Le possibilità erano oggettivamente minime, ma da ieri sera i Rams sono definitivamente e matematicamente fuori dalla corsa playoff dopo la brutta sconfitta per 30-10 rimediata a Phoenix contro gli Arizona Cardinals che, invece, restano ampiamente in corsa per una wild card.
Al di là delle velleitarie implicazioni di post season, per i Rams si tratta di un nuovo passo indietro rispetto alla scorsa settimana quando, nonostante la sconfitta, qualcosa di buono era stato combinato, soprattutto in fase difensiva.
I Cardinals hanno invece spietatamente messo in luce tutte le carenze del reparto difensivo di St.Louis, soprattutto per quanto riguarda il backfield difensivo, mentre per la seconda settimana consecutiva il gioco di corsa dei Rams, che nelle ultime partite aveva costituito il fondamento di gran parte del successo dell’attacco bluoro, ha subito uno stop. Togliendo le 56 yards della reverse di Austin, peraltro una delle poche cose da ricordare della partita, per gli ospiti, Stacy si è dovuto fermare ad un totale di 25 yards su quattordici tentativi, nessuno dei quali con un guadagno maggiore di 9 yards.
Il fallimento del gioco di corsa ha, come principale imputata, la linea offensiva, che non è riuscita a combinare quasi nulla in questa partita. Con Tim Barnes all’esordio come centro titolare ed Harvey Dahl al rientro dopo l’infortunio, il fronte offensivo non è mai riuscito a contrastare la pass rush avversaria lasciando che Clemens subisse una pressione davvero ai limiti del sopportabile. Non per nulla il quarterback dei Rams ha subito quattro sack, due intercetti ed una serie impressionante di colpi che lo hanno lasciato spaesato ed intontito a fine gara. Lo sguardo del numero dieci non era certamente tra i più vispi mentre si congratulava con gli avversari in mezzo al campo a fine partita.
Condotta impeccabilmente da un John Abraham incontenibile, la difesa dei Cardinals ha segnato un touchdown con Dansby ed una safety con lo stesso Abraham, lasciando il proprio marchio sulla partita (oltre che sul corpo di molti componenti dell’attacco in maglia bianca…).
A parti invertite, si sono invertiti anche i risultati, con l’attacco dei Cardinals che non ha trovato praticamente opposizione da parte della difesa avversaria. Un gioco di corsa solo a tratti efficace, ma comunque capace di portare a casa oltre cento yards, è stato relegato in secondo piano da quello che potrammo definire il “Carson Palmer & Larry Fitzgerald Show”.
Il quarterback, in forse fino all’ultimo per un gomito dolorante, ha completato l’ottantaquattro per cento (OTTANTAQUATTRO!) dei passaggi tentati per un totale di 296 yards, il che significa che dei trentadue lanci tentati solamente cinque sono andati fuori bersaglio. Dall’altra parte della connessione Palmer ha potuto fare affidamento sul solito Larry Fitzgerald, ieri sera particolarmente ispirato, che ha ricevuto tutti e dodici i palloni lanciati dalle sue parti, con una sola perdita di terreno, su uno screen abilmente letto da Trumaine Johnson. Nelle restanti undici ricezioni Fitzgerald ha mostrato tutta la sua supremazia tecnica e fisica nei confronti dei difensori che, via via, si alternavano nella sua marcatura. Più di tutti, come sempre più spesso succede in queste ultime settimane, ha patito Janoris Jenkins, che la scorsa stagione aveva lasciato un segno indelebile in questo stesso stadio, ritornando due intercetti in touchdown. Quest’anno, invece, è stato ripetutamente ridicolizzato da Fitzgerald, e le poche volte che è riuscito ad impedirgli la ricezione lo ha fatto commettendo una penalità.
In realtà Jenkins una cosa bella l’aveva anche fatta, ad inizio partita, ma una discutibilissima chiamata arbitrale ha annullato tutto. Nel primo quarto i Cardinals sembravano lanciatissimi a segnare il loro secondo touchdown nel secondo drive offensivo quando Palmer trovava Dray con un passaggio centrale che sembrava destinato al touchdown. McLeod, però, placcava Dray una yard prima che varcasse la goal line, facendogli perdere il pallone, che veniva recuperato da Jenkins all’interno della propria end zone. Jenkins iniziava un ritorno che avrebbe portato quasi sicuramente ad un touchdown, ma gli arbitri fermavano il gioco assegnando il touchdown (!!!) ai Cardinals. Al replay era chiarissimo (come lo era stato già dal vivo) che il fumble era avvenuto prima che la palla varcasse la goal line, per cui il touchdown veniva annullato, ma allo stesso tempo veniva annullato anche il ritorno di Jenkins. Non crediamo, comunque, che sarebbe servito a cambiare il corso della partita, perché per tutto il resto dell’incontro i Rams non sono stati capaci né di muovere efficacemente il pallone in attacco, né di contrastare il gioco aereo dei Cardinals in difesa.
Vista la ripassata rimediata dalla difesa in maglia rossa, è possibile che Fisher dia un turno di riposo a Kellen Clemens, domenica prossima, mandando in campo Austin Davis, ma al di là di chi sarà dietro al centro contro i Saints, il grosso mismatch della partita sarà la secondaria difensiva di ST.Louis contro Drew Brees ed i suoi simpatici ricevitori.
Arizona si giocherà le propri chance di post season contro le altere due rivali divisionali che incontrerà nei prossimi turni, sperando di ribaltare lo 0-3 rimediato nella prima tornata. Una sconfitta è già stata rimediata, mancano ancora San Francisco e Seattle.