Tanto per movimentare un po’ un ambiente già abbastanza destabilizzato da un inizio campionato devastante, negli scorsi giorni si sono avute le conferme ufficiali ad alcune voci che si rincorrevano da giugno in merito a gruppi di investitori interessati ad acquistare i Rams.
E’ stato confermato l’interesse di David Checketts, proprietario della franchigia di NHL St.Louis Blues, ma oltre al suo nome, è spuntato anche quello del commentatore politico Rush Limbaugh, che farebbbe parte del gruppo di Checketts, gruppo che ha formalmente presentato una proposta d’acquisto nelle scorse settimane.
Il nome di Limbaugh ha provocato, com’era prevedibile, un putiferio a St.Louis. Limbaugh è un personaggio molto controverso per diversi episodi legati alla sua carriera di commentatore politico di chiara impronta conservatrice. Dai microfoni della WABC Limbaugh ha, nel corso degli anni, rilasciato una corposa lista di dichiarazioni razziste, xenofobe e politicamente scorrette tanto da essere assurto agli onori della cronaca diverse volte.
Per restare al football, Limbaugh venne ingaggiato come color commentator dalla ESPN, ma dopo un commento altamente offensivo e razzista su Donovan Mc Nabb che lasciò basito ed imbarazzato anche il suo compagno di cronaca, la ESPN lo licenziò su due piedi per evitare guai peggiori.
Non si contano più le cause intentate a Limbaugh per offese, ingiurie, discriminazione razziale e chi più ne ha più ne metta, e diversi giocatori hanno fatto sapere in via informale che un’eventuale presenza di Limbaugh nella proprietà di una squadra sarebbe un ottimo motivo per non scegliere quella squadra. Ricordiamo che alle prime voci di un accostamento di Limbaugh ai Rams, Marshall Faulk dichiarò immediatamente che se Limbaugh avesse ottenuto una quota qualsiasi all’interno dei Rams, avrebbe fatto di tutto per non accettare un eventuale induzione nella hall of fame come ex-Rams.
Un bel putiferio, insomma, del quale non se ne sentiva affatto il bisogno.