Il primo reparto che analizziamo in questo riepilogo della stagione a puntate è la linea d’attacco. Il grande colpo della offseason era stato l’acquisizione in free agency del left tackle Jake Long, ex prima scelta di Miami nel draft 2008 (quando i Rams presero Chris Long con la seconda). Quattro anni di contratto per un totale di 36 milioni di dollari era un notevole investimento per potenziare una linea offensiva che, nella stagione 2012, aveva riscontrato molti problemi. L’acquisizione di Long aveva comportato lo spostamento da sinistra a destra di Roger Saffold, che inizialmente aveva causato qualche mal di pancia al veterano dei Rams.
A giudicare dalle prime quattro partite della stagione, l’inserimento di Long nella linea offensiva si è rivelato un grosso errore. Long era infatti di gran lunga il peggior lineman, spesso battuto in tasca passaggio e poco efficace nel gioco di corsa. Con il cambio di strategia offensiva ed il passaggio ad un sistema più orientato sulle corse, Long ha fatto passi da gigante, assieme a tutta la linea, evidentemente in grossa difficoltà quando si tratta di arretrare e proteggere rispetto a quando si deve spingere per aprire i varchi ai runningback.
A completare il quadro, Scott Wells e le due guardie Harvey Dahl e Chris Williams, anch’essi in grossa difficoltà in tasca passaggio e molto più a loro agio nel gioco di corsa.
L’assetto iniziale della linea è cambiato già a partire dalla seconda giornata, quando Saffold ha lasciato il posto a Joe Barksdale come tackle di destra, ma il vero punto di svolta si è avuto alla nona giornata, quando l’infortunio di Harvey Dahl ha costretto Fisher a rimescolare le carte, buttando dentro prima Shelley Smith e poi, vista la scarsa riuscita dell’esperimento, inventandosi Roger Saffold come guardia destra, una mossa che si è rivelata azzeccatissima.
Saffold ha trovato forse la sua giusta dimensione nel ruolo di guardia, disputando senza ombra di dubbio le sue migliori partite da quando veste la casacca blu oro. Grazie alla sua agilità ed abilità nel pull, i Rams hanno iniziato a sfruttare di più le corse esterne, e Zac Stacy, con un bloccatore del genere ad aprirgli la strada, è riuscito a guadagnare tonnellate di yards. Il bel gioco è durato solo fino alla penultima giornata, perché l’infortunio subito da Jake Long ha costretto Saffold a tornare nella posizione originaria di tackle di sinistra per la sfida con Seattle, con i miseri risultati che tutti, purtroppo, ricordiamo.
La scure degli infortuni si è abbattuta anche sul centro Wells, più o meno decentemente sostituito da Tim Barnes, mentre per il resto delle riserve l’unica nota di merita se la guadagna Barrett Jones. Il rookie da Alabama ha passato gran parte della stagione a cercare di recuperare dall’infortunio patito nell’ultimo anno di college, ma nei pochi snap che ha giocato a fine stagione ha mostrato un potenziale molto interessante.
Il problema principale di questa linea è stata sicuramente la costanza. Barksdale a parte, infatti, l’unica costanza che gli offensive lineman hanno mostrato è stata quella di infortunarsi con frequenza, lasciando molti dubbi su quali e quanti di loro verranno riconfermati per la prossima stagione.
Per Long si tratta di capire se e quando sarà recuperato dopo l’operazione della scorsa settimana in cui gli sono stati ricostruiti i legamenti.
Il rinnovo di Saffold sembra quasi obbligato, se non altro per avere un piano B in caso Long non recuperi, ma non sarà sicuramente un rinnovo economico. Rischiano il taglio sia Barnes che Dahl, un po’ per la loro inclinazione all’infortunio (nessuno dei due ha mai portato a termine una stagione con i Rams senza finire in lista infortunati), ma soprattutto per il peso dei loro contratti, che fa un po’ a cazzotti con la risicatissima area di manovra che i Rams hanno a disposizione sotto il cap.