Walton e Schottenheimer verso la riconferma

Diciamo la verità: nessuna fonte ufficiale aveva mai fatto trapelare alcunchè sulla eventuale sostituzione di uno o entrambi i coordinatori offensivo e difensivo. Si trattava più che altro di una speranza, visti i pessimi risultati ottenuti prima che l’intervento di coach Fisher portasse gi aggiustamenti necessari ad un miglior funzionamento sia dell’attacco che della difesa. Per quanto riguarda Walton, poi, il fatto che Fisher avesse assunto in prima persona la responsabilità delle chiamate difensive nel finale di stagione, era stato letto da più parti come un esautoramento di fatto di Tim Walton, preludio ad un suo licenziamento in offseason.
Entrambi hanno passato indenni il famigerato “Black Monday”, e sebbene l’off season sia ancora piuttosto lunga, molti indizi fanno pensare che nella stagione 2014 rivedremo sulla sideline di St.Louis sia Schottenheimer, sia Walton.
L’offensive coordinator ha avuto infatti un colloqui con Vanderbilt per la posizione di head coach, ma già prima del colloquio si sapeva che Schottenheimer non sarebbe stata la primissima scelta quanto piuttosto un piano B se non C nel caso in cui i candidati favorito avessero risposto picche. Non ha stupito, quindi, che Vanderbilt abbia poi messo sotto contratto Derek Mason da Stanford. Walton, invece, non ha avuto colloqui con altre squadre, ma da più parti si era ipotizzato che Fisher non si sarebbe lasciato sfuggire l’occasione di riportare con sè Jim Schwartz, l’head coach che i Detroit Lions avevano licenziato poche settimane fa. Schwartz, infatti, era stato Defensie Coordinator sotto Fisher a Tennessee per una decina di anni, e non è un mistero che tra i due ci sia una sintonia quasi perfetta dal punto di vista della filosofia di gioco e di allenamento.
Qualche giorno fa, però, Schwartz è stato ingaggiato come defensive Coordinator dai Bills, mettendo così fine a qualsiasi illazione su un suo passaggio ai Rams.
Tutto ciò fa pensare, quindi, che a St.Louis non ci sia alcuna intenzione di cambiare i coordinatori di reparto. Tutto sommato bene per Schottenheimer. E’ vero che non sembra essere un genio della strategia, ma ora che la squadra ha trovato un suo equilibrio con un gioco di corsa finalmente all’altezza, sarebbe stupido cambiare per l’ennesima volta sistema di gioco, dato che Bradford, su cui il front office ha deciso di puntare fino al termine del suo contratto, avrà già i suoi bei problemi a tornare dal devastante infortunio al ginocchio che ha subito quest’anno. Aggiungere anche l’ennesimo cambio di sistema e playbook sarebbe davvero deleterio.
Qualche dubbio in più ce l’abbiamo su Walton. Se Fisher è arrivato a chiamare i giochi difensivi al suo posto, significa che non ha fiducia in lui al 100%, per cui ci saremmo davvero aspettati un cambio nel reparto difensivo. Non è detta l’ultima parola, però…

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