2010 Recap – Running Backs

Con tutte le attenzioni rivolte verso il rookie d'oro Sam Bradford, quest'anno il gioco di corsa dei Rams è stato decisamente sottostimato, nonostante poi alla fine dei giochi abbia portato Steven Jackson a stabilire diverasi record di franchigia, portandolo alla sua terza convocazione per il Pro Bowl, a testimonianza di una stagione decisamente positiva per il potente runner di St.Louis.
Jackson ha iniziato la stagione come terzo runner dei Ramns di tutti i tempi, ma alla quarta giornata aveva già passato Marshall Faulk insediandosi al secondo posto, mantenuto per altre tre settimane, fino a quando nella settima giornata, a coronamento di una giornata in cui guadagnava 110 yards su corsa contro Tampa Bay, superava anche la leggenda Eric Dickerson, piazzandosi in pianta stabile al primo posto nelle classifiche di ogni epoca con qualcosa meno di 8000 yards in carriera. Con almeno altre tre stagioni ad alto livello ipotizzabili per lui, il muro delle 10mila non è lontanissimo, così come gli undici touchdown che lo separano dal recordman Faulk sono ampiamente alla portata di Steven.

Per la sesta volta consecutiva oltre le mille yards in stagione, Jackson ha comunque avuto la sua peggior media annuale di sempre, scendendo per la prima volta sotto le 4 yards a portata di media, swegno che il gioco di corsa di St.Louis non sempre ha dato i frutti sperati. 330 corse per 1241 yards e 6 touchdown, il totale stagionale di Jackson.
La stagione 2010 per Jackson è finita come era iniziata: nel dimenticatoio del playcalling di Pat Shurmur. Sia la prima che l'ultima partita di stagione regolare, infatti, sono state caratterizzate dallo scarso utilizzo del runner di Las vegas, il che non ha mancato di suscitare molte critiche nei confronti dell'offensive coordinator. E' indubbio, infatti, che la presenza di Jackson nel backfield offensivo doveva sì proteggere Bradford da una pressione eccessiva mantenendo sempre la difesa sul chi vive impedendogli di concentrarsi unicamente sul quarterback, ma dato il grosso miglioramento di Jackson negli ultimi anni nel riconoscere e colpire i buchi con la necessaria velocità e potenza, il gameplan offensivo dei Rams non può certo prescindere dal far passare la palla per le mani di Jackson un po' piu' di una decina di volte a partita.
Lo spirito guerriero di Jackson si è evidenziato ancora una volta allorchè Steven ha continuato imperterrito a giocare nonostante un infortunio alla coscia ed un'operazione alla mano avrebbero potuto almeno ridurne l'impiego da parte di Spagnuolo.
A differenza di altre squadre, in cui regna sovrano il running-by-committee, nei Rams la palla va a Jackson il 90% delle volte in cui si corre, ed agli altri restano davvero poche briciole.
Se eccettuiamo quindi i ricevitori, Amendola, Gibson e Robinson, che hanno corso qualche end-around ogni tanto, il resto della truppa di running back e fullback hanno finito la stagione con numeri davvero non significativi. 34 corse e 107 yards per Kenneth Darby (che ha segnato anche i primi touchdown della sua carriera), 19 per 54 per Keith Toston, 6 per 12 per il fullback Mike Karney.
Con Darby spesso in campo in situazioni di terzo e lungo a fungere da bloccatore aggiunto per Bradford, ed il raro impiego di Karney come fullback, in sostituzione del quale sono spesso state preferite delle formazioni a doppio tight end o addirittura con il tight end nel backfield a fungere da fullback, preoccupa un po' il desolante vuoto alle spalle di Jackson. Per tutta la preseason è stato cercato un runningback di esperienza disposto a fungere da backup, ma alla fine Spagnuolo ha deciso di rischiare giocando una stagione senza un sostituto reale per Steven Jackson. Il rischio ha pagato, ma non sempre può andar bene come quest'anno, e qualche infortunio, anche di poco conto ma bastante per relegare in tribuna il titolare per qualche settimana, sarebbe da mettere in conto.
Buona impressione ha destato Keith Toston, il rookie da Oklahoma State che ha prevalentemente visto il campo con gli special teams, ma nelle poche volte in cui si è piazzato alle spalle di Bradford ha fatto vedere qualità ottime ancorchè grezze, sulle quali il coaching staff dovrà lavorare per crescere un buon rincalzo per i prossimi due o tre anni.
Difficilmente i Rams rivolgeranno la loro attenzione ai runningback disponibili al prossimo draft, a meno che al turno di scelta di St.Louis non sia ancora disponibile un fenomeno da non lasciarsi scappare, ma è probabile che nel periodo di free agency che si aprirà poco dopo la disputa del Superbowl un qualche sondaggio con i free agent disponibili per il ruolo verrà fatto, proprio per non ripetere l'azzardo di questa stagione e non avere alle spalle di Jackson il giocatore di esperienza che potrebbe cavare le castagne dal fuoco in caso di necessità.

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