Alla fine i Rams ce l’hanno fatta. Dopo 17 partite perse consecutivamente tra la scorsa stagione e l’inizio di questa, e dopo aver sfiorato la vittoria due domeniche fa contro i Jaguars perdendo solo in overtime, i Rams hanno finalmente cancellato quel bruttissimo zero dalla casellina delle vittorie.
Intendiamoci: non ne arriveranno molte altre quest’anno, e comunque la vittoria è arrivata contro una delle peggiori squadre della storia NFL (nell’arco degli ultimi dieci anni i Lions hanno il peggior record assoluto del Dopoguerra) ed anche un po’ in affanno, ma la cosa importante era strappare una vittoria, in qualsiasi modo.
In una partita tra squadre scarse ci si può aspettare grande equilibrio nel punteggio, ma non ci si può certo aspettare il bel gioco, ma a questa regola ha fatto eccezione Steven Jackson, vero mattatore della partita. Le sue corse potenti e selvagge (fin troppo, come può testimoniare l’umpire travolto ed asfaltato da Jackson verso la fine della partita) hanno sostenuto l’attacco dei Rams ed hanno mosso la catena con costanza, tanto che le poche volte che Shurmur si è azzardato a non fargli toccare palla facendo lanciare Bulger più di due volte di fila, i Rams hanno collezionato dei gran 3 e fuori, tanto per gradire.
I Lions schieravano in cabina di regia Matthew Stafford, al rientro dopo l’infortunio al ginocchio, ma dovevano lasciare ancora ai blocchi di partenza Calvin Johnson, ed in partita la sua assenza si è fatta notare. Più volte Stafford avrebbe tolto le castagne dal fuoco con dei bei passaggi, ma il numero dei drop da parte dei ricevitori crediamo sia abbastanza vicino alla doppia cifra.
I Rams si portavano in vantaggio con un field goal di Josh Brown, e poi contenevano abbastanza bene il ritorno dei Lions. Stafford si faceva anche intercettare in end zone da Butler, ma il DB dei Rams anzichè fermarsi e prendere il touchback cercava il numero da circo uscendo dalla end zone e rientrandovi subito dopo per evitare, senza fortuna, un placcaggio. Questa stupidaggine costava ai Rams non solo il possesso di palla ottenuto con l’intercetto, ma regalava anche due punti ai Lions.
Con una difesa più porosa del solito sulle corse, i Lions avevano buon gioco a rifarsi sotto, ma qualche penalità di troppo teneva i padroni di casa lontani dalla end zone.
Prima dell’intervallo arrivava il gioco trucco dei Rams. Su un quarto e otto sulle 36 offensive, Spagnuolo decideva di giocarsela, ma Bulger vedeva un allineamento che non gli piaceva in difesa e chiamava timeout. Dopo un rapido consulto, veniva mandata dentro la field goal unit, e Josh Brown si apprestava a calciare un FG da 54 yards.
I Lions cercavano il blocco con molta aggressività, sovraccaricando il lato sinistro della linea, come il coach degli special teams Tom Mc Mahon aveva notato studiando le precedenti partite dei Lions. Tutta manna dal cielo per Brown, che chiamava un audible e, invece di calciare, riceveva la palla dall’holder e la lanciava, anche abbastanza goffamente, verso Daniel Fells, sganciatosi nella flat. Fells evitava la rimonta di Avril e si involava in TD portando il punteggio sul 10-2.
Nel secondo tempo, a parte le solite e continue cavalcate di Jackson, tutto restava com’era fin quando Stafford, ben oltre la metà del quarto periodo, si incuneava in end zone dalle 5 yards. Con la successiva trasformazione da due la partita era in parità, e l’overtime sembrava alle porte.
I Lions non avevano però fatto i conti con Steven Jackson, che voleva questa vittoria a tutti i costi. Dopo che una penalità di interferenza manteneva vivo un drive che Shurmur stava buttando nel cesso con delle chiamate poco più che assurde, era proprio il numero 39 di St.Louis a concludere in TD con due corse consecutive, la prima da 17 yards (rallentata dall’umpire travolto), e la seconda da 25 yards.
Riconquistata la palla sulle 10 yards offensive dopo che i Lions avevano piazzato quattro incompleti, i Rams si inginocchiavano lasciando passare gli ultimi secondi che li dividevano dalla prima vittoria del 2009.
Da rimarcare che, pur nella mediocrità di questa partita (e, oseremmo dire, di queste ultime stagioni), Marc Bulger è diventato il secondo quarterback più prolifico della storia dei Rams, sorpassando al secondo posto Roman Gabriel con 22301 yards. Il primo posto di Jim Everett dista solo più 1458 yards: un traguardo sicuramente alla portata di Bulger (infortuni permettendo).