I Rams si confermano unica squadra imbattuta nella NFL andando a vincere 39-10 a San Francisco contro quei 49ers che lo scorso anno diedero parecchio filo da torcere alla squadra di Mc Vay. Nemmeno lo squadrone denominato “Greatest Show on Turf” riuscì nell’impresa di iniziare la stagione 7-0, fermandosi per tre volte consecutive a sei vittorie iniziali, per cui quella della squadra che alcuni iniziano a chiamare “The Greatest Show on Surf”, è un’impresa di quelle da ricordare.
Con Cooper Kupp fermato dall’infortunio rimediato la settimana scorsa a Denver i Rams celebrano comunque il ritorno in campo di Greg Zuerlein, il quale dimostra senza discussioni che Ficken o Santos possono essere delle soluzioni temporanee, ma lui è un’altra cosa, e si rivela fondamentale proprio quando l’attacco di Los Angeles si trova in difficoltà in red zone, situazione verificatasi purtroppo spesso in questa partita. I Niners devono invece fare a meno di Richard Sherman, un altro duro colpo per una squadra già abbastanza bersagliata dagli infortuni.
L’attacco di McVay, in realtà, non ha dovuto faticare più di tanto, perché la difesa ha disputato la migliore partita della stagione, consegnando la palla a Goff in situazioni di campo sempre piuttosto favorevoli. L’unica spina nel fianco del reparto difensivo dei Rams è stato il solito tight end, in questo caso Kittle, che Phillips non ha ancora trovato il modo di fermare fin da subito. Cinque ricezioni per 98 yard ed un touchdown per il tight end dei Niners, che ha spesso fatto quel che ha voluto nel mezzo della difesa di Los Angeles.
Altri tre touchdown per Gurley in una giornata in cui l’apporto del numero 30 non è stato particolarmente importante dal punto di vista delle yard guadagnate come non lo è stato, sempre numericamente, l’apporto di Jared Goff ma, come detto in precedenza, l’attacco ha beneficiato di campi cortissimi per andare a segnare grazie ai quattro turnover che in una sola occasione hanno fatto ripartire i Rams dalla propria metà campo.
Quattro turnover, di cui due piuttosto fenomenali per il modo in cui sono avvenuti: lo strip di Donald e l’intercetto-strip di Johnson. In entrambe le occasioni i difensori dei Rams hanno letteralmente strappato la palla dalle mani dell’avversario senza farla “saltare” in aria come spesso succede ma trattenendola ben salda tra le proprie mani.
Nel festival del turnover ha fatto capolino anche lo special team con l’ennesimo punt bloccato da Corey Littleton, il quale si è ben destreggiato anche in difesa risultando di gran lunga il miglior linebacker della partita.
Ma in difesa ha giganteggiato Aaron Donald, autore di quattro sack, oltre allo strip di cui sopra, risultando assolutamente inarrestabile per la linea d’attacco di San Francisco.
Il momento dei Niners non è dei migliori, e domenica Beathard non è riuscito a ripetere la buona prestazione della settimana scorsa. Certo, molto è dovuto anche ai sette sack subiti ed al pochissimo tempo lasciatogli dalla propria linea offensiva che è stata completamente dominata da quella difensiva dei Rams, ma in linea di massima il sostituto di Garoppolo inizia a denunciare tutti i suoi limiti, peraltro già noti.
Parlando di linea offensiva, prosegue la stagione straordinaria di quella dei Rams. Tolti i primi due drive dove sono stati presi un po’ in contropiede dal front seven di San Francisco, Whitworth, Saffold, Sullivan, Blythe ed Havenstein hanno serrato i ranghi e disputato una partita pressoché perfetta. Con Jamon Brown alle spalle (Blythe sta giocando troppo bene perché Brown si possa riprendere il posto perso a causa della sospensione iniziale con facilità) e Noteboom a crescere dietro la guida sapiente del veterano Whitworth, la situazione della linea d’attacco di Los Angeles sembra poter garantire ottime prestazioni anche per il futuro, ed è fondamentale sia per Gurley che per Goff, viste le voragini aperte al runningback ed il tempo concesso al quarterback per lanciare.
Le prossime settimane, per i Rams, ci diranno molto sulle ambizioni e la reale consistenza della squadra. E’ indubbio che il 7-0 attuale sia figlio anche di un calendario piuttosto agevole, e mentre impazzano le scommesse su chi sarà la prima squadra a battere Los Angeles (ed a Miami si inizia a mettere in fresco lo spumante per celebrare l’evento come succede ogni qual volta cade l’ultima squadra imbattuta della NFL, domenica sarà la volta di Green Bay ed Aaron Rodgers provare a tornare dal Coliseum con una vittoria che rilancerebbe anche la stagione di Green Bay.
Niente attese di rilancio, invece, per i Niners, che siedono in fondo alla division appaiati ai Cardinals con una vittoria e sei sconfitte, in attesa dell’ennesima ripartenza nel 2019.