Considerando che quella contro i Redskins era la partita più abbordabile delle prime otto della terribile schedule di inizio stagione dei Rams, averla persa 17-10 non lascia presagire null'altro che un inizio con zero vittorie ed otto sconfitte per la franchigia del Missouri.
Quella andata in scena domenica sera all'Ed Jones Dome è stata l'ennesima saga delle occasioni perdute da parte dei padroni di casa, che hanno rafforzato la loro leadership nelle poco ambite categorie dei passaggi droppati, delle penalità commesse e dei placcaggi mancati. Tutto ciò nonostante i Redskins abbiano fatto del loro meglio per perdere una partita che avevano ben controllato per ben tre quarti approfittando di ogni minimo errore dei Rams. In effetti il problema più grosso dei pellerossa, oggi come oggi, è proprio l'assurda quarterback controversy in atto nella capitale. Good Rex (Grossman) dovrebbe aver già conquistato da tempo il posto da titolare grazie ad un gioco aereo non disprezzabile, che trova in Santana Moss e Jabar Gaffney i suoi bersagli preferiti, ma qualche drive riesce ancora a giocarlo Bad Rex (Grossman), che tra fumble ed intercetti regala agli avversari opportunità di rimonta inaspettate.
Un'altra pessima partita degli arieti, dunque, e questa settimana fatichiamo davvero a trovare delle note positive sulle quali basare qualche speranza sul resto della stagione. Sam Bradford ha subito ben sette sack, ed è stato colpito un'altra valanga di volte, ed a tratti è sembato di vedere gli spettri dell'ultimo Bulger, mandato letteralmente al macello dietro una linea tanto inconsostente quanto pericolosa. Certo, ogni tanto qualche esuberante giovanotto in maglia bianco-rosso-gialla ha scambiato il gioco duro e l'intimidazione con la violenza gratuita ed inutile, ma ha trovato terreno fertile in una crew che spesso si è girata dalla parte opposta invece di tirare la flag, permettendo che la brutalizzazione del quarterback bluoro fosse ancor peggiore di quanto già non fosse con gli interventi dentro le regole.
Altrettanto certamente basterebbe che la linea offensiva non si facesse bucare come il burro, che la grande promessa Roger Saffold offrisse qualche resistenza in più anche ad una forza della natura come Brian Orakpo e, in generale, che la tasca di protezione desse qualche secondo in più a Bradford sia per lanciare meno sotto pressione, sia per non costringerlo a scaricare sempre la palla con due uomini addosso.
Anche sul goco di corsa la linea ha offerto una prestazione decisamente sotto par. Il rientrante Jackson ha avuto le sue bele difficoltà a trovare uno spiraglio in cui infilarsi, soprattutto perchè la linea dei Rams veniva sempre e costantemente sospinta indietro subendo la rush avversaria anzichè preparare il terreno per le sgroppate del numero 39.
A parti invertite faceva impressione la disciplina della linea dei Redskins, che si spostava all'unisono e creava una barriera impenetrabile che all'improvviso si apriva per permettere al Torain di turno di infilarsi e guadagnare dieci yards alla volta.
Il confronto con i ricevitori, poi, è come al solito imbarazzante. Dopo uno splendido tre drop sui primi tre lanci indirizzati a Sims-Walker, abbiamo dovuto sopportare anche l'ironia con risatina annessa dei commentatori della Fox quando finalmente Bradford è riuscito a lanciare un pallone che i suoi ricevitori sono riusciti a prendere al volo senza farlo cadere a terra, e ancora i tifosi dei Rams si chiedono dove si sia nascosto il fratello gemello di Lance Kendricks che in preseason prendeva di tutto ed in season non ne acchiappa una.
La difesa, ancora una volta, ha deluso in maniera inaspettata. Prima dell'inizio della stagione era considerato il reparto che dava maggior garanzia di successo, essendo stato rinforzato il pacchetto dei linebacker affiancando due veterani esperti come Poppinga e Leber al giovane Laurinaitis, enonsi può ridurre sempre tutto agli infortuni a Bartell e Murphy. Il buon Justin King, riconfermato titolare a sorpresa, ha di nuovo dato il meglio di sè facendosi bruciare alla prima occasione buona da Santana Moss per il touchdown del 7-0, e dopo una partita senza altre particolari infamie si è parzialmente riscattato intercettando un passaggio di Bad Rex nel finale di partita.
La gara è comunque sempre restata saldamente in mano ai Redskins, almeno per i primi tre quarti quando, grazie al TD di Santana Moss, a quello di Torain nel secondo quarto ed al field goal di Gano nel terzo, i pellerossa si sono portati sul 17-0 con un quarto da giocare contro dei Rams completamente allo sbando.
Nel quarto periodo, complici alcune giocate pessime dei Redskins e grazie ad un raro momento di lucidità in cui i Rams sono riusciti a limitare gli errori, i padroni di casa rischiavano seriamente di tornare in partita. Un field goal di Brown ed un TD di Jackson portavano le distanze ad una sola segnatura, e l'intercetto di Laurinaitis a 3 minuti e rotti dava ai Rams l'opportunità di un inaspettato pari per prolungare la partita ai supplementari.
La luce si spegneva però immediatamente: i Rams abdicavano su un quarto e tredici in cui Bradford doveva sparare via il pallone per evitare di essere livellato al suolo per l'ottava volta.
Le voci del lunedì parlano di una panchina più che bollente per Steve Spagnuolo, e la sosta della prossima settimana giunge davvero a fagiolo per riordinare le idee e cercare di salvare qualcosa da questa stagione iniziata con tante speranze e promesse finora disattese.