Una delle chiavi del successo dell’attacco dei Rams contro i Cowboys viene soprattutto dalla mente di Al Saunders. Non ci è dato di sapere se prima fosse limitato da Scott Linehan, quanto potere avesse l’ex head coach nelle chiamate offensive ma soprattutto nel disegno dei giochi, fatto sta che nelle ultime due partite qualcosa è cambiato, sia in termini di playcalling, sia in termini di schemi.
Innanzitutto si è invertita la tendenza: non più i passaggio ad aprire la strada alle corse, ma il contrario. Ed è anche logico, avendo in squadra uno Steven Jackson che sembra avere raggiunto il suo stato di forma ideale (e mannaggia a lui per il mese di camp perso!!!) mentre da una parte i Quarterback (sia Bulger che Green) non sembrano in grado di sostenere un attacco basato sui lanci per tutta la partita, e dall’altra abbiamo una batteria di ricevitori costantemente a rischio infortunio, dove a parte Dante Hall e Torry Holt tutti, chi piu’ chi meno, hanno fatto visita all’infermeria per qualche tempo.
Bisogna comunque rimarcare che l’esplosione di Donnie Avery ed il ritorno di Keenan Burton hanno aggiunto due elementi di velocità non indifferente, come si è visto contro i Cowboys. Per Avery sono stati disegnati giochi semplici, che sfruttano la sua eccezionale velocità, e finchè le difese avversarie continueranno a marcarlo man to man raddoppiando Torry Holt i risultati saranno abbastanza garantiti. Due touchdown, di cui uno annullato, e sprazzi di velocità pura per il rookie, parlano chiaro.
Ma dove Al Saunders si è superato è nel gioco di corsa. Lui, paladino della famosa Air Coryell offense, fido scudiero di Martz ai tempi del Greatest Show on Earth, ha seguito la moda del momento ed ha disegnato alcuni giochi sicuramente non innovativi, ma che hanno sorpreso la difesa dei Cowboys.
In più di una occasione, infati, abbiamo visto schierarsi una linea sbilanciata, con due tackle dalla parte della corsa, ed in ognuna di queste occasioni Steven Jackson ha beneficiato del bloccatore aggiunto portando guadagni consistenti ed almeno due dei suoi tre TDs.
Sarà la moda del momento, iniziata con la wildcat offense dei Dolphins, ma la formazione sbilanciata sembra funzionare, soprattutto quando, come sabato con i Cowboys, la difesa non esegue gli aggiustamenti necessari oppure, come successo nel terzo periodo, quando la difesa si aggiusta, fa le rotazioni corrette e la si colpisce sul fianco lasciato scoperto per shiftare verso il tackle aggiuntivo (una corsa di Minor ha guadagnato quasi dieci yards in questo modo).