Disastro nella baia: 35-0 per i Niners

Quando i tifosi, dopo solo quattro partite di campionato, invece di parlare di Marc Bulger, Steven Jackson, Donnie Avery e James Laurinaitis, disquisiscono su chi tra Jimmy Claussen, Colt McCoy, Sam Bradford e Jevean Snead sia meglio prendere con la prima scelta al prossimo draft, significa che qualcosa sta andando molto peggio del previsto.
E’ esattamente quello che sta succedendo in casa Rams dopo l’umiliante 35-0 subito dai San Francisco 49ers, una squadra dalla difesa solida e dall’attacco latitante, ma che ha saputo sfruttare tutte le occasioni che i Rams gli hanno servito su un piatto d’argento e che, causa scarsezza cronica della division, contenderanno ai Cardinals un posto ai playoff pur arrivando a malapena a fine stagione con un record positivo.
Il commento più appropriato alla partita di domenica, è quello fatto da Michael Strahan durante l’halftime report su Fox: “If you love offensive football this isn’t the game for you”.
I primi trenta minuti del confronto sono stati infatti caratterizzati dall’incapacità di entrambi gli attacchi di superare le rispettive difese, lasciando sempre e comunque il dubbio se ciò si verificasse per la bontà dei pacchetti difensivi oppure per l’inettitudine degli attacchi.
Orfani di Gore, i Niners affidavano il gioco di corsa a Coffee, che si rivelava però un decaffeinato piuttosto scialbo, non riuscendo quasi mai ad andare oltre le due yards guadagnate. Hill cercava di rimediare per via aerea, ma una buona pressione della linea difensiva di St.Louis lo obbligava a diversi lanci affrettati che, uniti alle mani di pastafrolla dei ricevitori (Morgan su tutti, che si mangia un TD fatto in maniera clamorosa).
Non andava molto meglio per i Rams, tra le cui fila Steven Jackson non riusciva mai a girare l’angolo o trovare il varco giusto per superare il secondo livello e si dovevano affidare al piano B, cioè ai lanci di Kyle Boller (che rimpiazzava l’infortunato Bulger), che erano da Serie B, piuttosto che da Piano B.
Il risultato di questo piattume in attacco era un primo tempo noiosissimo, con un field goal sbagliato per parte ed un TD segnato da San Francisco in maniera fortunosa. Su un punt, la palla rimbalzava sul tallone di Butler, il che la rendeva viva, e veniva ricperta in end zone da un prontissimo McKillop, che si appropriava dell’ovale sotto il mucchio dei giocatori impilati in end zone.
Nel secondo periodo ci si aspettava un qualche segno di reazione da parte di una delle due squadre, ma il segnale arrivava solo dai padroni di casa, e nemmeno in maniera così eclatante.
La difesa dei Rams cominciava a scricchiolare, ed arrivava così l’oramai classico TD pass sul tight end avversario, un marchio di fabbrica delle difese di St.Louis degli ultimi anni. Hill trovava Davis in end zone per il 14-0. Non c’era nemmeno il tempo di capire come i Rams avrebbero risposto, che Boller trovava smarcato il linebacker avversario e gli lanciava un perfetto TD pass. Willis ringraziava e portava i Niners sul 21-0 in men che non si dica, chiudendo di fatto la partita.
Per i Rams pioveva sul bagnato di un attacco talmente inconsistente che non appena riusciva a combinare qualcosa di buono c’era da star sicuri che una penalità avrebbe annullato tutto.
I Niners allungavano ancora con un altro TD pass di Hill. Questa volta Hill lanciava un passaggio che definire “anatra ferita” sarebbe un complimento, ma Morgan, dopo aver droppato l’impossibile durante la partita, riusciva a trattenere la palla in end zone. 28-0 all’inizio del quarto periodo era un risultato abbastanza tranquillo per i Niners, che non avevano però fatto i conti con l’estrosità dell’attacco di St.Louis.
Per dilettare il pubblico presente, Boller e Amendola si producevano in una versione del fumble sull’end around eseguita alla perfezione, lasciando la palla in balia di McDonald, il quale raccoglieva e ritornava in TD per il 35-0 definitivo.
Eravamo stati forse troppo ottimisti ad inizio stagione prevedendo per i Rams una stagione 8-8 se assistiti da un po’ di fortuna, considerando più realistico un 6-10. Andando avanti di questo passo la fortuna dovrà assistere i Rams nel vincere almeno una partita.

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