Tra poco più di cinque ore inizierà ufficialmente la stagione 2015 dei Rams con l'apertura del training camp estivo che, quest'anno, vedrà la novità dell'allenamento congiunto con i Dallas Cowboys in California verso metà agosto, prodromo (si dice) di un sempre più probabile ritorno "a casa" della franchigia, che potrebbe spostarsi a Los Angeles già alla fine della stagione che sta per iniziare.
Quella che potrebbe essere l'ultima stagione dei Rams a St.Louis è una stagione piena di speranze, come praticamente sempre per tutte le squadre a questo punto dell'anno, ma questo training camp, il quarto dell'era Fisher, si apre con più interrogativi di tutti e tre messi insieme i camp amministrati dal baffo nelle scorse stagioni.
L'interrogativo forse più grosso riguarda il quarterback. Finita (finalmente? Purtroppo? Sarà il campo a dirlo) l'era Bradford, il compito che spetta a Nick Foles quest'anno non è certamente dei più semplici. Foles ha fatto vedere buone cose a Philadelphia, ma anche cose davvero pessime, e la critica concorda nel ritenerlo sulla carta un gradino inferiore a Bradford. Sulla carta, certo, perchè Bradford non lancia un pallone in partita da quasi due anni, e tutte le supposizioni su di lui sono, appunto, supposizioni.
Foles dovrà cercare di far rendere uno dei corpi ricevitori meno ricchi di talento dell'intera lega, ma la filosofia run oriened di Fisher dovrebbe aiutare a nascondere le debolezze del gioco aereo.
E parlando di gioco di corsa, non può che far piacere la notizia che il rookie Todd Gurley, sul quale i Rams hanno scommesso fortissimo al draft di questa primavera, inizierà il training camp nel roster attivo. Dal momento che si pensava dovesse passare almeno metà della stagione in lista infortunati, l'agiornamento è sicuramente positivo. Questo non significa che sarà pronto a scendere in campo in Week 1, ma è un deciso passo avanti. Sperando che il suo recupero lampo dall'infortunio al legamento del ginocchio sia più simile a quello di Adrian Peterson che non a quello di Sam Bradford e Jake Long.
E parlando di Jake Long, veniamo all'argomento che tiene tutti quanti sulle spine. Si, va bene Gurley, va bene Foles, ma senza una linea offensiva come si deve, sia il quarterback che il runningback sono destinati a prendere tante botte e poche yard. Il draft ha chiaramente puntato sulla quantità, e si spera che nel mucchio riescano ad uscire fuori almeno un paio di buoni titolari. E si spera anche che finalmente il tanto decantato Barret Jones possa finalmente esprimere il proprio valore, considerato altissimo da tutti gli scout (non solo quelli dei Rams), ma che fino ad ora per una serie di infortuni ha fatto fatica a venire fuori.
Per quanto riguarda la difesa ci sono pochissime preoccupazioni. Il reparto difensivo ha tenuto in piedi questa squadra da tre anni a questa parte, e se non consideriamo il pessimo inizio di stagione patito lo scorso anno dovuto probabilmente al passaggio al sistema Williams, non dovrebbero esserci grossi problemi.
Con i 49ers in netta regressione c'è la seria possibilità di lasciare l'ultimo posto della division a cui i Rams hanno fatto l'abbonamento negli ultimi anni, ma la speranza reale è quella di superare finalmente quota .500 nella percentuale di vittorie. Se poi arrivasse anche una qualificazione alla post season, magari strappata per i capelli, non ci farebbe poi così schifo :).
Ma teniamo i piedi per terra. Quest'anno è ancora forse troppo presto: troppi tasselli da rimettere in sesto.