Ok. L’obiettivo anche quest’anno è stato raggiunto. Squartare – il prima possibile – la pallida e inerme stagione dei Rams.
Nessuno conosce il vero movente di Jeff; se poi ce n’è uno. Ma come tutti serial killer, ma mano che passa il tempo, il suo modus operandi si sta evolvendo. Ora si è messo ad usare il sistema “squarta la stagione con il QB bidone”. Tre su tre. Tre volte l’ultimo drive, quello della vittoria (o del pareggio) e tre volte un intercetto. Sembra fin impossibile… ma è così!
A Londra – addirittura – ne ha avuti due di ultimi drive, e incredibilmente è riuscito a farsi intercettare in entrambi, dallo stesso defensive back!
Ora, quasi miracolosamente, la giovane e pallida e inerme stagione dei Rams era arrivata al fatidico 3-1. Dopo il disastro (una delle peggiori partite di sempre) con i 49ers sono arrivate 3 vittorie. Brutte, sudate, casuali, piene di magagne e difetti… ma almeno 3 W.
E allora il povero Jeff – ancora braccato dall’opinione pubblica per lo scandalo del Draft – come poteva squartare la fragilissima e pallida e inerme stagione dei Rams senza essere beccato?
Mettendosi a far lanciare squilibratamene il suo QB più bidone. Nota bene: a inizio stagione la povera e inerme e pallida stagione Rams, al camp, di QB ne aveva 3, e si pensava che fossero tutti meglio di Keenum.
Un’idea davvero geniale per l’astuto Jeff, di cui ancora non si conosce l’identità se non che ha un paio di baffoni attaccati al pizzetto di Italo Balbo. Vi ricordate, nemmeno il povero Sam Bradford poteva lanciare – nell’era Fisher – perché era pericoloso, doveva crescere, meglio correre. Ora a questo – che nelle precedenti partite ha sempre avuto il drive finale e l’ha sempre chiuso con un intercetto – ne fa lanciare 53! Tutti visti coi miei occhi. Si diceva di Bradford – che ora rischia di andare al SB con Minnesota – non ha mai avuto a disposizione un game plan così pass oriented, soprattutto sul lungo.
53 passaggi, ma ahimè, 4 di troppo. 4 nelle mani degli altri. Passi per il primo, riportato in meta… che è stato scriteriatamente alzato da Tavon Austin (che almeno una a partita ne deve combinare…), ma gli altri…
Jeff lo squartatore, signori, la sa lunga, e sorprende sempre i suoi detrattori, anche i più accaniti (come lo scrivente…): prima del Draft finge di piangere e picchiare i piedi per avere in regalo il QB bello (??? Guardatelo nelle foto del programma di Londra…) e californiano per un solo motivo. Perché così la stampa darà ai Rams la stessa pubblicità che avrebbero avuto se Stan Kroenke avesse deciso di cambiare l’allenatore con un big della NCAA. Un disegno diabolico, solo che poi se il QB non funziona? E allora lo tiene a maturare in panchina, dove non è mai maturato nessuno! Marcito, semmai.
Ma il vero colpo di genio lo attua nella prima partita coi 49ers. Manda Goff in tribuna. Panico. Tutti a dirgli: ma almeno in panchina… Così in un colpo solo – su consiglio dell’upperdeck – esclude dai giochi e dal roster attivo il vero QB dei Rams Shan Mannion, che se avesse mostrato di saper giocare adeguatamente avrebbe reso evidente a tutti la chiaramente inopportuna chiamata al draft. Quindi, in campo Keenum, in tribuna Mannion, e lontano anni luce la discesa in campo di Goff.
Per un ovvio squallido interesse personale che ci ha squartato la stagione!
Amici, perché ai Rams non c’è una questione QB!
Quindi ieri – proprio a Londra – abbiamo vissuto l’epilogo della vicenda di Jeff lo squartatore. Ormai i cani erano sulle sue tracce… poverino… e a lui è venuto il solito raptus.
Siamo 10 a 0 contro dei Giants così diluiti che se ci fosse stata la nebbia di Londra non si sarebbero nemmeno visti.
Da lì 4 – quattro! – intercetti con la partita in mano. Un intercetto ogni volta che il drive iniziava a contare. Che man mano diventava sempre più decisivo. Fino alla saga degli ultimi due. Con la spiegazione che il passaggio a Quick gliel’aveva chiamato sulla linea di scrimmege, l’83 non aveva capito, ma comunque la colpa non è la sua!
Sangue Rams sparso a Twickenam e pive nel sacco.
Ma il complice di Jeff lo squartatore questa volta si è scoperto: apertura del terzo quarto, Kenny Britt si libera di 15 yds del suo marcatore e si invola sul profondo. Proprio in direzione della nostra zona. È meravigliosamente libero, la tasca tiene. Il tifoso dei Giants che è seduto di fianco a me si rovescia la birra sui jeans. Quel passaggio avrebbe schiantato la partita… Ma la palla di Keenum va lunga di metri. Era difficile…
Le partite NFL si possono vincere (o perdere) per pochi giochi.
Ora o si prova Goff… o dalla prossima domenica alla sera vado a ballare il liscio!
Nessuno conosce il vero movente di Jeff; se poi ce n’è uno. Ma come tutti serial killer, ma mano che passa il tempo, il suo modus operandi si sta evolvendo. Ora si è messo ad usare il sistema “squarta la stagione con il QB bidone”. Tre su tre. Tre volte l’ultimo drive, quello della vittoria (o del pareggio) e tre volte un intercetto. Sembra fin impossibile… ma è così!
A Londra – addirittura – ne ha avuti due di ultimi drive, e incredibilmente è riuscito a farsi intercettare in entrambi, dallo stesso defensive back!
Ora, quasi miracolosamente, la giovane e pallida e inerme stagione dei Rams era arrivata al fatidico 3-1. Dopo il disastro (una delle peggiori partite di sempre) con i 49ers sono arrivate 3 vittorie. Brutte, sudate, casuali, piene di magagne e difetti… ma almeno 3 W.
E allora il povero Jeff – ancora braccato dall’opinione pubblica per lo scandalo del Draft – come poteva squartare la fragilissima e pallida e inerme stagione dei Rams senza essere beccato?
Mettendosi a far lanciare squilibratamene il suo QB più bidone. Nota bene: a inizio stagione la povera e inerme e pallida stagione Rams, al camp, di QB ne aveva 3, e si pensava che fossero tutti meglio di Keenum.
Un’idea davvero geniale per l’astuto Jeff, di cui ancora non si conosce l’identità se non che ha un paio di baffoni attaccati al pizzetto di Italo Balbo. Vi ricordate, nemmeno il povero Sam Bradford poteva lanciare – nell’era Fisher – perché era pericoloso, doveva crescere, meglio correre. Ora a questo – che nelle precedenti partite ha sempre avuto il drive finale e l’ha sempre chiuso con un intercetto – ne fa lanciare 53! Tutti visti coi miei occhi. Si diceva di Bradford – che ora rischia di andare al SB con Minnesota – non ha mai avuto a disposizione un game plan così pass oriented, soprattutto sul lungo.
53 passaggi, ma ahimè, 4 di troppo. 4 nelle mani degli altri. Passi per il primo, riportato in meta… che è stato scriteriatamente alzato da Tavon Austin (che almeno una a partita ne deve combinare…), ma gli altri…
Jeff lo squartatore, signori, la sa lunga, e sorprende sempre i suoi detrattori, anche i più accaniti (come lo scrivente…): prima del Draft finge di piangere e picchiare i piedi per avere in regalo il QB bello (??? Guardatelo nelle foto del programma di Londra…) e californiano per un solo motivo. Perché così la stampa darà ai Rams la stessa pubblicità che avrebbero avuto se Stan Kroenke avesse deciso di cambiare l’allenatore con un big della NCAA. Un disegno diabolico, solo che poi se il QB non funziona? E allora lo tiene a maturare in panchina, dove non è mai maturato nessuno! Marcito, semmai.
Ma il vero colpo di genio lo attua nella prima partita coi 49ers. Manda Goff in tribuna. Panico. Tutti a dirgli: ma almeno in panchina… Così in un colpo solo – su consiglio dell’upperdeck – esclude dai giochi e dal roster attivo il vero QB dei Rams Shan Mannion, che se avesse mostrato di saper giocare adeguatamente avrebbe reso evidente a tutti la chiaramente inopportuna chiamata al draft. Quindi, in campo Keenum, in tribuna Mannion, e lontano anni luce la discesa in campo di Goff.
Per un ovvio squallido interesse personale che ci ha squartato la stagione!
Amici, perché ai Rams non c’è una questione QB!
Quindi ieri – proprio a Londra – abbiamo vissuto l’epilogo della vicenda di Jeff lo squartatore. Ormai i cani erano sulle sue tracce… poverino… e a lui è venuto il solito raptus.
Siamo 10 a 0 contro dei Giants così diluiti che se ci fosse stata la nebbia di Londra non si sarebbero nemmeno visti.
Da lì 4 – quattro! – intercetti con la partita in mano. Un intercetto ogni volta che il drive iniziava a contare. Che man mano diventava sempre più decisivo. Fino alla saga degli ultimi due. Con la spiegazione che il passaggio a Quick gliel’aveva chiamato sulla linea di scrimmege, l’83 non aveva capito, ma comunque la colpa non è la sua!
Sangue Rams sparso a Twickenam e pive nel sacco.
Ma il complice di Jeff lo squartatore questa volta si è scoperto: apertura del terzo quarto, Kenny Britt si libera di 15 yds del suo marcatore e si invola sul profondo. Proprio in direzione della nostra zona. È meravigliosamente libero, la tasca tiene. Il tifoso dei Giants che è seduto di fianco a me si rovescia la birra sui jeans. Quel passaggio avrebbe schiantato la partita… Ma la palla di Keenum va lunga di metri. Era difficile…
Le partite NFL si possono vincere (o perdere) per pochi giochi.
Ora o si prova Goff… o dalla prossima domenica alla sera vado a ballare il liscio!