La partita di ieri sera al Lumen Field di Seattle può essere tranquillamente riassunta in un’azione: Josh Reynolds riceve un passaggio in mezzo al campo, rotola a terra senza essere toccato da nessuno e, anzichè alzarsi per cercare di conquistare qualche yard in più, lascia la palla a terra e si rialza in fretta per riprendere posizione ed andare alla prossima azione, mentre gli arbitri assegnano il fumble ai Seahawks e McVay corre in campo come un invasato protestando per la decisione.
Questa immagine è l’esatta fotografia dell’attacco dei Los Angeles Rams in questo momento: una macchina potenzialmente letale che si danneggia da sola, senza nemmeno bisogno che gli avversari intervengano. E così il lapsus mentale di Reynolds trasforma in un guadagno di quindici yard quello che poteva essere un’azione importante, e la sceneggiata di McVay costa quindici yard per comportamento antisportivo, rendendo assolutamente vano tutto lo sforzo per guadagnare quelle quindici yard.
È uno sforzo globale. Non ci sono giocatori o allenatori più colpevoli di altri. È tutto l’insieme a non funzionare.
Il playcalling cervellotico di McVay, che probabilmente non si fida più di Goff, il quale dà al suo allenatore ampi motivi per farlo, lanciando anche un intercetto talmente assurdo che si stenta a credere l’abbia fatto, e che però deve convivere con i continui drop dei suoi ricevitori (soprattutto Reynolds, bisogna dire, ma anche i tight end non scherzano), con un gioco di corsa che, quando finalmente ingrana, si blocca nuovamente per l’infortunio di Henderson, che giocava a causa dell’infortunio di Akers, e la linea che blocca a momenti, i tight end che non bloccano mai, i ricevitori che non creano separazione, e ancora, ancora ancora….
È una catena che, se non si spezza in qualche maniera, porterà i Rams fuori dai playoff nonostante ci fosse solo il due per cento di possibilità che ciò si realizzasse.
L’elemento che spariglia le carte potrebbe essere John Wolford, che domenica giocherà quasi sicuramente al posto di Goff, che si è fratturato un pollice nel secondo tempo della partita di ieri sera, e che non si capisce come mai non abbia già giocato ieri sera. Nel senso: Goff sta giocando male, si è rotto un pollice, che per un quarterback è un infortunio devastante, prova ne sia che di lì alla fine Goff è stato anche peggio di prima, e non provi a mettere il QB di riserva? Anche solo per farlo acclimatare per la partita di domenica, tanto ormai la partita sembrava (era) completamente andata.
Un commento in sè alla partita è davvero difficile farlo, tante sono state le cose che sono andate di male in peggio. Ora non ci resta che sperare nella partita contro i Cardinals: per la terza settimana consecutiva basterebbe semplicemente vincere, una cosa che i Rams pare non sappiano più fare. Con la consapevolezza, comunque, che con questi chiari di luna non si può sperare di andare troppo avanti in una ipotetica post season, a meno che questa famosa catena negativa si spezzi…