La Preseason 2024 inizia con una beneaugurante vittoria per i Los Angeles Rams che, nella battaglia dei field goal, vincono con un touchdown pass di Stetson Bennett per Miller Forristal a quattro secondi dalla fine. E proprio Stetson Bennett è stato l’indiscusso protagonista di questa partita, nel bene e nel male.
Il suo ritorno in campo dopo un anno molto difficile, passato nella lista dei giocatori non in grado di giocare ma non infortunati per una serie di problemi personali di cui nè i Rams nè tantomeno lui hanno mai voluto parlare nello specifico, ma che sono stati sicuramente di non lieve entità, è già di per sè una notizia. Un’ottima notizia. Dopo tutte queste traversie era lecito aspettarsi una prestazione sottotono, ed invece Bennett ha iniziato e chiuso alla grande, pur commettendo, nel corso dell’incontro, una serie di errori che non vanno assolutamente sottovalutati.
L’inizio spigliato, che ha mostrato una grande facilità di muovere la palla con il classico “pane e burro” dei Rams, cioè la play action, ed il drive della rimonta finale con passaggio sidearm praticamente allo scadere, hanno dimostrato che Bennett può tenere il campo senza problemi, che è totalmente recuperato, e che la fama accumulata a Georgia non era illusoria, ma c’è della concretezza in questo giocatore.
Certo, poi i quattro intercetti (cinque, se non fosse stato per un provvidenziale holding difensivo nell’ultimo drive) parlano anche si un quarterback che oltre a scrollarsi di dosso la ruggine di un anno di inattività, deve migliorare la lettura del campo, essendo tutti e quattro gli intercetti delle fotocopie uno dell’altro, con un difensore che si frappone tra QB e ricevitore sulla linea del lancio senza che Bennett si renda conto della concreta possibilità di intervento, lanciando quella specifica traccia.
Molti commentatori, nel dopo partita, hanno già sollevato la questione backup quarterback, con Garoppolo che non sta disputando un buon camp e Bennett “disastroso”. Crediamo sia un po’ prematuro lanciarsi subito a capofitto in conclusioni che potrebbero essere avventate. Bennett ha sicuramente bisogno di tempo, e le due prossime partite di preseason saranno lo scenario ideale per monitorarne i progressi.
Nel mentre, non possiamo fare a meno di considerare che il quarterback di Los Angeles ha avuto un sacco di tempo a disposizione per lanciare, grazie all’ottima prestazione fornita dai backup della linea offensiva. Questo è sicuramente di buon auspicio per la stagione, innanzitutto perchè se i backup giocano a questo livello, dai titolari possiamo aspettarci ancora di meglio, e poi perchè vista la fragilità dimostrata durante il camp dalla linea titolare, avere dei buoni backup non può che essere positivo.
Sempre parlando di aspetti positivi di questa prima uscita stagionale, non possiamo fare a meno di menzionare Jordan Whittington, già ribattezzato il “Puka Nacua con le treccine”.
Il ricevitore rookie ha messo a segno un buon numero di ricezioni ed ha guadagnato delle belle yard after catch anche rompendo alcuni placcaggi mostrando la potenza di questo giocatore e le sue immense potenzialità.
C’era molta curiosità intorno alla difesa, sia per vedere la linea senza Donald (ma quello lo vedremo con i titolari in week 1, in realtà) sia per vedere cosa cambia con l’avvento di Chris Shula. Si pensava ad un passaggio alla 4-3, ma per quanto visto finora sembrerebbe che Shula sia rimasto fedele alla 3-4 di Morris, nonostante l’atteggiamento sia decisamente diverso. Non più la tremenda soft zone che tanto ci faceva arrabbiare negli scorsi anni ma una difesa più aggressiva e meno propensa a lasciare il corto yardaggio.
In linea di difesa è emerso soprattutto Tyler Davis, un rookie che gioca come un veterano e che ha portato scompiglio nel backfield offensivo dei Cowboys meritandosi appieno il pallone della partita per quanto riguarda la difesa.
Prima uscita tutto sommato positiva, quindi, e grande curiosità per la prossima partita tra cinque giorni, sempre al SoFi Stadium ma da ospiti dei Los Angeles Chargers.