Si comincia a fare sul serio, e la prima di preseason ha un sapore dolce per i Rams, che negli ultimi due anni hanno vinto poco o niente. La vittoria 23-20 contro i Jets e’ un buon viatico soprattutto per il morale,facendo il confronto con la prima di preseason della scorsa stagione che fu il preludio ad una delle peggiori stagioni dei Rams da quando sono a St.Louis.
La preseason vale sempre poco, e serve soprattutto a rodare i giocatori,ma alcune considerazioni positive e negative possono comunque essere fatte, per valutare il lavoro sin qui svolto da coach Spagnuolo ed il suo staff.
Iniziamo dalle cose positive. Udite udite, sembra che i Rams abbiano finalmente una front seven in grado di farsi valere sulle corse. Grandissimo il lavoro dei Defensive tackle, dove ha svettato su tutti Hollis Thomas, e dei linebacker, che hanno chiuso i buchi e fermato i runner avversari come oramai non eravamo piu’ abituati a vedere a St.Louis. Ottimo Laurinaitis in mezzo, con Draft e Witherspoon piu’ a loro agio nelle posizioni di linebacker esterni, ma anche Culberson e Vobora hanno fatto vedere qualche numero, tra i backup. La mano di Spags, in questa difesa, si vede decisamente anche se, come vedremo, non mancano i motivi di preoccupazione.
Altra cosa positiva e’ la lotta per il posto di backup dietro a Steven Jackson, che ha portato pochi palloni e lasciato il posto ai suoi backup molto in fretta. Gado ha piazzato un TD spettacolare con una corsa da 77 yards alla sua prima azione, ma anche Pittman ed Ogbonnaya hanno fatto vedere delle ottime cose, rendendo la lotta per lo spot da secondo runningback molto accesa.
Anche gli special teams hanno fatto vedere qualche miglioramento, soprattutto per quanto riguarda la copertura di punt e kickoff, vera croce delle ultime stagioni. Con Derek Stanley ancora un po’ titubante nei ritorni,
Per quanto riguarda la posizione di quarterback, ottima impressione ha destato Bulger, già abbastanza in sintonia con il nuovo sistema offensivo di Shurmur, ma che ha dimostrato di non aver dimenticato come si lancia una “mean deep ball” quando ha pescato Laurent Robinson per un guadagno di 50 yards. Kyle Boller ha svolto il suo compitino e nulla più, mentre Null e Berlin si sono dati battaglia per il posto di terzo QB. La battaglia e’ durata poco, a dire il vero, complice un infortunio a Berlin, uscito per una distorsione al ginocchio che sembra comunque non troppo grave. Null ne ha approfittato per condurre con sicurezza la squadra al drive della vittoria, destreggiandosi come un navigato veterano allorquando ha trasformato un errore di posizionamento sulla linea di un ricevitore in un TD pass con una velocità di comprensione della situazone e relativo adattamento dello schema davvero notevoli.
Non tutto e’ andato per il verso giusto, però, e molto è il lavoro che ancora devono fare Spagnuolo ed i suoi assistenti.
Una delle peggiori cose viste ieri sera è stata la gestione dei blitz da parte dei backs offensivi, che sono costati diversi sack per Bulger. Nessuno ha brillato, in questo aspetto, nemmeno Steven Jackson, perchè quando i Jets hanno mandato dentro i loro difensori, spesso e volentieri sono riusciti a provocare molti problemi nel backfield blu oro. La priorità assoluta è quindi istruire meglio i back nella pratica del blitz pickup, per evitare di dover sostituire Bulger entro la fine di Settembre, ed a loro volta i sostituti a breve distanza. La protezione del quarterback deve essere un fondamento irrinunciabile, e quanto visto finora è davvero preoccupante.
Strettamente collegato a ciò è l’assoluta mancanza di pressione sul quarterback avversario sia da parte della linea di difesa (Little a parte, i DE sono sembrati fuori dai giochi) che da parte dei linebackers, mandati a blitzare molto raramente, in verità.
Molto deludente la prova di Chris Long, sia per quanto riguarda i suoi compiti primari di pass rusher, sia quando lo schema lo voleva droppare in copertura sulla flat. In un’occasione la sua copertura è stata talmente deficitaria che solo un miracolo di Tye Hill ha evitato un sicuro TD.
Ed anche la secondaria difensiva ha mostrato troppe amnesie, soprattutto nelle coperture dirette da parte dei cornerback.
L’impressione generale e’ che Spagnuolo non abbia scoperto le carte più di tanto, soprattutto in difesa, e sebbene si vedano segni di miglioramento, qualche preoccupazione resta, in vista dell’inizio della stagione. La prossima partita con i Falcons potrà dare qualche indicazione in più, e vedremo come lo staff gestirà ciò che e’ andato storto in questa prima partita di preseason.