Ora è ufficiale: l'orribile millennium gold sparirà finalmente dalle divise dei Los Angeles Rams per lasciare spazio al bianco, in un ritorno al passato quando, tra il 1964 ed il 1972, i Rams vestirono appunto i colori bianco e blu. La decisione è stata presa dopo che l'ufficio marketink dei Los Angeles Rams aveva riscontrato un grande successo in occasione della riproposizione del casco bianco e blu durante la partita contro Seattle della scorsa stagione, giocata in versione throwback.
Dopo aver lasciato ai tifosi la scelta della singola o doppia striscia sui pantaloni qualche giorno fa, ora è la volta del colore della maschera del casco. La scelta è ovviamente tra il bianco ed il blu, e la pubblicazione del sondaggio ha confermato le voci che si rincorrevano da tempo, che parlavano appunto di un abbandono del pessimo color oro in favore del bianco.
Non si tratta comunque di una scelta definitiva. Già nel corso della stagione 2016 le divise bianche avevano pochissimo oro, e quelle blu/oro sono state usate in poche occasioni. Questo ulteriore passo ci terrà compagnia per le stagioni 2017 e 2017, ma per il 2019 è previsto un completo rebranding della squadra, comprensivo di nuove divise e nuovi logo, in occasione del debutto del nuovo stadio di Inglewood.
La speranza della maggior parte dei tifosi è che si ritorni al Royal Blue e Gold Yellow degli anni 70/80/90, una delle più belle divise mai viste in NFL.
Nel frattempo è arrivata un'altra conferma con la designazione per il franchise tag di Trumaine Johnson, già taggato lo scorso anno. Non essendo un tag esclusivo, Johnson può ancora accordarsi con altre squadre, ma il prezzo è ovviamente lievitato: Johnson percepirà 14 milioni di dollari questa stagione, e potrà lasciare i Rams solo se troverà qualcuno che offirà più di quella cifra che, francamente, sembra già piuttosto alta per Johnson, il quale è si un buon CB ma non da Top 5 della lega. Il franchise tag, in questo caso, è obbligato sia dal fatto che evidentemente il giocatore ed il front office nonhanno trovato un accordo pluriennale, sia perchè perdere anche Johnson significherebbe azzerare quasi del tutto il backfield difensivo che è già ridotto ai minimi termini.
Il medesimo problema si rirpoporrà l'anno prossimo, comunque.