Terzo titolo consecutivo per Aaron Donald che, durante la serata NFL Honors di ieri sera, si è aggiudicato il premio di “Defensive Player of the Year” per il terzo anno consecutivo. Un premio ampiamente meritato, anche se quest’anno la concorrenza di TJ Watt si è fatta sentire (come si è fatto sentire il fratello che ha twittato statistiche sbagliate per avocare la causa di TJ).
È oramai acclarato come Aaron Donald sia il giocatore più dominante della lega anche prendendo in esame tutti i ruoli, attacco e difesa. Costantemente raddoppiato, quando non triplicato, Donald conta sulla punte delle dita di una mano le partite in cui resta a secco e viene completamente neutralizzato (come successo, ad esempio, nel Divisional a Green Bay, dove ha però giocato infortunato), e viene difficile fare paragoni con altri giocatori anche solo in base alle statistiche.
Un altro importante punto a favore di Donald è che permette ai giocatori intorno a lui di elevare le proprie prestazioni. Pensiamo ad un Dante Fowler, che fece una stagione spettacolare, lo scorso anno, per cadere immediatamente nell’oblio una volta trasferitosi ad Atlanta, oppure a Leonard Floyd, scaricato dai Bears senza tanti complimenti e con una mezza etichetta di bust appiccicata addosso, capace invece di sfoderare la sua prestazione stagionale migliore da quando è in NFL una volta finito ai Rams. I Meriti di Donald, quindi, vanno al di là dei meri numeri che mette a referto.
Dovrà aspettare ancora, invece, Torry Holt, l’ultimo pezzo del Greatest Show On Turf che manca a Canton, dove già sono stati inserito Warner, Faulk, Bruce e Pace. Arrivato ad un passo dalla selezione finale, “Big Game” ci riproverà il prossimo anno, sperando di avere concorrenza meno qualificata di quest’anno, dove tra Peyton Manning e Calvin Johnson, per il reparto aereo i posti erano già praticamente occupati.