Il Training Camp inizia senza Donald

Dopo l'arrivo dei rookie, che ha preceduto di un giorno l'inizio ufficiale del Training Camp dei Rams 2017, oggi sono arrivati nella sede di University of California at Irvine, dove si svolgeranno gli allenamenti in preparazione alla nuova stagione, tutti gli altri giocatori tranne uno: Aaron Donald.
La notizia era nell'aria da alcuni giorni, ma si sperava, se non in un accordo in extremis, almeno nel prosieguo dello standard tenuto dal giocatore in questa offseason, durante la quale non ha mancato nessuno degli allenamenti obbligatori, pur essendo in fase di rinnovo contrattuale.

 Apparentemente è incomprensibile come i Rams in tutti questi mesi non siano riusciti a trovare un accordo con il giocatore, anche perchè la situazione è cristallina: Donald è di gran lunga il miglior giocatore in squadra ed uno dei migliori giocatori dell'intera lega. Tutto quello che il front office deve fare è dargli un contratto adeguato ricoprendolo di soldi. Così, senza mezzi termini. Prendi come parametro il DL più pagato della lega e gli fai un contratto pari se non migliore.
As simple as that.

Ed invece sembra che la cosa sia tutt'altro che semplice. Capiamo le implicazioni del salary cap, soprattutto in relazione ai contratti folli concessi ad altri giocatori nelle scorse stagioni che appesantiscono la situazione finanziaria della squadra già da qualche anno, ormai, ma se bisogna trovare un posto dove tagliare e limare, questo non è certamente il contratto di Donald.
Regolarmente al campo, invece, l'altro grosso punto interrogativo della stagione: Trumaine Johnson.
Johnson giocherà per il secondo anno consecutivo con il contratto previsto dal franchise tag (questo sì, esageratissimo rispetto al valore del giocatore), ed essendo oramai trascorsa la data limite per trovare un nuovo accordo sul contratto già scaduto, eventuali incontri per un nuovo contratto dovranno aspettare la fine della stagione, nel breve lasso di tempo che precede l'inizio della free agency. Non è stato trovato un accordo in due anni, dubitiamo che lo si troverà in due mesi. E' anche facile che questa situazione sia stata voluta ad arte dal GM Les Snead per valutare il reale valore di Johnson durante la stagione 2017 per poi proporgli un contratto adeguato. Un rischio che potrebbe non pagare.

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