Dopo una settimana di quiete, la free agency dei Rams riprende a marciare con l'acquisizione del linebacker Ramik Wilson, diventato free agent dopo che i Kansas City Chiefs hanno rinunciato ad offrirgli un contratto. Quarta scelta dei Chiefs nel draft 2015, Wilson è un linebacker interno che va a rimpolpare il reparto reso molto leggero dopo le cessioni di Ogletree e Quinn. Sicuramente non si tratta di un'acquisizione "crack" come quelle di Talib e Peters, tanto che il contratto è per un solo anno, ma rimpolpare la truppa dei linebacker è diventata la prima priorità per la difesa dopo le mosse di mercato di inizio free agency.
O forse no…
Gira insistente la voce, infatti, che i Rams potrebbero mettere sotto contratto nientemeno che Ndamukong Suh, il forte DL rilasciato dai Dolphins che sta facendo un giro tra varie franchigie per sondare le proposte e poi decidere dove accasarsi. Suh fu oggetto di numerose discussioni, ai tempi del draft, tra i tifosi dei Rams che erano equamente divisi in due tra la sua scelta e quella del quarterback Sam Bradford. Con il senno di poi forse sarebbe stato meglio scegliere lui subito, ma chissà come sarebbe andata. L'importante è che ora c'è la concreta possibilità che Suh si fermi a Los Angeles, anche in considerazione del fatto che dopo aver fatto visita ai Rams, il giocatore ha annullato la sua tappa successiva a Oakland.
Tra la speranza e la firma ci sono alcune questioni strettamente legate al vil danaro e non solo. Tutte le mosse di free agency, infatti, anche quelle dolorose come il taglio di Quinn e Ogletree, sembravano essere state fatte in funzione di liberare spazio nel salary cap per la tanto agognata estensione contrattuale di Aaron Donald, che si preannuncia piuttosto corposa. Non crediamo che Suh firmerebbe per quattro noccioline, per cui il tesoretto di 50 milioni circa creato per Donald andrebbe almeno suddiviso tra i due. Giorni di conti con la calcolatrice per Les Snead.
O forse no…
Gira insistente la voce, infatti, che i Rams potrebbero mettere sotto contratto nientemeno che Ndamukong Suh, il forte DL rilasciato dai Dolphins che sta facendo un giro tra varie franchigie per sondare le proposte e poi decidere dove accasarsi. Suh fu oggetto di numerose discussioni, ai tempi del draft, tra i tifosi dei Rams che erano equamente divisi in due tra la sua scelta e quella del quarterback Sam Bradford. Con il senno di poi forse sarebbe stato meglio scegliere lui subito, ma chissà come sarebbe andata. L'importante è che ora c'è la concreta possibilità che Suh si fermi a Los Angeles, anche in considerazione del fatto che dopo aver fatto visita ai Rams, il giocatore ha annullato la sua tappa successiva a Oakland.
Tra la speranza e la firma ci sono alcune questioni strettamente legate al vil danaro e non solo. Tutte le mosse di free agency, infatti, anche quelle dolorose come il taglio di Quinn e Ogletree, sembravano essere state fatte in funzione di liberare spazio nel salary cap per la tanto agognata estensione contrattuale di Aaron Donald, che si preannuncia piuttosto corposa. Non crediamo che Suh firmerebbe per quattro noccioline, per cui il tesoretto di 50 milioni circa creato per Donald andrebbe almeno suddiviso tra i due. Giorni di conti con la calcolatrice per Les Snead.
Certo è che se davvero i Rams firmassero Suh, con una linea di difesa composta da Donald, Suh e Brockers ed una secondaria con Talib, Peters, Joyner e Johnson III (più Robey-Coleman), come abbiamo letto in un commento all'acquisizione di Wilson, Wade Phillips potrebbe anche schierare quattro dei sette nani per arrivare ad undici giocatori in campo.