes Grant – Laurinaitis – Diggs, che ha abbattuto tutto ciò che gli passava a tiro, fermendo diversi drives dei Patriots. Ottima anche la prestazione della secondaria, che ha concesso poco o nulla a Brady e compagnia fino al quarto periodo, quando le terze linee hanno permesso a Brady di ingrossare un po’ le sue statistiche.
Piccola nota stonata sono stati gli special team, soprattutto le coperture sui ritorni. Aver preso un TD sul kickoff d’apertura non ha certo aiutato, ma anche nelle occasioni successive le coperture sono risultate almeno sospette (il secondo ritorno di kickoff è stato salvato in extremis da Josh Brown). E’ vero che in queste partite negli special teams il turnover è selvaggio, ma si spera che le cose possano essere affinate ed aggiustate per l’inizio della stagione.
Per finire, la bruta notizia della giornata. Era troppo, infatti, pensare che una serata trionfale come questa potesse concludersi senza l’ennesima doccia fredda. Verso la fine del primo tempo, infatti, Donnie Avery ha subito un grave infortunio al ginocchio destro. Gli esami più accurati sono previsti per domenica prossima, per dare tempo al ginocchio di sgonfiarsi, ma le prime previsionio non sono affatto confortanti, ed è quasi certo che non vedremo Donnie Avery in campo per un bel po’ di tempo.