Il touchdown di Cooper Kupp a meno di due minuti dalla fine ed il sack di Aaron Donald su Burrow a meno di cinquanta secondi, sono le due azioni che resteranno scolpite nella mente dei tifosi Rams per sempre, un po’ come il touchdown da 73 yard di Isaac Bruce ed il tackle di Mike Jones su Kevin Dyson sulla una yard sono ancora il simbolo del primo Super Bowl vinto nel 1999 contro i Titans. Sono le due azioni che hanno portato e preservato la vittoria sui Cincinnati Bengals, domati solo nel finale e con grande fatica. Sono l’immagine della squadra che ha investito molto del suo futuro su giocatori già pronti e rodati, ma che alla fine, quando deve tirare fuori quello che serve per portare a casa il risultato, deve fare affidamento sui prodotti scelti e cresciuti in casa: Donald e Kupp, appunto.
È stato un Super Bowl molto tirato, come da previsioni della vigilia. Chi dava i Rams troppo favoriti sottovalutava le tigri, ed il campo lo ha dimostrato.
I Rams hanno provato a scappare subito ma con due touchdown di Kupp e Beckham Jr., complice anche l’infortunio a Beckham, che si è lesionato il legamento crociato del ginocchio sinistro rimanendo impigliato nel turf durante un’esecuzione di una traccia, non sono riusciti a mettere punti sul tabellone per aumentare il vantaggio che, fino a quel punto, era già importante.
I Bengals hanno così avuto la possibilità di rientrare in partita, prima grazie ad un touchdown di Higgins alla primissima azione del secondo tempo, poi con un intercetto nel drive immediatamente successivo, che avrebbe potuto svoltare la partita. I Rams riuscivano a raggruppare le idee, almeno in difesa, ed il punteggio restava vicino. Molto vicino. Troppo vicino per Cincinnati, che nel quarto quarto cedeva di schianto, iniziando a subire la pressione della linea di difesa e perdendosi troppo spesso di vista Cooper Kupp. In quel momento i Rams si sono affidati in tutto e per tutto al miglior ricevitore del campionato, e lui ha risposto da par suo. Nel drive decisivo Stafford lanciava praticamente soltanto a lui ed i Bengals, pur sapendolo, non riuscivano a fermarlo.
Finchè non ha segnato. E gli hanno annullato il touchdown per due falli contemporanei che hanno portato alla ripetizioni del down.
La seconda volta è stata quella buona, e, con un’azione quasi fotocopia, stavolta Kupp portava davvero davanti i suoi Rams.
A Burrow rimanevano poco meno di due minuti e due time out per portare i Bengals almeno a portata di field goal per mandare la partita in overtime, ma non aveva il tempo di fare nulla.
Su di lui si abbatteva la furia di Aaron Donald, che lo costringeva all’incompleto per evitare un sack al quarto tentativo. Era ora di festeggiare, dunque. I Los Angeles Rams hanno vinto il Super Bowl LVI.
Nei prossimi giorni pubblicheremo qualche approfondimento ed analisi della partita e di cosa significa questo trofeo per il reclutamento di nuovi fans in una delle metropoli più grande e dispersiva del mondo.
Per ora godiamoci la meritata vittoria.
Godiamocela veramente. Ho visto solo i primi due quarti dopo sono andato a dormire perche’ non ce la facevo a seguire la partita per lo stress. E’ stata dura ed entusiasmante. Il Sofi e’ uno spettacolo.
Rimangio volentieri il mio scetticismo sulla trade Goff-Stafford. Che bello sbagliarsi.
Il puntuale spoiler mattutino della Rai mi ha un po’ guastato la gioia della vittoria (avrei dovuto evitare la TV e barricarmi fin da subito in camera per vedere le azioni salienti sul canale Youtube della NFL), ma sono felice lo stesso: magnifici i nostri Rams ed ennesima partita emozionante vinta sul filo di lana e del rasoio… Per giunta alla faccia dei 49ers, che mi stan sul sullo stomaco fin dai tempi di Roger Craig 🙂
Uno spicchio d’Italia pulsa di passione per i Rams!